martedì 23 febbraio 2016

IL SEGRETO DI TRISTAN BANTAM

(di Hugo Pratt, 1970)

Ciò di cui volevo parlare oggi non è solo la storia che dà il titolo a questo post, bensì il primo trittico di storie brevi che segue cronologicamente la prima superba avventura del maltese, Una ballata del mare salato. Quindi al primo racconto edito nel 1970, Il segreto di Tristan Bantam, si uniscono i successivi Appuntamento a Bahia e Samba con Tiro fisso. Nonostante tutti e tre gli episodi, come alcuni dei successivi, terminino con i protagonisti a bordo del battello di Corto Maltese, l'Oceano è un protagonista meno ingombrante rispetto a quanto lo era nella Ballata. Siamo a Paramaribo nel Suriname, Americhe del Sud, a poca distanza dalla Guyana Francese e dalla famosa Caienna. Corto riposa nella pensione di Madame Java dove farà la conoscenza di due personaggi centrali della trilogia, il Professor Steiner, un ex studioso erudito che ha barattato la sete di conoscenza con quella per il rhum e il giovanissimo Tristan Bantam, alla ricerca della sorellastra Morgana e sulle tracce del lavoro paterno, esploratore alla ricerca della civiltà perduta di Mu.

Il fascino misterioso che nella Ballata era dato dalla figura del Monaco è qui riscontrabile nella leggenda e nel mito della civiltà di Mu (e di Atlantide di riflesso) e dalla magia nera dei paesi dell'America del Sud, sia essa la macumba brasiliana o il vudù dei Caraibi. Tra strane premonizioni e lingue ormai dimenticate non mancano nelle storie di Pratt le macchinazioni dei classici gaglioffi votati al profitto personale, perfetti contraltari del Corto Maltese. Non che il marinaio non guardi i suoi interessi, per carità, ma Corto è il prototipo perfetto dell'avventuriero romantico, un personaggio perfettamente riuscito e irrinunciabile, dotato di un profondo senso del giusto e di umana pietà. In fondo il suo volto incorniciato dalla zazzera disordinata ci metterà davvero poco a conquistare la meritata fiducia del giovane Bantam e del Professor Steiner.

Mondi e culture che si incontrano, la vecchia europa e la superstiziosa Bahia, il giovane inglese ben educato e la sorellastra, veggente nera. Ma tra i due sarà proprio Tristan a vivere le prime esperienze extracorporee.

Il tratto di Pratt è ancora quello dettagliato, zeppo di linee, puntini e campiture di nero, un'esperienza visiva appagante mitigata solo nelle sequenze d'azione a dire il vero un poco legnose e che spesso trasmettono un senso di rigidità dei personaggi. Nel complesso, nonostante il fascino della Ballata resti ineguagliato, si ha sempre la consapevolezza di essere dentro il lavoro di un grande maestro e ai margini di una grande avventura destinata a proseguire nei successivi racconti brevi imbastiti da Pratt.


9 commenti:

  1. Le atmosfere che si respirano in queste storie sono irrinunciabili. Per non parlare della galleria di personaggi. Non saprei dire esattamente quante volte le ho lette nel corso degli anni.

    "La Ballata" resta uno dei picchi più alti del fumetto del secolo scorso, ma a mio avviso ci sono delle storie successive che non fanno assolutamente rimpiangere le sue atmosfere:
    ...E riparleremo dei gentiluomini di fortuna, L'angelo della finestra d'Oriente, Cotes de nuit e rose di Piccardia, Corte Sconta detta Arcana, Favola di Venezia, La casa dorata di Samarcanda. Sono tutte storie che vanno dal meraviglioso all'eccellenza.

    P.S.: Ma quindi stai rileggendo la serie del Tropico del Capricorno nella ristampa più recente della Rizzoli, giusto?

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    1. In realtà, viste le mie entrate mensili rasenti allo zero, proprio con Corto ho fatto il primo tentativo di lettura in digitale attraverso il tablet. Non è proprio la stessa sensazione che trasmette l'albo in mano, nemmeno ci si avvicina, però che vuoi fare? In tempi migliori si penserà a un recupero cartaceo, magari omogeneo. Al momento ho letto queste tre storie, in precedenza (su carta) lessi la Ballata, Corte Sconta e Favola di Venezia.

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  2. Ah, i primi mitici episodi brevi di Corto Maltese! Non siamo ancora al top secondo me ma è così emozionante assistere al big bang del Mito per eccellenza del fumetto.
    La Ballata, non se l'hai letta, presentava un protagonista un po' diverso, anche fisicamente (e difatti sin dalla prima ristampa Pratt cambiò il volto di Corto che compare nell'introduzione) e tutto sommato i veri protagosniti erano altri.
    Hai già letto Ballata in O minore per arpa e nitroglicerina? Vedrai che spettacolo.

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    1. La Ballata l'ho letta e anche diverse volte, vero capolavoro. Mi gasa molto sapere che ancora non siamo al top e la qualità è questa :) Al momento ho letto... vedi commento sopra :)

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  3. Adoro Corto Maltese, li ho tutti, purtroppo per vicissitudini legate a numerosi e vari traslochi, oramai solo in formato digitale.

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  4. Aaahhhhh il Maestro di Malamocco.... fascino e suggestioni ogni volta che leggo Corto.

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  5. Ciao ti ho scoperto da poco e sto iniziando a seguirti, buon blogging.

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    1. Ciao Enri, spero allora di poterti offrire sempre qualche buono spunto, per ora ti ringrazio :)

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