venerdì 29 luglio 2011

SHREK E VISSERO FELICI E CONTENTI

(Shrek forever after, di Mike Mitchell, 2010)

Questo è il quarto e fortunatamente ultimo (almeno sembra) capitolo della saga del verde orco di casa Dreamworks. Noia, noia e ancora noia. E anche noia a dirla tutta. Dopo un ottimo primo episodio, dal capitolo successivo questa saga aveva iniziato a mostrare la corda.
Un accumulo di citazioni che invece di risultare divertenti alla lunga hanno finito per stancarmi. In questo quarto capitolo non c’è ombra di originalità né di innovazione dal punto di vista grafico né tanto meno da quello della trama e dei personaggi. Il divertimento latita per l’intera durata della pellicola durante la quale (93 minuti) sono riuscito ad addormentarmi due volte e non ero neanche particolarmente stanco. Bene, pare la Dreamworks ci abbia messo il punto. Ottimo ragazzi, cercate di non tornare sui vostri passi. Magari evitate di sfruttare allo sfinimento anche gli altri brand, tutti gli spettatori morti di noia in fondo sono potenziali utenti paganti in meno per le prossime pellicole. È semplice marketing o anche matematica elementare se volete. 

Cosa succede in questo quarto capitolo? Shrek ha una crisi di mezza età. Sposato con figli (in questa frase ho già citato due canzoni, sapete dirmi quali?) e addomesticato comincia a risentire della mancanza di libertà e della monotonia delle sue giornate. È diventato un idolo della zona e più nessuno ha paura di lui. Tristezza.  Flashback: anni addietro il meschino Tremotino stava per diventare padrone del regno di Molto, molto lontano, questo semplicemente promettendo di salvare la principessa Fiona imprigionata nella torre. Peccato per lui che sia stato anticipato da Shrek. Odio ancestrale.  Ora Tremotino ha la sua occasione di vendetta, con l’inganno promette all’orco una giornata durante la quale lui possa tornare ad essere il terrificante orco di una volta. In cambio Tremotino esigerà solamente un’altra giornata della vita di Shrek. Tremotino ovviamente la farà sporca e si impossesserà del giorno in cui Shrek è nato cambiando la storia e diventando il re di Molto, molto, lontano.  Insomma, uno spunto iniziale interessante sprecato sfocia in un film noioso. Tagliamo corto e datemi retta. Lasciate perdere.
   

7 commenti:

  1. L'ho visto al cinema in 3D. Non mi sono annoiata per niente :-) Probabilmente tu lo hai visto in DVD. Al cinema in 3D era uno spettacolo! :-)

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  2. Sì, l'ho visto a casa. La settimana scorsa ho fatto una full immersion nei cartoni animati. Questo proprio non mi è piaciuto.
    Forse al cinema con l'aiuto del 3D, cosa del quale già non sono un grande fan e cerco di evitare, l'insieme effettivamente migliorava.

    Forse sono solo un po' stanco di guardare cartoni animati. Ma non credo sia nemmeno questo, altre cose di cui magari parlerò le ho apprezzate parecchio.

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  3. In 3D era emozionante perché avevi l'impressione di essere dentro al film!

    p.s. Nell'elenco blog personale qui accanto, il mio blog non si aggiorna più :-)

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  4. Ogni tanto, per qualche post in particolare, lo fanno anche altri blog. Provo a ricaricarlo da capo e vediamo.

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  5. Mi sono fermata al secondo... e mi se che ho fatto bene .-)

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  6. Mi son fermato al primo: mi sa che ho fatto meglio!..

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