domenica 29 gennaio 2012

MONSTER ALLERGY

Questo articolo è stato scritto per il sito fumettidicarta (e relativo blog)

Ciao a tutti! Torno su queste pagine nella veste di traghettatore di genitori alla ricerca di valide e sempre nuove letture per i loro piccoli combinaguai preferiti, munito non solo del mio sindacabilissimo giudizio ma anche di una sacca piena di entusiasmo colmata direttamente dalla mia bambina e i bambini si sa sono puri e innocenti, difficilmente mentono (anche se qualcuno afferma il contrario, ma questi sono punti di vista).

La volta scorsa vi parlai della collana GP Twilight che presenta i fumetti tratti dai maggiori successi cinematografici della Dreamworks (a Shrek e Megamind ormai si sono aggiunti Kung Fu Panda, I pinguini del Madagascar e Il gatto con gli stivali).

Torniamo nuovamente in casa GP Publishing questa volta con un'iniziativa totalmente made in Italy. Lo scorso novembre ha esordito nelle edicole italiane la ristampa di Monster Allergy, serie creata da Francesco Artibani e Katja Centomo per i disegni di Alessandro Barbucci e Barbara Canepa già nel 2003.

Monster Allergy ha alle spalle già una storia di tutto rispetto. Pubblicata oltre che qui da noi anche in Francia, Germania e Sud America, la serie baciata dal successo si fregia anche della trasposizione sul piccolo schermo sfociata in due serie a cartoni animati. Grazie alla ristampa della serie da parte della GP sarà possibile per i più piccoli (ma anche per i genitori) recuperare dall'inizio le avventure dei simpatici Elena e Zick.

Bigburg è una grande città moderna. A Oldmill Village, uno dei suoi sobborghi ancora libero da traffico, inquinamento e grattacieli, si trasferisce la famiglia di Elena Patata.

Come succede in molte storie per ragazzi, il trasferimento in un nuovo quartiere offre la possibilità di fare nuovi e interessanti incontri. Diciamo che nella fattispecie il primo incontro della protagonista non è tra i più felici. Le invadenti e irritanti Patty e Tatty si presentano ai nuovi vicini cucendo addosso i panni agli abitanti del quartiere, giusto per far sapere a Elena chi sia conveniente frequentare e chi no. Nella lista nera delle due ovviamente c'è Zick, l'altro protagonista della storia.

Da questo clichè muove i primi passi una storia che risulta comunque fresca e subito coinvolgente. Zick infatti non è un ragazzino come tutti gli altri, vive in casa con la madre, i fantasmi dei nonni ed è l'unico abitante del quartiere che vede i mostri che vivono in mezzo a loro (più o meno). Parla con il suo gatto che ricambia e soprattutto la vicinanza con i mostri, ma non solo, gli provoca una brutta allergia.

Alla buona riuscita della storia contribuiscono in maniera fondamentale i mostri che per lo più ispirano grande simpatia, primo fra tutti il grosso e rosso e tanto tonto Bombo.

Il primo incontro tra i due ragazzini non sarà dei migliori ma pian piano Elena inizierà ad apprezzare la compagnia di Zick (e viceversa) e a credere alle sue stramberie. Per Elena sarà naturale chiedere l'aiuto di Zick quando il suo gatto Sfruscio sparirà nel nulla.

Un caso da risolvere, la scuola e i bulli, il quartiere, i mostri, i fantasmi dei defunti sono le caratteristiche che condurranno il simpatico duo attraverso le loro avventure che sfoceranno nei numeri successivi nella grande città e nel confronto con una prima e pericolosa nemesi dei due ragazzini.

I testi della coppia (di nome e di fatto) Artibani/Centomo sono brillanti, appassionanti per i più piccoli e sicuramente divertenti anche per gli adulti che, alla ricerca di svago per i propri piccoli, si cimenteranno nella lettura di queste storie.

I disegni di Barbucci e Canepa sul numero d'esordio sono semplicemente ottimi. Uno stile cartoonesco che però non sfocia mai nel caricaturale, grande lavoro sul design dei personaggi dai protagonisti fino ai mostri, dettaglio e precisione sui fondali e praticamente nessun calo qualitativo riscontrabile in nessuna vignetta dell'albo. Ottimo anche l'uso del colore.

Nei numeri successivi il lavoro degli altri disegnatori, Giovanni Rigano e Daniel Vetro, garantisce uniformità stilistica alla serie pur mantenendo la giusta personalità nel tratto e qualità sempre all'altezza.

Una bella sorpresa questa serie che mi sto godendo anche io con la scusa di leggerla alla mia piccola principessa.

3 commenti:

  1. Gran bell'articolo. Mai come in questi giorni vorrei tornare indietro nel tempo e avere 6 anni. I bambini sono spontaneamente sinceri. Quando vent'anni fa facevo la baby sitter passavo dei bellissimi momenti di gioia.

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    1. Beh, con questa lettura si può godere delle cose che incantano anche i bambini. Divertente, poi costa poco e ne sono usciti solo 4 numeri. Un pizzico d'infanzia ogni mese :)

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  2. Mi era sfuggito il ritorno in edicola di Monster Allergy per i tipi della GP. Ricordo di aver preso al tempo la serie originale. Il riscontro che questa serie ha avuto anche all'estero (con serie tv e gadgettume vario) la dice lunga su quanto, in certi campi, gli italiano siano ancora sulla breccia dell'onda.

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