venerdì 21 giugno 2013

NELLE TUE MANI

(di Peter Del Monte, 2007)

Ogni tanto torno al cinema italiano, almeno a quello che non si lascia coinvolgere dalla deriva incontrollata in direzione commedia scalcagnata o scollacciata. Nelle tue mani è un film che ha già qualche annetto sulle spalle, diretto da un regista poco noto al grande pubblico e interpretato da attori in parte ma, Smutniak esclusa, altrimenti poco visibili.

Una di quelle storie intime, personali, forti e allo stesso tempo comuni che narra di accadimenti quotidiani, non appartenenti a tutti ma probabilmente più frequenti di quel che si creda.

Teo (Marco Foschi) viene investito da un'auto alla guida della quale c'è Mavi (Kasia Smutniak), una ragazza croata. Dopo la corsa verso l'ospedale la situazione si normalizza e le strade dei due ragazzi si separano solo per incontrarsi casualmente tempo dopo. Teo è rapito dalla ragazza e in breve i due iniziano una relazione che porterà a una convivenza e alla nascita della piccola Caterina.

Mavi però si porta sulle spalle il peso di un passato ingombrante e di un'esistenza disordinata e incasinata nei sentimenti che renderà la relazione con Teo davvero molto difficile. La sensazione d'inadeguatezza di Mavi esplode quando Teo è costretto per lavoro ad assentarsi sempre più spesso da casa permettendo alle insicurezze della ragazza di scatenarsi in maniera distruttiva.

Il film si poggia sulle sentite interpretazioni dei due protagonisti, Foschi recita in sottrazione con una pacatezza che ben delinea il personaggio scritto dallo stesso Del Monte mentre la Smutniak è semplicemente perfetta nella parte di questa donna fragile dall'equilibrio precario. Contribuiscono al buon esito finale anche gli altri componenti del cast, i genitori di lui, il padre di lei.  Inoltre la scelta del regista di non voler moralizzare o catechizzare lo spettatore è da apprezzare senza riserve.

Una storia di difficoltà dei sentimenti, di quelle che si presentano senza clamore ma che riescono a lasciare quel che devono. Ogni tanto un'incursione nel nostro cinema può ancora valer la pena d'essere provata e vissuta. Certo, bisogna cercare, rovistare un po' nella melma, ma fortunatamente qualcosa di buono ancora si trova.


6 commenti:

  1. non vado più al cinema e questo è un problema...
    l'ultimo è Django..figurati
    ciao :)

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    1. Per me l'ultimo è stato Iron Man 3, anche io al cinema ormai vado poco, questo però l'ho visto in tele.

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  2. Qualcosa di buono, ogni tanto, si trova (penso a Diritti).Il resto, come tu hai eloquentemente rappresentato, è melma.

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  3. troppo razzisti col cinema italiano, il punto è che in Italia passa (più o meno) tutto il cinema italiano, belli e brutti, da fuori attiva quasi sempre il meglio.

    occorre essere curiosi e si trovano tante cose che meritano:)

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    1. Ciao Ismaele, guarda io un tocco d'esterofilia per il cinema ammetto d'averlo però se c'è un bel film italiano da guardare lo guardo volentieri. Poi sono convinto che importiamo parecchia merda anche da fuori :)

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