martedì 31 gennaio 2017

THOR - THE DARK WORLD

(di Alan Taylor, 2013)

Le due ore più soporifere dell'intero Marvel Cinematic Universe. Il secondo film dedicato alle gesta del dio norreno del tuono era l'unico tassello che mi mancava per completare il mosaico messo in scena dai Marvel Studios che va sotto il nome di MCU. Probabilmente era stato l'istinto a farmi saltare a piè pari questa pellicola (ma ha ancora senso nell'era del digitale usare il termine pellicola?), purtroppo io non sono stato a sentirlo fino in fondo e mal me ne colga. Thor - The dark world ha nelle intenzioni tutte le caratteristiche che dovrebbe avere il blockbuster di successo di casa Marvel. Poi, che ci vuoi fare, non tutte le ciambelle riescono col buco.

Alan Taylor tenta con impegno di mischiare l'epica fantasy degli aesir a un piglio più fantascientifico (in maniera ingiustificata e tradendo un po' il concetto di alcuni personaggi) irrorando il tutto con quella sana dose di ironia che abbiamo ormai capito aver decretato il successo di alcune uscite del MCU. L'ibridazione è buona nelle intenzioni, visivamente funziona su alcune cose, le grandi navi degli elfi oscuri ad esempio, molto meno su altre, l'invasione di Londra da parte degli stessi elfi richiama alla mente l'arrivo dei cybermen in una puntata del Doctor Who. Eppure, riconosciuti i meriti delle intenzioni, il film risulta semplicemente noioso, quando i momenti migliori diventano i camei vari (Stan Lee, Chris Evans) e qualche battuta, è sintomo che qualcosa non ha funzionato. Risollevano la media alcuni momenti dedicati a Loki che, grazie all'interprete Tom Hiddleston, risulta il personaggio più interessante, quello tra l'altro dall'impianto più classico e teatrale, cosa che fa un poco rimpiangere l'assenza di Branagh alla regia di questo secondo capitolo.

I Cybermen invadono Londra, call the Doctor!
Continuo a pensare che Chris Hemsworth sia davvero un ottimo Thor, Hopkins un Odino un po' troppo indebolito e Natalie Portman un'attrice poco sfruttata (o qui sfruttata male, decidete voi). Il miscuglio tra cinecomics, fantasy e fantascienza a metà strada tra Guerre Stellari e Doctor Who regge ma non entusiasma. Sembra ci siano cambiamenti in vista per il prossimo Ragnarok, almeno per quel che riguarda la regia, speriamo in bene.

La minaccia questa volta non è nemmeno tra le più note nella cosmogonia asgardiana, Malekith (Christopher Eccleston), re degli elfi oscuri, vuole usare il potere dell'Aether per riportare il mondo a una sana oscurità. Quasi casualmente (toh!) l'Aether finisce nel corpo della bella Jane Foster (Natalie Portman) amata da Thor, questo scatena un casino intergalattico nel quale l'unico personaggio coinvolto degno di nota e con un po' di spessore continua a essere Loki.

Certo ai blockbuster Marvel non è che si chieda chissà che cosa, giusto di farci tenere gli occhi aperti, in altri casi i risultati sono stati anche ottimi, qui è andata male. Capita.

4 commenti:

  1. Questo è quello con i Teletubbies e Nicola Arigliano (cit.), giusto? Due marroni fuori scala, probabilmente il peggior film Marvel di nuova generazione!

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    1. Esatto, due marroni fuori scala mi sembra la giusta definizione, quasi quasi la uso come titolo per il post...

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  2. All'epoca ho pensato: "Davvero nulla di speciale... Ma perché continuo a vedere cinefumetti?"
    Per fortuna, con le altre pellicole Marvel/Disney, mi sono ricreduto.

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    1. Io da Marvel fan di lunga data cerco di guardarli un po' tutti, alcuni sono realizzati ottimamente, altri semplicemente fanno un po' cacare. Ci sta, così vanno le cose...

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