mercoledì 9 luglio 2014

WESTERN - LA BALLATA DI NATE CHISUM

Dell'Editoriale Cosmo abbiamo già avuto modo di parlare, l'ottimo lavoro della casa editrice al momento sembra sia stato ripagato. Questa almeno è l'impressione che può avere il lettore dando una rapida occhiata al settore fumetti della propria edicola di fiducia o spulciando il sito internet della casa editrice di Reggio Emilia. La via della bande dessinée in formato economico in b/n continua imperterrita la sua corsa ed è stata ormai da tempo affiancata dall'ancor più interessante riproposizione di materiale franco/belga in formato originale (o quasi) nello splendore del technicolor, come si diceva una volta al cinema.

L'apripista Cosmo Color, arrivata ormai al traguardo della decima uscita, è stata affiancata da almeno altre tre pubblicazioni che sfruttano lo stesso formato (19x27) a colori a un prezzo più che ragionevole che oscilla in base alla foliazione dell'albo. Se la serie summenzionata presenta opere legate al genere western, le altre testate non mancano di diversificare l'offerta. Cosmo Color Extra dovrebbe presentare storie affini ai generi fantasy e horror (non ne ho ancora preso un numero) mentre Cosmo Color U.S.A. si concentrerà sul fumetto d'autore, si parte infatti con il Juan Solo di Jodorowsky e Bess. Per quest'ultima pubblicazione non ho ben capito perché si sia scelto di inserire U.S.A. nel nome ma tant'è... poco male. A completare l'offerta arriva anche Almanacco Cosmo, antologico che spazierà tra i generi, si è partiti con la biografia di Senna, si continuerà con un western di Louis L'Amour ed è stato annunciato per il terzo numero il lancio di una serie del catalogo Image, 5 leggende.

Cosmo Serie Pocket
Tutto questo senza dimenticare le varie serie blu, gialla, verde, rossa, grigia e nera che continuano a presentare fumetto francese e non solo in formato bonellide. Come ciliegina sulla torta arriva Cosmo Serie Pocket, una collana dedicata alla letteratura western contenente opere di scrittori premiati con riconosciimenti di settore quali gli Spur Awards e confezionate con copertine illustrate dal nostrano Leomacs (almeno le prime). Il tutto a 5,90 euro. Per chi è interessato all'articolo davvero niente male.

Come al solito quando decido di parlare di un fumetto francese finisco per scrivere un pezzo che sembra più una calata di braghe nei confronti di questo o quell'editore che non un commento al fumetto, volevo parlare infatti di Western, serie di Van Hamme e Rosinski. Però il lavoro della Cosmo mi sembra davvero da lodare ancora una volta seppur grazie alla mia situazione lavorativa molto più che precaria di tutto questo ben di Dio ho in programma di seguire non più di due serie (se riesco), nessuna di quelle in b/n e, ahimè, niente libri.

Western si inserisce nel filone abbastanza classico della doppia linea temporale dove l'evento scatenante avvenuto a un bambino (in questo caso due) si ripercuoterà inevitabilmente sul suo futuro. Nel caso specifico il protagonista della storia è Nate Chisum coinvolto in un tentativo di truffa dal fratello più grande Jess. Siamo nel 1868 con la ferrovia in espansione che permette di coprire maggiori distanze in minor tempo, con gli indiani sulla via delle riserve e le città in crescita, in questo caso Laramie, Wyoming. E' proprio qui che il ricco allevatore del Kansas, Ambrosius Van Deer, è alla ricerca del nipote scomparso anni prima, catturato dagli indiani. Le intenzioni di Van Deer sono poco nobili, proprio come quelle dei fratelli Chisum, l'idea è quella di sbarazzarsi dell'unico possibile co-erede delle fortune di famiglia, quel nipote per il quale ha intenzione di farsi passare proprio Nate Chisum, un inganno le cui conseguenze porteranno alla morte di Jess e di Van Deer, alla perdita di un braccio per il giovane Nate e per la povera Cathy, figlia di Van Deer, ad assistere alla morte del padre.

Diversi anni dopo un abile pistolero con un braccio solo di nome Nate Colton si stabilisce a Wichita, Kansas, territorio dello sceriffo Slade e non lontano dal ranch della signorina Cathy Van Deer.


La ballata di Nate Chisum è una lettura davvero piacevole, una vicenda dalla struttura classica che attraversa un'epoca andandosi a chiudere con un epilogo ambientato nel 1922. Jean Van Hamme dimostra di essere un autore a suo agio nei generi passando agilmente dalle più moderne Largo Winch e XIII a questo one shot ambientato nel west americano. Niente male neanche le matite di Rosinski ricche di dettagli ma sporche al punto giusto e valorizzate da un ottimo lavoro sul colore. La scelta cromatica che spazia dai bianchi ai beige e ai marroni dona una bella uniformità all'albo, spezzata solo dall'immancabile macchia rossa del sangue versato. Molti fondali sembrano riempiti ad acquerello e probabilmente lo sono, e vanno ad armonizzarsi in maniera egregia al lavoro di matita. L'albo è anche impreziosito dalla riproduzione di cinque illustrazioni a tema che sembrano essere dipinte su tela e realizzate dallo stesso Rosinski. Al momento mi è sembrata questa l'uscita più interessante offerta dalla collana Cosmo Color, uscita che segue la divertente saga di Wanted e il recupero del primo episodio di Jonathan Cartland saltato inspiegabilmente all'epoca dell'edizione della GP Publishing.

Western di Van Hamme e Rosinski

6 commenti:

  1. Un capolavoro. Occhio che la versione Cosmo ha riprodotto solo parzialmente le tavole/illustrazioni di raccordo, come si può desumere anche dalla numerazione che "salta" di due tavole ad ogni capitolo nuovo.

    http://lucalorenzon.blogspot.it/2014/03/le-tavole-perdute-di-western.html

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    1. Sono andato a guardarmi le tavole, peccato! Comunque la scelta della Cosmo non intacca la lettura, certo sarebbe stato bello avere anche le illustrazioni dipinte su doppia tavola, molto belle tra l'altro, probabilmente non è stato possibile. Il giudizio sull'albo rimane comunque molto positivo.

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    2. Sì, il volume resta valido comunque e sicuramente la scelta è stata dettata da una questione di timone. "Leggere" anche le doppie tavole avrebbe dato però un altro respiro al fumetto, me ne ricordo ad esempio una in cui viene rappresentata la sepoltura di un tizio che Nate ha ucciso nell'episodio precedente.
      Anche vedere l'ultima di ambientazione cittadina avrebbe costituito un bello stacco, il lettore avrebbe potuto già intuire cosa lo attendeva nelle ultime tavole.

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    3. Pensa che io non avevo neanche notato che nell'edizione originale le tavole erano nel mezzo dell'albo. Bello però il fumetto, davvero bello.

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  2. Oh, io quest'albo avrei tanto voluto leggerlo. Ma come dicevo anche a Luca tempo fa, è stato l'unico che non ho mai visto nelle edicole che frequento a Torino. E manco in fumetteria. Mi sa che dovrò proprio ordinarlo.

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    1. Anche io ho qualche difficoltà a reperire alcuni albi Cosmo, fortunatamente per Cosmo Color, da due numeri a questa parte, sembra che la serie arrivi anche all'edicolante dove solitamente compro i fumetti, i numeri precedenti ho dovuto cercarli in giro, cosa che continuo a fare con Juan Solo.

      Comunque Western merita, io proverei a ordinarlo, magari te lo recuperano.

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