martedì 30 agosto 2016

ACROSS THE UNIVERSE

(di Julie Taymor, 2007)

Era il dicembre del 2011 quando proprio su questo blog si parlava (per lo più maluccio) di questo Across the universe concentrandosi, almeno per quel che riguardava i miei commenti, sulla sola colonna sonora, all'epoca infatti ancora non avevo avuto modo di vedere il film. Di acqua sotto i ponti ne è passata e alcune cose sono cambiate, cinque anni fa alcuni post del blog riuscivano ad attirare un numero maggiore di commentatori attivi rispetto a quel che accade oggi, diversi di voi (di loro se contiamo che alcuni non frequentano più) lasciarono commenti anche sul film, ancora una volta poco lusinghieri a dirla tutta. Mi permetto ora una piccola digressione appoggiando l'affermazione fatta da Cyberluke qualche post fa sul suo blog che insinuava come probabilmente Facebook abbia tolto una parte di interesse (o perlomeno di commenti) al mondo dei blog, sicuramente più impegnativi da seguire e meno invasivi della privacy altrui, interesse che ovviamente si è riversato proprio sul più immediato Facebook.

Il preambolo per dirvi che sì, ce l'ho fatta, dopo soli cinque anni sono riuscito a recuperare Across the Universe. Posso ammettere fin d'ora di aver apprezzato il film e anche parecchio. Nonostante mi inserissi tra i detrattori di una colonna sonora che trovavo carente di personalità (e che ancor oggi probabilmente non mi metterei ad ascoltare), la stessa, combinata con le immagini messe in scena dalla Taymor, acquisisce valore e contribuisce a confezionare un prodotto molto, molto piacevole e accattivante. Ribadisco che all'epoca chi vide il film non me ne parlò in termini entusiastici, anzi, forse l'unico sostenitore fu l'amico Adriano e in questo caso io mi schiero dalla sua parte.

Poi diciamocela tutta, anche la sola storia narrata nel film, presa di per sé, non è niente di eccezionale, ma l'insieme dei volti, delle situazioni, delle musiche e soprattutto di alcune riuscite sequenze e di diversi cameo indovinati, fanno si che la somma sia maggiore delle sue parti. In ogni caso si parla di un film molto piacevole e non di capolavoro. Non escludo che il mio apprezzamento possa essere condizionato dal piacere di vivere una storia interamente sulle note dei Beatles, operazione furba (ma credo sincera) da parte della Taymor, in fondo i quattro di Liverpool sono sempre i quattro di Liverpool.


Si ricostruisce un poco l'epoca della controcultura e della contestazione, la vita di parecchi giovani ragazzi negli anni della guerra in Vietnam e dell'assassinio di Martin Luther King, delle rivendicazioni delle minoranze e di quella grande, e col senno di poi ingenua, speranza che il mondo potesse cambiare per il meglio. E in tutto ciò i Beatles non sono mai nemmeno citati (omaggiati magari si) ma attraverso le loro canzoni, tutte interpretate dagli stessi attori e da qualche comparsa di lusso (Bono, Joe Cocker), vengono narrate le vicende dei protagonisti.

Alcune sequenze, soprattutto quelle di stampo più psichedelico e onirico, sono realmente ben riuscite, in generale il cast riesce ad adattare al meglio pezzi immortali alle situazioni via via presentate dalla sceneggiatura garantendo interpretazioni anche molto distanti dagli originali, operazione questa che riportata in toto lontano dalle immagini perde però parecchio di interesse. A tutto ciò si unisce un bel lavoro sui numeri coreografici, anche i volti dei protagonisti mi sembrano azzeccati, anche se la vicenda ha poco di originale è aiutata dal fatto di avere a disposizione un cast scelto tutto sommato con cura (e, cameo a parte, privo di grossi nomi). Tra i musicisti coinvolti invece non mancano nomi di richiamo, dai Secret Machines a Jeff Beck.

Alla fine più che altro emerge la storia d'amore tra i due protagonisti, Jude (Jim Sturgess) e Lucy (Evan Rachel Wood) più che tutto il resto. Curiosità: tutti i nomi dei personaggi sono mutuati dai pezzi dei Beatles, troviamo quindi Jude (Hey Jude), Lucy (Lucy in the sky with diamonds), Prudence (Dear Prudence), Sadie (Sexy Sadie) e via discorrendo.

Ecco, se proprio non amate i Beatles il film, che è a tutti gli effetti un musical, potrebbe farvi un altro effetto.

2 commenti:

  1. Concordo su tutta la linea. Su ciò che hai detto sul film, sulla colonna sonora che non viene voglia di ascoltare da sola ma abbinata alle immagini funziona eccome, e sul fatto che facebook,twitter, whatsapp e chi più ne ha più ne metta, distolgono l'attenzione dai blog, anche dal tuo che meriterebbe sempre grande attenzione perchè ben fatto, ben scritto e variegato negli argomenti!

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    1. Ti ringrazio per i complimenti e mi scuso per i miei tempi più che biblici, il film avrei dovuto già guardarlo anni fa :)

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