mercoledì 30 ottobre 2013

LE 5 LEGGENDE

(Rise of the guardians di Peter Ramsey, 2012)

Questi qui fanno il culo anche agli Avengers e alla Justice League of America. La Dreamworks mette in campo il suo super gruppo di eroi come non aveva osato fare neanche la Pixar con Gli Incredibili. Voglio dire, chi oserebbe mettersi contro un gruppo formato da Babbo Natale, il Coniglietto Pasquale, La Fatina dei Denti, Il Sandman (l'uomo dei sogni d'oro) e Jack Frost? Beh, la domanda è retorica, ovviamente l'unico che oserebbe farlo altri non può essere che lo spauracchio di tutti i bambini, quello che alcuni chiamano baubau, altri il lupo cattivo ma che comunque tutti conoscono come L'Uomo Nero. Se lo do all'uomo nero se lo tiene un anno intero, altro che Dottor Destino, capace di farsi dare una ripassata anche da Franklin e Valeria Richards.

Il vero cuore della pellicola e del gruppo si rivelerà essere Jack Frost, unica tra queste divinità a non essere visibile agli occhi dei bambini. In fondo chi crede a una divinità del gelo, allo spirito della neve? Babbo Natale? Certo che sì. Il Coniglio Pasquale? Magari qui da noi meno ma sì, che diamine, sì, sì. La Fata dei Denti? Beh, i soldi li volete o no? Magari si crede al suo aiutante, il topolino. E la polverina per scacciare gli incubi e fare sogni d'oro? Non c'è neanche da star lì a dirlo. Ma chi è questo Jack Frost, chi se l'è mai filato? Lui in fondo ci soffre anche un po'.

Succede che dopo anni di tranquillità e spensieratezza durante i quali le quattro divinità maggiori infondono sicurezza e gioia nei cuori dei bambini, L'Uomo Nero si risveglia. E' una tragedia, i bambini iniziano ad aver paura e grazie alle malefatte del cattivone che ruba i dentini e boicotta la Pasqua, iniziano a non credere più in Babbo Natale e soci affievolendone il potere. E' ora che un nuovo Guardiano entri nel gruppo dei grandi e l'onore spetterà proprio a Jack Frost.



Questo film d'animazione, dal quale non mi aspettavo troppo, mi ha sorpreso in maniera davvero positiva. Curata al punto giusto, l'animazione, che non ha nulla da invidiare ad altre produzioni precedenti, colpisce anche per la fluidità dei movimenti di un indomabile Jack Frost. Tutti i personaggi sono caratterizzati in maniera originale spingendo sul loro lato che più si adatta a una storia con sequenze action. Non mancano neanche le creaturine di contorno come i simpatici elfi o le aiutanti di Dentolina, la fatina dei denti. Parecchia cura viene prestata allo sviluppo della storia che riesce a essere accattivante senza mai diventare troppo complessa permettendo così anche ai bimbi di goderne appieno lo svolgimento. La rappresentazione di icone come Babbo Natale non è così scontata, distanziandosi un poco da quel che ci si aspetta solitamente dal personaggio.

E come da copione sono presenti i messaggi edificanti rivolti ai più piccoli, ma soprattutto si tocca l'aspetto fantastico e magico che queste creature riescono ancora a infondere nei cuori dei bambini. Troppo spesso vedo il cinismo di molti genitori distruggere la fantasia. A volte non ci si rende conto di quanto sia bello un bambino che crede ancora nei sogni, nella magia, in Babbo Natale e Co. La meraviglia negli occhi di un bambino che trova le briciole nel piatto lasciate da Babbo Natale la notte del 25, il luccichio dei suoi occhi di fronte a un dono sono sensazioni impagabili. C'è tutto l'anno per fare critica al consumismo e per educare i nostri bambini a non sperperare, vi garantisco che non è una missione così difficile da portare avanti. Ma non sono molte le occasioni per accendere la magia. Ci siamo già noi a essere cinici, pratici e realisti. Almeno loro facciamoli sognare, almeno per un po'.

6 commenti:

  1. Bellissimo post, soprattutto la tua conclusione... devo dire che però io sono rimasta una sognatrice in fondo in fondo, mi piace la magia e adoro il Natale! Però hai ragione, i bambini ti fanno vedere le cose in maniera spensierata, mentre purtroppo noi adulti siamo presi dalla nostra vita e tralasciamo spesso le cose belle che questa ci offre.
    In ogni caso adoro anche i cartoni animati e questo qui mi ispira un sacco.. povero Jack Frost che tenerezza! :-)
    Un saluto e buon weekend

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Chiara, anche a me il Natale piace ancora davvero tanto. C'è un'atmosfera incredibile in quei giorni, ora che c'è Lauretta ce lo godiamo ancora di più. Il cartone animato te lo consiglio, a me ha sorpreso piacevolmente.

      Elimina
  2. Sai cosa mi è piaciuto di più di questo film (oltre a Nord e Calmoniglio che sono due fighi impressionanti)? Il fatto che non sia solo un film sul Natale (genere che tendo a patire un po') ^^

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Effettivamente è ambientato nel periodo di Pasqua e dentro poi c'è anche una bella trama action, davvero un bel film.

      Elimina
  3. A parte il buon vecchio Babbo Natale (molto azzeccato, verosimile e comunque rispettoso nei confronti di certe figure folcloristiche) tutti gli altri hanno avuto una resa e subito uno snaturamento a dir poco orribile e vergognoso.
    Cominciamo con "lui", il "calmoniglio" Il Coniglio di Pasqua... Seriamente, ma chi è quell'idiota, imbecille e demente che ha pensato che la cosa più ovvia e logica fosse farlo AUSTRALIANO???!!! Sul serio, i conigli con l'Australia... e nessun aussie si è sentito offeso o preso in giro da questa equazione, con TUTTI i guai che i conigli hanno procurato a quel continente?! Posco giuda ed abramo, è il coniglio di Pasqua, CONIGLIO; i conigli sono originari EUROPEI, come cacchio si può concepire un coniglio australiano e tamarro come quello?! In oltre, secondo logica egli dovrebbe pure essere una femmina, questo perchè lepri e conigli venivano associati alla Dea Ostara che non di rado veniva rappresentata proprio con capo lagomorfo. Ella dovrebbe essere FEMMINa e con una caratterizzazione EUROPEA (GERMANICA molto probabilmente)!!!
    Non menzioniamo poi il Jack Frost "belloccio" e "teenager" con la sua felpa "moderna" e alla moda da "giovane ribelle incompreso" (sul serio, quando cazzo l'ha cambiata se era un fantasma?) ed il suo ridicolo taglio di capelli (nel medioevo, sul serio?!) solo per far bagnare le ragazzine bimbeminchia (non chiamatemi volgare, lo sapete anche voi che è così) al solo scopo di vendere gadgets e invaderci con pessime e mediocri fan arts banali e di dubbio gusto. O ancora La fata del Dentino altrmenti detta "Dentolina", a parte il fatto che per TUTTO il film ella è il personaggio più penalizzato e non fa mai un cazzo di concreto (la Befana della freccia azzurra spacca più culi di lei), con il suo orribile desinge a colibrì vince tutto; assolutamente PESSIMO (così come le sue mini-fatine/famigli, o il pittogramma CINESE nel suo... "palazzo").
    Nulla da dire sull'omino della sabbia "sandy", davvero un brutto tappo mostriciattolo, se solo l'avessero lasciato schiattato.
    Riguardo invece al cattivo.... banale e derivato al massimo, niente che entrerà nei cuori e nelle menti (negli anni 80/90 sono stati prodotti cartoni minori con cattivi infinitamente più memorabili, carismatici e tosti).
    Stendiamo invece un velo pietoso sulla patetica "gag" che vede coinvolto il topolino dei denti (figura LEGATA sempre alla fatina dei denti che NON E' americana, per chi avrà la decenza di informarsi), messa li giusto per rimarcare "noi americani numeri uni, voi europei buffoni fate solo ridere, tutti buffoni, fate schifo; noi vi prende a calci in culo".
    Insomma, la Dreamworks (che di sognante non ha praticamente MAI AVUTO NULLA) ha toppato un altra volta con u film realizzato decentemente solo per un quarto, e decisamente dimenticabile per chi ama i VERI cartoni e le feste tradizionali.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh, ok, sarà anche tutto vero, ma quello a cui gli autori avranno pensato è creare un film piacevole per i bambini che sono il primo target di questo tipo di prodotti e che nulla sanno dell'Australia e dei conigli e poco gliene importa. È una fiaba alla portata di tutti, poi ovvio che tutto ciò che è favola/fiaba viene messo in mano a un esperto conoscitore crolla tutto, anche le versioni delle fiabe che raccontavano a noi da piccini erano molto edulcorate rispetto alle versioni originali. Ma queste sono questioni da filologo, sicuramente non è questo film la sede per perseguirne e diffonderne le giuste origini.

      Elimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...