lunedì 3 ottobre 2016

BACK TO THE ROOTS - THE FAT MAN

L'etichetta Back to the roots nasceva per affrontare, senza pretesa alcuna, una stimolante (almeno per me) ricerca alla scoperta delle radici del rock che, come diceva anche l'amico Evil Monkey, facilmente si sarebbe trasformata in una sorta di inseguimento dell'araba fenice, un tuffo nel passato remoto e meno remoto lungo il quale fino ad ora ci siamo imbattuti in diversi spunti interessanti, cose alle quali in misura più o meno forte la cara musica rock (definizione enormemente generica e aperta a milioni di influenze) ha attinto per la sua nascita ed evoluzione.

Industria discografica, avvento degli strumenti elettrici, la musica degli Appalachi, il folk inglese, il blues, il country, l'hillibilly, il bluegrass, i vecchi standard, lo yodeling, le cowboy songs, il jazz, le prime etichette, i gruppi vocali, le avanguardie, la musica da tappezzeria, il boogie, l'honky tonk, le radio, la diffusione del disco, il jump-blues, l'exotica... tutto ci avvicina all'avvento del rock 'n' roll.

Da questo appuntamento iniziamo finalmente a parlare più propriamente di rock 'n' roll, avviciniamoci al genere e, con la dovuta calma, continuiamo ad ascoltarci cose sfiziose pescate qua e là. Ci tengo a precisare che tutto quel che avete qui trovato e troverete non è frutto di una mia conoscenza a tutto tondo, magari fosse così, per tutti gli spunti ovviamente attingerò a testi, fonti e alla rete, scegliendo qualcosa in particolare per articolare una cronologia o dei percorsi un minimo ragionati.

Partiamo dalla mera definizione di rock 'n' roll. Ne accennavamo in un vecchio post in cui si parlava di Leo Mintz e del suo negozio di dischi a Cleveland: il Vous. Fu proprio dal suo incontro con il dj Alan Freed che nacque l'idea di diffondere alla radio musica nera, così da farla conoscere anche ai giovani bianchi, potenziali acquirenti con soldi da spendere magari proprio nel negozio di Mintz. Fu proprio durante una delle sue trasmissioni (o almeno così pare), la poi nota come Moondog rock 'n' roll party, che Freed coniò il termine rock 'n' roll.

Difficile individuare un brano, un disco, un nome a cui attribuire la nascita del rock 'n' roll, genere più che bastardo, se non per mera convenzione. Qualcuno si spende il nome di Fats Domino, siamo ancora nel '49, ancor prima della nascita nominale del genere rock 'n' roll ad opera di Freed che è datata '51, forse siamo ancora più ancorati al boogie ma tant'è... ascoltiamoci The fat man, ascoltatela e decidete voi se siamo o meno nel territorio giusto, se parliamo dello stesso sport e dello stesso campo da gioco.



Fats registra il pezzo a New Orleans nel dicembre del '49 per la Imperial Records. Il brano è scritto dallo stesso Fats insieme a Dave Bartholomew. Che i due abbiano regalato al mondo, e per Natale per giunta, la prima rock 'n' roll song senza nemmeno saperlo? Fatto sta che il pezzo, primo singolo di Fats Domino, da lì al 1953 avrà venduto più di un milione di copie.


Altro titolato a concorrere come primo brano dal gusto completamente rock 'n' roll è Rocket 88 della Ike Turner Band e cantato da Jackie Brenston, il pezzo arriva solo nel '51 a definizione coniata e ben due anni più tardi rispetto a The fat man, ma i bene informati dicono che qui ci siano indubbiamente tutti i crismi per parlare in maniera definitiva di puro rock 'n' roll. Siamo a Memphis e l'etichetta è la Chess Records. Sentiamo.


Ci si risente al prossimo appuntamento.

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