venerdì 4 gennaio 2013

AWARDS 2012: FUMETTO

Nonostante la fatica notturna per preparare gli awards della categoria fumetto, anche questa volta ce l'abbiamo fatta (plurale majestatis).

Rispetto all'anno scorso ho voluto apportare qualche modifica qua e là, dividendo la voce fumetto in ben cinque sottocategorie e allargando i podi di alcune di esse a più delle tre posizioni canoniche.

Ecco quindi le sottocategorie: Miglior serie regolare, miglior miniserie, miglior volume/graphic novel, miglior ristampa, miglior fumetto in formato bonellide.

Essendo il fumetto l'argomento dove sono più sul pezzo, per questa categoria si parlera di materiale uscito nel 2012 eccezion fatta per la sottocategoria Graphic Novel/Volumi nella quale rientrerà tutto quel che io ho letto nel 2012, anche roba vecchia.

Finiti i preamboli andiamo a incominciare:

Iniziamo con quella che mi sembra essere sempre la sottocategoria più fiacca, quella delle Miniserie. Nonostante i mensili dedicati a eroi Marvel e Dc (soprattutto Marvel) abbondino di miniserie, numeri unici, progetti a termine e nonostante ad alcune di esse vengano dedicati albi appositi, la qualità di questi prodotti sempre più difficilmente risulta esaltante (parere personale ovviamente).

La tanto decantata Fear Itself, evento portante del 2012 in casa Marvel, non solo si è rivelato un polpettone indigesto ma è riuscita ad affossare anche serie ottime come The invincible Iron Man (l'anno scorso sul podio). Flashpoint me lo sono perso e quindi non saprei dire come si sono mossi in casa DC per scatenare il reboot di tutte le testate storiche del loro universo narrativo.

Andiamo a inserire sul podio le cose migliori:

Terzo classificato:
AVX (Marvel) di Jason Aaron e John Romita Jr.
Sulla fiducia. Letti solo i primi due episodi originali, si preannuncia come evento portante 2012/2013 e base del rilancio Marvel. Lo scontro tra X-Men e Vendicatori al momento non sembra nulla di eccezionale, come dicevo, sulla fiducia! Poi mica potrà essere peggio di Fear Itself che mi ha portato ad abbandonare qualsiasi cosa legata all'evento comprese tutte le testate targate Avengers. Comunque io tengo per quegli altri.

Secondo classificato:
Moon Knight (Marvel) di Brian Michael Bendis e Alex Maleev
Nata come potenziale serie regolare il progetto si è trasformato in una mini di 12 numeri. Ne Bendis ne Maleev al loro meglio, però lo scavo nella follia di un personaggio condannato forse a vivacchiare tra le seconde file non è malaccio. Un character destinato alla serie B nonostante sia ora anche un Vendicatore. Però a me Moon Knight è sempre piaciuto e quindi...

Primo classificato:
X-Men: Schism (Marvel) di Jason Aaron e AA.VV.
Finalmente gli uomini X tornano protagonisti assoluti in una mini che inserisce nuovi elementi e direzioni nell'universo mutante. Un nuovo Club Infernale, Kid Omega contro i rappresentanti dei paesi più influenti del mondo e lo scontro di carattere etico tra Ciclope e Wolverine che porterà allo scisma degli X-Men e darà vita alla nuova testata Wolverine & The X-Men. Tra i disegnatori gente come Carlos Pacheco, Frank Cho, Daniel Acuna, Alan Davis e Adam Kubert.




Passiamo alle Serie regolari. Quest'anno abbiamo potuto assistere a diversi fenomeni legati alle ongoing series di Marvel e DC (principalmente). Per la casa editrice di Supes e Bats nuova linfa è stata portata dal reebot delle testate regolari che sono ripartite tutte dal numero 1. In casa Marvel di contro la mania dell'eventone ha appesantito le gesta di parecchi dei personaggi di punta della casa editrice. Comunque c'è in vista un rilancio totale anche per loro, staremo a vedere. Le serie che ho preso in considerazione tra le varie case editrici sono una cinquantina, di alcune ovviamente non ho letto l'intera annata, alcune le ho abbandonate in toto, alcune sono iniziate da poco: ecco quel che ne è venuto fuori:

Sesto classificato:Swamp Thing (DC Comics) di Scott Snyder, Yanick Paquette e Marco Rudy (qui)

Uno degli argomenti fumettistici di fine 2012 è legato al destino della Vertigo, etichetta che ha perso l'editor Karen Berger e personaggi come Constantine, Swamp Thing e Animal Man ormai storicamente appannaggio di questa linea editoriale. Il timore di veder serie come Swamp Thing e Animal Man addomesticate e standardizzate è stato in parte fugato dall'ottimo lavoro svolto sulle serie, tra le cose migliori dell'anno appena passato.

Quinto classificato:
Animal Man (DC Comics) di Jeff Lemire e Travel Foreman (qui)
L'horror/sovrannaturale di qualità torna nel classico universo DC grazie a serie come Animal Man e Swamp Thing, accomunate da tematiche simili e sviluppi narrativi contigui. Instillano curiosità e attesa.

Quarto Classificato:
Aquaman (DC Comics) di Geoff Johns e Ivan Reis
Il team creativo è ormai sinonimo di qualità e affidabilità. E' il rilancio definitivo di un character mai troppo considerato, una nuova serie colma di ironia, ben narrata e disegnata in maniera egregia. Altro che Namor. Un'ottima sorpresa!

Terzo Classificato:
Fantastic Four/Future Foundation (Marvel Comics) di Jonathan Hickman e AA.VV.
Giunge al culmine la saga imbastita da Hickman per il quartetto più celebre dei comics, una lunga run che dà l'impressione di essere stata progettata fin nei minimi dettagli e che riporta la fantastica famiglia alle tematiche epico/cosmiche che gli appartengono. Ancora qualche cartuccia da sparare per l'autore ma ormai l'ottimo giudizio resta definitivo.

Secondo Classificato:
Wolverine & The X-Men (Marvel Comics) di Jason Aaron, Chris Bachalo e Nick Bradshaw
Serie nata dopo lo scisma degli uomini X ripropone Wolverine in veste di preside della rifondata scuola a Westchester intitolata alla compianta Jane Grey. Con lui un'accozzaglia di mutanti giovani e adulti che cercano di crescere e imparare gli uni e difendere e insegnare gli altri. E' la parte ironica del cosmo X e in questo Aaron sta facendo un ottimo lavoro. L'anno scorso lo additai come il più ininfluente degli architetti Marvel, ora mi devo ricredere. Il ragazzo si dimostra meno bollito di gente come Bendis e Fraction. Poi alle matite ha Bachalo, quindi...

Primo classificato:
Batman (DC Comics) di Scott Snyder e Greg Capullo
Batman è Batman. Quando capita nelle mani di un team creativo capace diventa inarrestabile. Il rilancio del pipistrello si tramuta in una serie dalla godibilità perfetta, una narrazione accattivante, un nuovo temibile antagonista, La corte dei gufi, e le matite in stato di grazia di Capullo fanno salire in cima al podio quello che per me è e rimane Il supereroe. E non ha nessuna capacità particolare, lo so.





Menzione particolare per Uncanny X-Force e X-Factor che contribuiscono al buon momento del sottouniverso mutante, c'è ancora da lavorare ma si può fare!



Passiamo alla categoria Ristampe.
Ho inserito qui materiale già pubblicato in precedenza in Italia, sia recentemente che no. Le ristampe sono uscite tutte (o quasi) nel corso del 2012. Devo dire che qui le soddisfazioni non sono mancate, numerose le ristampe di classiche historietas della tradizione argentina, ottimo materiale americano e soprattutto non è mancata la tendenza a ristampare in formati economici cose viste in precedenza in volumi più costosi. Davvero un'ottima categoria. E andiamo:

Sesto classificato: 
Kick-Ass (Marvel/Icon) di Mark Millar e John Romita Jr. (qui)

Un vero calcio in culo, dove le trame e le sparate tanto care a Millar si amalgamano in maniera perfetta al divertimento duro e puro. Non mancano i colpi bassi ma per una volta il tutto non sembra aver nulla di gratuito. Buono anche John Romita Jr. che da tempo non è più quello di una volta.

Quinto classificato:
Pugacioff magie e dintorni (Annexia) di Giorgio Rebuffi (qui)
Tornano le storie del lupo della steppa, una comicità senza tempo, un po' l'outsider di questa classifica ma un'outsider di tutto valore. Da recuperare.

Quarto classificato:
Transmetropolitan (DC Comics/Vertigo) di Warren Ellis e Darick Robertson (qui)
Polemica, dissacrante, sboccata ma di grande intelligenza la serie ideata da questo fantastico team creativo. Ce n'è per tutti, dalle congregazioni religiose ai politici al cittadino comune. Un cult.

Terzo classificato:
Hellblazer (DC Comics/Vertigo) di AAVV
Dopo aver sofferto per la singhiozzante gestione Planeta DeAgostini finalmente un po' di ritrovata serenità in casa Lion. Lasciata alle spalle la gestione Ennis ora è la volta di Jenkins e Philips. Il vecchio Constantine è ancora in ottime mani.

Secondo classificato:
100 bullets (DC Comics/Vertigo) di Brian Azzarello e Eduardo Risso (qui)
Per chi ama il noir, gli intrighi, il crimine e le storie corali 100 bullets è una goduria. Punto.

Primo Classificato:
The Invisibles (DC Comics/Vertigo) di Grant Morrison e AAVV. (qui)
La cospirazione, il viaggio mentale, il delirio. Deve proprio piacere ma se piace... coinvolgente e spiazzante come poche cose in giro. Sperando in un recupero dell'esaurito materiale targato Planeta metto la medaglia d'oro al collo dello scozzese. Disegni sempre all'altezza della posizione.





Veniamo ora alle serie in formato Bonellide. Rientrano qui solo albi usciti nel 2012 comprendenti però sia materiale nuovo che ristampe. Una delle nuove tendenze del mercato per le edicole è stata la riproposta in formato economico di grandi serie della tradizione francese, le bande dessinèe stampate in bianco e nero in formato ridotto. Le proposte sono molto interessanti, della questione formato ne abbiamo discusso in passato.

Sesto classificato:
The Walking Dead (Image) di Robert Kirkman e Tony Moore (qui)
Un primo numero promettente e un secondo ancora da leggere. Un'iniziativa insolita quella di proporre un comic book americano in formato Bonelli da parte della Saldapress. Potrebbe scalare posizioni negli awards del prossimo anno. Della serie Tv dicon tutti un gran bene, il survival horror incentrato sui personaggi più che sugli scontri intriga.

Quinto classificato:
XIII (Dargaud) di Jean Van Hamme e William Vance
Anche qui sulla fiducia, un unico numero letto. L'intrigo dello smemorato trovato sulla scogliera da una coppia di anziani promette bene. Inoltre l'Aurea ha avuto la brillante idea di dare respiro alle tavole aumentando di qualche centimetro il formato. Non male.

Quarto classificato:
Durango (MC Production) di Yves Swolfs (qui)
Lo spaghetti western riportato su tavole. Polvere, sangue e violenza a narrare l'epopea del taciturno Durango, pistolero di poche parole e grande onore. Pubblicato da GP Publishing in Italia, grande lavoro sia ai testi che ai disegni da parte di Swolfs.

Terzo classificato:
Le Storie (Sergio Bonelli Editore) di AA.VV.
Progetto da premiare, ogni mese un numero. Ogni numero un personaggio. Ogni personaggio una storia. Progetto ambizioso che ha sfornato già alcuni numeri davvero interessanti e la curiosità si rinnova mese dopo mese.

Secondo classificato:
Comanche (Dargaud/Lombard) di Greg e Hermann
Western più classico con protagonisti un'assortita compagnia di cowboy al soldo della bella Comanche. Il pistolero Red Dust, il vecchio Ten Gallons e tutti gli altri a creare un bell'affresco nel vecchio west. Ottime le matite di Hermann e del suo sostituto sul finale di serie.

Primo classificato:
Lo sparviero (Dupuis/Soleil) di Patrice Pellerin
La grande sorpresa. Un'avventura marinara tra coste e ponti di grandi navi. Un'accusa ingiusta da raddrizzare ai danni del protagonista, l'abile Sparviero del titolo, una tra le miniserie (3 numeri) migliori di tutta l'annata. Trame e disegni vicini alla perfezione.





Concludiamo con la sottocategoria dei Volumi o Graphic Novel. Essendo in cronico ritardo sulle letture mensili, solitamente i volumoni sono quelli che più facilmente vengono da me letti con colpevole ritardo. Unica sezione questa dove quindi si parlerà di materiale letto nel 2012 ma che potrebbe essere uscito anche dieci anni fa.

Terzo classificato
Una trilogia inglese (Dargaud) di Floc'h e Riviere (qui)
Perdersi tra le linee di Floc'h e tra le suggestioni create da Riviere non ha prezzo. Per tutto il resto c'è la fantastica serie di Graphic Novel messa in porto dalla Coconino per il mercato delle edicole. A distanza d'anni ancora si ringrazia.

Secondo classificato
David Boring e altre storie (Phanteon Books) di Daniel Clowes (qui)
Mi è capitato leggendo quest'anno alcune Graphic Novel che il linguaggio usato, il tipo di storie narrate, spesso si somiglino facendo perdere qualcosa al risultato finale delle singole opere. Con David Boring questo rischio non si corre. Per una narrazione fuori dagli schemi.

Primo Classificato:
Calvin & Hobbes - La vita che stress (Andrew mcMeel Publishing) di Bill Watterson (qui)
Tenerissime strip, all'altezza di cose come i Peanuts, Mafalda e Bradi Pit :)
Da leggere, leggere, leggere e ancora, ancora....


11 commenti:

  1. Ma quel Durango che cos'è ?? Un fumetto simile a Tex Willer ?? Che amica scellerata e ignorante che hai in fatto di fumetti ! Chiedo venia ! Qui devo andare di corsi di recupero..ma ormai credo di essere irrecuperabile..al massimo posso usufruire dell'aiuto del pubblico ?? Oppure, se proprio vuoi, per farmi perdonare, posso cantarti una canzone di Luciano a tua scelta..:D
    Notte....;)
    p.s. sono uscita con la mia amica e ho bevuto troppo...nel senso che io non bevo mai..ma stasera ciò che ho bevuto mi ha centrata in pieno :D !

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    1. Sei perdonata anche senza canzone del Liga :)

      Comunque Durango è un western francese, esce quindi a cadenza annuale. più o meno, a colori e con un formato più lussuoso dei nostri albi in stile Tex.

      Ora è stato riproposto qui in Italia proprio nel formato di Tex al quale siamo più abituati, per vedere il mercato come reagiva. l'altra grossa differenza è che Durango è una serie a termine, sono usciti sette albetti e dovrebbe uscire ancora uno speciale quest'anno.

      A disposizione per qualsiasi dubbio :)

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    2. Mi basta così ! Sei stato chiarissimo...però ammettilo..sono irrecuperabile :D !
      p.s. sai scrivere, non ti preoccupare..certo, non come Luciano...ma non te la cavi male !!! :DDD
      Sto scherzando ;)

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    3. E' che a una certa ora mi salta la punteggiatura.

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  2. Ellamiseria. Potevi argomentare meglio, spendere qualche parolina in più O___O°

    Naturalmente sto poco poco scherzando.

    Interessante, comunque. Delle miniserie e serie regolari americane che citi, non ne ho letta nessuna (mi sa che con i supereroi attuali ho staccato per davvero la spina, eh). Però avevo già deciso di aspettare il Moon Knight di Bendis e Maleev nella sua edizione in volume (tanto lo so che arriverà da qui a qualche mese). E in realtà mi piacerebbe vedere raccolte in volume anche le storie di Batman che la Lion sta mandando in edicola con gli spillati (dei quali, naturalmente, uno si vede e tre no).

    Delle ristampe, la maggior parte le ho lette, a parte Kick-Ass e Pugacioff. E come darti torto.

    Dei "bonellidi": di Walking Dead ho preso il primo numero un paio di settimane fa e ho scoperto che era una ristampa. In quarta c'era la promozione del secondo e del terzo numero. Il secondo non l'ho ancora trovato da nessuna parte. E la cosa mi sta seccando parecchio. Anche perché sarebbe già dovuto uscire il terzo. Mi sa che mi appioppo i volumi che mi mancano, che faccio prima. XIII non ti deluderà, è una serie stupenda, vedrai (occhio che tra gennaio e febbraio la Aurea darà alle stampe anche il "Blueberry" di Charlier e Moebius e il "Nippur di Lagash" di Robin Wood). Anche la serie che premi, Lo Sparviero, è una bella roba, mentre invece gli albi di Comanche ce li ho, ma non ho ancora cominciato a leggerli (mi sa che arriva prima "Storia del West").

    Di graphic novel ho letto cose completamente diverse, ma le tue sono belle scelte. Di David Boring sono praticamente innamorato da sempre. Di Calvin & Hobbes ho appena visto invece la collection completa che la comix ha cominciato proprio a dicembre con i primi 4 volumi. A vederli così, mi hanno parecchio deluso. Poi, magari, spiegherò anche il perché.

    Mamma mia. Certo che 'sti fumetti sono proprio una malattia, eh :)

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    1. Con i supereroi sto iniziando a mollare un po' anche io, altri tagli sono in vista. Però cose che mi divertono ne trovo ancora diverse, poi gli X-Men non riesco ad abbandonarli, troppo affetto :)

      Le ristampe presentano tutte ottimo materiale, ho anche tralasciato di citare le Collection della Marvel '60/'70.

      Per The Walking Dead terzo numero è un po' presto mi sa, il secondo l'ho trovato senza problemi da queste parti. XIII promette bene e le altre serie che citi sono già nelle mie mire, portafogli permettendo.

      Per Calvin & Hobbes ho letto il volume in edizione Comix, quella che citi tu ancora non mi è capitato di vederla, peccato, sarebbe una bella occasione sprecata una brutta edizione per quelle strip :(

      Malattia incurabile!

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  3. Grandi Calvin e Hobbes, cercherò quel libro (da ragazzetto me li leggevo su Linus, tra i migliori di quello splendido giornaletto). Tra i Graphic Novel segnalo Ballata per Fabrizio De Andrè e Dossier Non Tav usciti per BeccoGiallo, e Goodbye Bukowski per Coconino press/Fandango

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  4. Calvin & Hobbes è poesia fatta fumetto. Punto.
    In confronto, i Peanuts sono caldi quanto un freezer.
    Su Fear Itself, non potrei darti più ragione: non ho nulla (o quasi) contro i mega-eventi, ma questo ha avuto davvero l'effetto controproducente di sfanculare serie come, per l'appunto, Iron Man, che seguivo finché non ho visto degli gnomi dare consigli a Tony Stark. E che cazzo, a tutto c'è un limite.
    Avengers vs X-Men mi sembra un'altra cazzatona per spremere i lettori, ma ho letto troppa poca roba per giudicare. Però il massacro operato su Spiderman culminato nel numero 700 non glielo perdono.
    Mi spiace.

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    Risposte
    1. Concordo praticamente su tutto, infatti tutte le testate di cui parli in negativo le ho abbandonate tutte anche io.

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