lunedì 27 marzo 2017

LA CAVALCATA DEL MORTO

(di Mauro Boselli e Fabio Civitelli, 2012)

Nulla di particolarmente esotico nel Texone datato Giugno 2012, Mauro Boselli e Fabio Civitelli sono nomi noti per i fan del ranger e in generale per chi segue la produzione di Sergio Bonelli Editore. La novità sta, come al solito, nella possibilità di ammirare il lavoro di un ottimo disegnatore come Civitelli sulla tavola ampia e ariosa dell'albo speciale dedicato a Tex Willer, e sia chiaro, questo non è un vantaggio da poco. Come al solito viene da pensare che sul Texone ci si aspetta di vedere il tratto inedito, l'artista internazionale o la matita poco usa a frequentare il West e dintorni, quando questo non è possibile c'è da dire che le scelte interne alla casa editrice, che non danno mai l'impressione di essere meri ripieghi, sono sempre azzeccate e garantiscono comunque la tenuta di uno standard qualitativo medio alto.

Nella fattispecie l'impegno certosino di Civitelli ci permette di poter godere di tavole realizzate con una pazienza e una precisione maniacale, paesaggi notturni costruiti con la tecnica del puntinato che rendono splendidamente le atmosfere delle ore notturne, con la Luna a rischiarare un poco il cielo, nascosta dietro a nuvole pronte a creare giochi di luci e ombre che sono chiaro segnale della maestria del disegnatore aretino. Poi, con il sorgere del sole, esplode la linea pulita e sicura di un artista dallo stampo classico che sembra fatto apposta per il western. Qualche campo medio, i cavalli in movimento e sei praticamente al cinema.

A livello di sceneggiatura Boselli torna a esplorare il lato più fantastico (o presunto tale) dell'epopea Texiana, ricorrendo all'utilizzo del personaggio del Morisco, el brujo, e del suo servo Eusebio, sempre fedele e allegro come un camposanto a mezzanotte. Per mio gusto personale, questo è il filone che apprezzo meno nelle avventure di Tex, non amo particolarmente il Morisco così come non gradisco Mefisto, Yama e tutte quelle avventure dove sono presenti strane sette, sentori sovrannaturali e via dicendo. Poi magari la storia è anche ben scritta e allora è possibile godersela ugualmente, in linea di massima però preferisco quando i nostri pards si trovano a dover affrontare pistoleri, farabutti, indiani inviperiti o semplici figli di buona donna.


Qui Boselli si ispira alla leggenda di Sleepy Hollow per costruire il personaggio di El Hombre Muerto, cavaliere senza testa che si aggira ai confini con il Messico in cerca di vendetta. Ed è stato proprio il corpo dei ranger del Texas a dar vita alla spettrale leggenda tempo addietro e oggi i loro creatori ne stanno subendo le conseguenze in prima persona. Con l'aiuto del Morisco saranno Tex, Carson, Kit e Tiger Jack a dover dipanare la matassa e a mettere fine a una leggenda che sta iniziando a diventare scomoda.

Sicuramente La cavalcata del morto non si fa notare per essere uno dei Texoni più innovativi e interessanti finora pubblicati, ancora una volta si rivela però una piacevole lettura e un modo per ammirare delle tavole con una confezione di qualità superiore alla media.


2 commenti:

  1. Che poi l'uso dei retini e' proprio cosa rara nei Bonelli.
    Ci ho visto davvero grande cura e vignette realizzate in modo dettagliatissimo...

    Moz-

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    1. Fidati che l'immagine digitale non rende nemmeno bene, su carta è molto, molto meglio.

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