domenica 22 marzo 2015

OUTCAST

Saldapress ci prova ancora una volta scommettendo sulla nuova serie di Robert The walking dead Kirkman uscita l'anno scorso in America per la sua etichetta Skybound. Nelle idee della casa editrice c'era il progetto di affiancare questa serie proprio al The walking dead in formato bonellide andando a creare un albetto a tinte horror tutto firmato da Kirkman. In seguito alle proteste preventive dei lettori è stato deciso di proporre le due serie in separata sede diminuendo la foliazione e il prezzo per The walking dead e lanciando per il mercato delle edicole un nuovo bimestrale in formato bonellide al prezzo di lancio di un misero euro per 72 pagine.

E' in questa forma che Outcast vede la luce in Italia con la differenza rispetto a quel che succedeva per TWD che quest'ultima fatica di Kirkman e del disegnatore Paul Azaceta è stata in origine realizzata a colori. Ormai sono diversi anni che le case editrici sperimentano con formati, foliazione, colori e bianco e nero per ritagliarsi un posto al sole nell'affollata realtà dell'editoria a fumetti italiana. Il mio gusto personale, pur avallando il formato bonellide in bianco e nero se economico, si è orientato come preferenza verso le scelte intraprese per molte testate dall'editoriale Cosmo che riesce a mantenere costi bassi e proporre il materiale in edizioni molto simili all'originale.

Se però deve essere bianco e nero, bianco e nero sia. L'opera in esame non risente della perdita del colore in maniera eccessiva e rimane leggibile ed evocativa al punto giusto (se non in misura ancora maggiore), in alcune scene particolarmente buie avrei visto bene un alleggerimento dei grigi o una loro totale rimozione che avrebbe reso maggior giustizia alle matite di Azaceta a discapito forse di un po' di atmosfera. In rete si trovano le tavole sia in versione colorata che in b/n desaturato o in scala di grigi, a voi il giudizio finale.


Detto questo magari qualcuno si chiederà anche cosa può trovare di interessante dentro a questo fumetto. Kyle Barnes vive in preda a dolore e depressione in una sorta di isolamento forzato dal quale solo la sua sorella adottiva Megan tenta di farlo uscire. All'origine della situazione di Kyle un terribile fatto sepolto nel passato che ha portato il protagonista a essere accusato di aver brutalmente picchiato sua moglie e la sua piccola bambina. In realtà non tutto è così semplice perché nella provincia del West Virginia si nascondono storie di possessione demoniaca nelle quali Kyle Barnes sembra avere una parte centrale. Quello che sembrava sepolto nel passato ritorna e a farne le spese questa volta sarà il giovane Joshua Austin.

Nelle intenzioni di Kirkman c'è quella di tornare all'orrore privato, alla minaccia strisciante che può coglierti da vicino in maniera subdola spingendo su uno degli argomenti più inquietanti di tutto il filone horror: la possessione demoniaca. Nei primi due episodi, ovviamente introduttivi, lo scrittore inizia già a imbastire una trama con diversi personaggi, relazioni interpersonali, flashback e piani temporali alternati introducendo alcuni misteri, personaggi ambigui e momenti emotivamente forti. E l'impressione è comunque che Kirkman si stia solo scaldando. La trama è ben pensata e induce a proseguire la lettura, il tratto di Azaceta, anche privato del colore, risulta ottimo per atmosfere di questo tipo, forse un poco pesante in alcune tavole l'uso dei grigi scuri e magari si potrebbe sentire un po' la mancanza del rosso sangue. Comunque dettagli che non precludono la possibilità di godere appieno dell'ultimo lavoro di casa Skybound.


14 commenti:

  1. Io l'ho semplicemente amato e non posso che lamentarmi di tutta la questione The Walking Dead/Outcast che ha portato a non unire le due uscite, avrei preferito tenerli in un unico volumetto!

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    1. Io preferisco così, in fondo in questa maniera se dovessimo stancarci di una delle due serie potremmo effettuare un taglio indolore e continuare a seguire l'altra. Uno dei maggiori problemi dei comics pubblicati in Italia ho sempre pensato fosse la scelta dei comprimari, poi probabilmente non sarebbe stato questo il caso.

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  2. Ho preso il primo numero più per il prezzo che per altro, ma ancora non l'ho letto.
    Mi intriga comunque il tema della possessione e considero Kirkman un bravissimo scrittore.

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    1. E qui si conferma scrittore capace di interpretare e cogliere i gusti di molto pubblico, per un euro acquisto azzeccatissimo.

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  3. Ottimo, lo proverò, anche se sono ancora un po' indietro con TWD. :)

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  4. Risposte
    1. Per me è un po' presto per sbilanciarsi, poi io sono tra gli strenui difensori del fumetto di TWD.

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  5. Sono nuovo del blog...e trovo subito un ottimo consiglio...lo metto nella cartella "da leggere".
    Grazie e a presto!

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  6. L'ho comprato a Cartoomix ma devo ancora leggerlo quindi sospendo il giudizio ma ho molta fiducia :)

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  7. Ce l'ho ancora lì sul comodino. A sentirne parlare non sembra male, ma mi spaventa parecchio la periodicità. Col senno di poi si sarebbe potuto aspettare ancora qualche mese per avere qualche numero in più nel paniere. Ma anche no, eh.

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    1. Si, diciamo che la bimestralità implica la rilettura forzata, se si seguono più serie con i tempi così dilatati si rischia di perdersi alcuni passaggi e particolari. Poi se la serie non è eccelsa il rischio è la disaffezione, vedremo... se son rose fioriranno.

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