mercoledì 14 luglio 2010

ACCADE NEL MARVEL UNIVERSE (Pt. 1)

(Questo articolo è stato scritto per il sito fumettidicarta)


Arriva la stagione calda e in molti sono già alla ricerca di climi più miti e di nuove letture. Panini Comics corre in nostro aiuto rinfrescando la grafica dei suoi albi targati Marvel a partire dal mese di Giugno. Il cambio di grafica è già di per sé un piccolo “evento” che stimola la curiosità di noi lettori (almeno la mia). La vera novità è l’introduzione della guida ai contenuti inserita sul codice a barre. Questo presenterà una barra verde per le letture adatte a tutti, quella gialla per i contenuti che dovrebbero essere controllati da un adulto, e la rossa sugli albi sconsigliati ai più piccoli. Dovrebbe essere questo un aiuto per i genitori che volessero instradare i propri pargoli verso la nostra comune passione (fatelo cari genitori che siamo una razza in via d’estinzione, abbiamo bisogno d’aiuto). Le soluzioni grafiche scelte per l’interno degli albi funzionano bene. Immagini grandi dei protagonisti delle varie testate, divisione netta dei colori, leggibilità ottima. In definitiva si avranno tra le mani albi piacevoli da guardare, essenziali e poco pasticciati.

Bene. Quanto scritto finora era tutta una scusa per fare una rapida (?) carrellata sulle varie serie dei nostri eroi e dare un’occhiata più da vicino a quello che sta succedendo nel Marvel Universe.


Cominciamo da Devil & Hulk (n. 162).
Il piatto forte di questo numero è l’inizio della run scritta da Andy Diggle e disegnata da Roberto De La Torre sul n. 501 della serie del diavolo rosso (Daredevil). Ancora non mi capacito di come gli scrittori che si sono avvicendati su questa serie negli ultimi (tanti) anni siano riusciti a mantenerla sempre su livelli qualitativi e di interesse altissimi. Come già fatto da Bendis nei confronti di Brubaker anche quest’ultimo lascia in eredità al suo successore, Andy Diggle, uno starting point interessantissimo e dalle infinite potenzialità. Bendis aveva lasciato Matt Murdock rinchiuso nello stesso carcere nel quale soggiornavano numerosi suoi nemici. Da qui lo splendido ciclo di Brubaker. Proprio Brubaker lascia a Diggle un Matt Murdock a capo della Mano, la celebre setta di ninja assassini. Condurre la mano per uno come Devil sicuramente richiederà dei sacrifici. Sarà pronto l’avvocato Matt Murdock a caricarsi sulle spalle questo fardello? Cominceremo ad avere la risposta proprio in questo numero. Sullo sfondo l’immancabile Kingpin in combutta con Lady Bullseye. Si preannunciano, come al solito, tempi duri per il Diavolo Rosso. I disegni di Roberto De La Torre sono veramente apprezzabili nelle oscure tavole con protagonista Devil, forse un po’ meno nella sequenza nell’ufficio di Foggy Nelson, soprattutto se paragonati alle prove passate di Maleev o di Lark. Comunque un ottimo esordio per questo Team creativo.

Veniamo a Hulk, altro protagonista di questa testata. Iniziamo col dire che la Hulk-family si sta allargando a dismisura. Hulk verde, Hulk rosso, She Hulk, She-Hulk rossa, Lyra, Skaar e comprimari vari. Dura rendere interessanti tutti questi super tizi ai raggi gamma. Il quindicesimo numero del terzo volume della serie Hulk mette in scena uno scontro tra Red Hulk e l’X-Force guidata da Wolverine. Hulk non è solo ma ha allestito una combriccola formata da Elektra, Deadpool, il Punitore, Thundra e la Dinamo Cremisi. Il pretesto per lo scontro è la presunta scoperta da parte di Domino (X-Force) dell’identità segreta di Hulk rosso (che nemmeno i lettori conoscono) che è anche l’unico elemento di questa serie a fregiarsi di un qualche interesse. Personalmente trovo lo stile di scrittura di Jeph Loeb molto superficiale, caratterizzazione dei personaggi e intreccio sono grossolani, la serie sembra uno spazio messo a disposizione dei vari super-tizi per suonarsele di santa ragione (in quindici numeri ne sono passati parecchi), Ian Churchill disegna lo scontro in uno stile cartoonesco, onesto ma che non lascia il segno. Da segnalare la prima apparizione di She-Hulk Rossa (se ne sentiva la mancanza).
Diciamola tutta: se cancellassero questa serie anche subito, non farei mezza piega.

In The Incredible Hulk 601 possiamo seguire le peripezie di Banner e del suo figlioletto Skaar.
Quest’ultimo vuole uccidere Hulk per averlo abbandonato sul suo pianeta natale dopo la morte della madre. Questo succedeva durante la saga Planet Hulk. Ovviamente Banner era all’oscuro del fatto che il suo pargolo, ora diventato un mostro verde dagli enormi poteri, fosse sopravvissuto. Banner non riesce a trasformarsi in Hulk. Skaar non vuole uccidere il padre finché avrà le sembianze del debole Banner. Banner vuole recuperare il rapporto con il figlio. La situazione è grottesca e la serie assume volentieri toni ironici. La storia è di Greg Pak e i disegni di Ariel Olivetti. In questo numero il Fenomeno e nel prossimo Wolverine… Hulk Verde batte Hulk Rosso 1-0.
In appendice l’ennesima inutile storia di Lyra, una She-Hulk proveniente da un mondo dominato dalle amazzoni. Scrive Fred Van Lente, disegna Michael Ryan.


In Gli incredibili X-Men 240 prosegue il crossover Utopia tra le serie Uncanny X-Men e Dark Avengers. San Francisco, nuova base operativa degli X-Men, è messa a ferro e fuoco dagli scontri tra mutanti e manifestanti xenofobi. Per riportare la situazione alla calma, cogliendo anche l’occasione per mettere becco nella questione mutante, intervengono Norman Osborn e i suoi Dark Avengers. In questo parapiglia Osborn, con la collaborazione di Emma Frost degli X-Men, riesce a creare un nuovo gruppo di mutanti sotto il suo diretto controllo. La Regina Bianca, Namor, Cloak & Dagger, Daken, Mimo e Arma Omega sono i nuovi Dark X-Men. Ciclope e i suoi possono contare sulla poco conosciuta squadra scientifica degli X-Men. In mezzo al caos ci sono anche i Dark Avengers. Quale sarà la mossa di Emma Frost? Cosa sta architettando Ciclope per tirarsi fuori da questo gran casino? Lo saprete nella prossima Bat-puntata.
I fan dell’universo mutante hanno letto questa storia già altre volte. La novità è che tutto ciò è calato all’interno del nuovo status quo del Marvel Universe: il regno oscuro del quale Norman Osborn è il nuovo boss incontrastato (in verità qualcuno che lo contrasta c’è). Non entusiasmano né i testi di Matt Fraction tanto meno i disegni di Terry Dodson e di Luke Ross.


La storia tratta da X-Men Legacy 227 approfondisce gli eventi di “Utopia” seguendo da vicino le vicende di Rogue e Gambit. Lo scrittore Mike Carey sta effettuando un recupero di tutta una serie di situazioni irrisolte e di elementi classici della vita degli X-Men. A mio parere il lavoro fin qui svolto da Carey è molto, molto buono. E’ un classico esempio di Fan Service, termine che prendo in prestito dall’ottimo articolo di Francesco Vanagolli già pubblicato su fumettidicarta, forse “poco onesto” ma ben realizzato. La qualità degli episodi coinvolti in “Utopia” è purtroppo inferiore a quella del resto della run di Carey. Fanno il loro lavoro le matite di Dustin Weaver.


Davvero un buon albo Vendicatori: L’iniziativa 2, pubblicazione che ci propone la serie originale Avengers: The Initiative. L’iniziativa dei 50 stati è un progetto ideato da Tony Stark e Reed Richards all’epoca della guerra civile. Lo scopo era fornire ogni stato degli U.S.A. del suo gruppo di super-eroi registrati. I giovani cadetti venivano addestrati in una base di nome Camp Hammond.
In questo numero assistiamo alla versione Osborn style dell’iniziativa. Infatti il caro Norman ha chiuso il vecchio campo e ha dato vita al nuovo Camp H.A.M.M.E.R. al capo del quale ha messo Taskmaster coadiuvato dalla cricca di Hood. Inutile dire che entrambi i personaggi sono noti criminali. Il primo episodio ci mostra come procede la nuova gestione dell’Iniziativa. Alcuni protagonisti che non accettano di sottostare ai voleri del nuovo grande capo disertano e si uniranno ai ribelli e ricercati New Warriors, altri rimangono al campo perché costretti per i più svariati motivi. Christos Gage si trova a dover gestire decine di personaggi, quasi tutti di secondo piano nell’economia dell’Universo Marvel, e nel fare questo è davvero bravo. A volte con poche vignette, in altri casi con sequenze più lunghe, lo scrittore riesce a farci conoscere personaggi misconosciuti e approfondire la psicologia e le motivazioni dei più noti. Assistiamo ai rimorsi di Constrictor per essere stato un padre assente, assaporiamo il desiderio di vendetta di Tigra, esploriamo i dolori di Penance e Trauma che sono rispettivamente paziente e psicanalista l’uno dell’altro, il rancore di Komodo per Hardball e via di questo passo. Rafael Sandoval, col suo tratto chiaro e pulito rende un ottimo servigio alle sceneggiature di Gage. Anche characters come Johnny Guitar e il Dottor Sax passano sotto i riflettori prendendo corpo e, anche grazie alla loro storia, scopriamo la nuova gestione dell’Iniziativa ombra secondo la visione di Osborn. Ma qualcosa comincia a scricchiolare, non tutti i ragazzi dell’Iniziativa sono disposti ad accettare questa nuova gestione e qualcuno denuncerà i misfatti di Osborn davanti alle telecamere.
In fin dei conti siamo davanti a una serie ben scritta e ben disegnata veramente piacevole da seguire.

Devil & Hulk 162, 80 pp. 3,30 euro Panini Comics
Gli incredibili X-Men 240, 80 pp. 3,30 euro Panini Comics
Marvel Mix 84 – Vendicatori: l’Iniziativa 2, 120 pp. 4,80 euro Panini Comics

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