giovedì 8 novembre 2012

A-Z: ACE - FIVE A SIDE

Mi capita a volte, forse più spesso di quanto dovrebbe, di accostarmi alla fruizione di un'opera, che sia un album musicale, un libro o un film, con un preconcetto ben radicato nella testa senza avere la più pallida idea di come lo stesso abbia avuto origine. Convinzioni completamente sballate dettate magari da un singolo particolare al quale ho dato troppa importanza o dall'ingiustificato gonfiarsi di un piccolo fraintendimento.

Proprio questo è successo quando per la prima volta ascoltai Five a side degli Ace, per me genuina band di southern rock dal profondo degli Stati Uniti, una sorta di Lynyrd Skynyrd minori o di piccoli cuginetti dei fratelli Allman. Chi conosce l'album degli Ace si starà chiedendo il perché. E che ne so? Vai a capire, forse il nome, forse l'immagine fuorviante in copertina che non so perché mi riportava all'immaginario southern (in realtà avevo in mente la cover di un altro loro album), forse altro ancora.

Sta di fatto che gli Ace non sono nemmeno americani, nascono a Sheffild (Gran Bretagna) nel 1972 dagli ex Clat Thyger prendendo in origine il nome di Ace Flash & The Dynamos del quale rimarrà già dal primo album solamente la prima parola. La loro canzone più famosa, How long?, è un brano soft rock davvero ben riuscito, più vicino al pop che non all'hard rock per intenderci, che poco ha a che spartire con tutto ciò che avevo in mente. Forse nei primi due pezzi dell'album qualche accenno al rock degli stati del sud ci sarebbe anche, in particolare alcuni passaggi di Rock & roll runaway mi hanno riportato alla mente i due fratelli Duke e la contea di Hazzard (e ovviamente Daisy, ah Daisy).

Per la gran parte le canzoni sono di stampo leggero, un'insieme di composizioni ben riuscite, apprezzabili soprattutto da chi riesce a concepire un rock non necessariamente lanciato a mille ma più pacato e rilassante. Io per primo ho snobbato produzioni del genere per tantissimi anni, ora che sto diventando grande ancora non ho capito nulla su dove sto andando e perché però di musica ne ascolto un po' di più facendomi qualche problema in meno. Un male? Un bene? Chi lo sa, fatto sta che così facendo sono riuscito ad apprezzare parecchio album come questo che anche se non rientrano di dirItto nelle classifiche dei miei preferiti garantiscono almeno il piacere di diversi ascolti. In più qualche accenno a questo (funkettino leggero leggero?) e a quello (cantato soul di matrice wasp?) tengono lontana la noia. E va bene così. Ascoltatevi How long? intanto.

PS: nel gruppo militava anche Paul Carrack poi con Roxy Music, Mike and the Mechanics, sessionman per Roger Waters (Radio Kaos, The Wall a Berlino) e Ringo Starr.



Five a side, 1974 - Anchor Records

Alan "Bam" King: chitarra, voce
Phil Harris: chitarra, voce
Terry "Tex" Comer: basso
Paul Carrack: tastiera, voce
Fran Byrne: batteria

Tracklist:
01 Sniffin' about
02 Rock & Roll runaway
03 How long?
04 The real feeling
05 24 hours
06 Why
07 Time ain't long
08 Know how it feels
09 Satellite
10 So sorry baby
11 Tastes like fish (bonus)

2 commenti:

  1. Non conoscevo il disco, ma se me lo accosti ai Lynyrd Skynyrd, divento davvero curioso.
    Mi piacciono parecchio queste tue particolari incursioni nel mondo della musica. Con la musica ci sto lavorando da un po' da un'altra parte. Poi dirò :)

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    Risposte
    1. In realtà l'accostamento tra Ace e Lynyrd Skynyrd nasceva da una mia convinzione in gran parte errata. Qualche suono southern si sente giusto nei primi due pezzi e forse in maniera neanche tanto marcata.

      Più che altro è un disco di soft rock o come lo definiscono su wikipedia pub rock, termine che non ho usato in quanto non ne conosco a sufficienza le implicazioni.

      Aspetto rivelazioni su quel che stai facendo allora :)

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