lunedì 2 agosto 2010

SUPERNATURAL: WENDIGO

Per una completa comprensione della vicenda leggere i precedenti post su “Supernatural”. La VERA storia.

Lasciatisi Jerico alle spalle, i fratelli Bardem si mettono di nuovo sulle tracce del padre. Usando il diario ottenuto dallo sceriffo, Dean Dave fa il giro delle migliori prostitute della zona e Sam, il più giudizioso dei due, si accontenta di provare le pizzerie a domicilio.
Dopo aver deciso che vale la pena visitare Jerico più per le donne che non per la pizza, i due si dirigono verso il Colorado. Infatti oltre alle utilissime informazioni lasciate da quel fesso del padre sul suo diario riguardanti cibo e donne, Dean e Sam trovano anche degli scarabocchi che potrebbero essere interpretati come coordinate geografiche. Coordinate che portano i Bardem sulle montagne del Colorado. E non stiamo parlando di Aspen ma di foreste fitte fitte che quando cala la notte te la fai sotto. Sicuramente Bardem sarà andato più volte a lavare i panni al fiume, ma tant’è. Prima di inoltrarsi nella foresta i due vengono a conoscenza di un’antica leggenda locale. Questa racconta di come le foreste circostanti siano abitate da un Wendigo (che nulla ha a che vedere con i Mandingo come afferma qualcuno, tra i quali lo stesso Bardem), creatura mitica che si nutre di cuori umani.
Nell’avvicinarsi alla foresta Dean e Sam trovano in terra quelli che sembrano resti umani. Seguendo la macabra scia giungono sul limitare di una proprietà privata al centro della quale si erge una catapecchia.
I due, sospettando che quell’imbecille del padre potesse essere rinchiuso lì dentro, si introducono nella proprietà solo per trovarsi di fronte al proprietario, un vecchietto sdentato con indosso solo una salopette unta e un Winchester in braccio.
Sam e Dean sono convinti che il vecchio abbia rapito il padre. Il vecchio è convinto che i due fanciulli siano i colpevoli delle numerose e strane morti violente che hanno afflitto le sue galline nell’ultimo periodo. I vecchi si sa non hanno pazienza (provate a fare la coda in panetteria, c’è sempre un vecchio che vuole passarvi davanti. Andate a fare gli esami del sangue alle 04.00 di notte. Troverete folle di vecchi che, pur non avendo un cazzo da fare, sono lì in coda dalle 02.00).
Così il vecchio spara, una, due, tre, quattro volte. I fratelli Bardem scappano ma Dean viene ferito alla chiappa sinistra e Sam a quella destra.
Solo ora i due capiscono che i resti trovati erano interiora di gallina e non resti umani e che il loro comportamento è stato molto sconsiderato (la mela non cade mai lontano dall’albero, tale padre tale figlio, padre beone figlio coglione e cose così…). Per ricordarsi per sempre di questo insegnamento ed evitare di fare cazzate in futuro i due decidono di cambiare il loro cognome in Winchester, proprio come l’arma che ha segnato i loro posteriori. Un promemoria eterno, altro che nodo al fazzoletto.
I fratelli ora Winchester finalmente si recano nel cuore delle foreste del Colorado e qui incontrano Hailey e i suoi amici. La ragazza sta cercando il fratello scomparso qualche giorno prima. Sam e Dean pensano subito al peggio. Sam, il più giudizioso tra i due, cerca qualcosa di utile tra la marea di cazzate scritte sul diario dal padre, Dean cerca di consolare Hailey.
Sam trova qualcosa sul diario, un unico indizio: la luna piena. No, scusate l’attimo di confusione, questa è un’altra storia.
Sam trova qualcosa sul diario, un unico indizio: sembra che il Wendigo sia allergico al fuoco. Mentre Dean, seguendo vecchi insegnamenti di Bardem, perde tempo ad accendere il fuoco con i legnetti gli amici di Hailey vengono uccisi dal Wendigo.
Sam, che è il più giudizioso dei due, accende delle torce con il suo zippo e le distribuisce agli altri. Proprio grazie a queste il gruppo avrà la meglio sul Wendigo. Dopo essersi introdotti nella tana del mostro i due riescono a salvare il fratello di Hailey ancora vivo. Nessuna traccia di Bardem invece.
Il detto "sei quello che mangi" vale anche per i Wendigo e l’essere, trovatosi davanti il pasto indigesto ha preferito lasciar correre e lasciarlo correre. Quel piscialetto di Bardem non se l’è fatto dire due volte.

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