martedì 19 febbraio 2019

DEADPOOL

(di Tim Miller, 2016)

Lo ammetto: io Deadpool l'ho sempre odiato, almeno fino a ieri. Sono da sempre un fan degli X-Men, insieme all'Uomo Ragno i primi personaggi Marvel di cui mi innamorai da bambino, ancor oggi considero gli X-Men di Claremont e Byrne il fumetto di supereroi seriale per antonomasia (parliamo del materiale uscito negli anni 70). Deadpool nasce qualche decennio dopo proprio in seno alle testate mutanti che negli anni 90 erano ancor più numerose di oggi; era l'epoca degli antieroi, dei personaggi violenti e, almeno in questo caso, cazzari e dissacranti. Deadpool, creato da Fabian Nicieza e Rob Liefeld, è un personaggio caciarone, ciarliero oltremisura, collocato ben oltre il limite della sospensione dell'incredulità, sboccato e inverosimile, che inserito nelle trame mutanti non mi ha mai provocato null'altro se non fastidio e irritazione, ragion per cui non mi sono di certo precipitato nei cinema all'uscita di questa pellicola, convinto che l'avversione al personaggio non mi avrebbe consentito di godermi il film. Poi, spinto principalmente dai pareri positivi di amici e amiche, mi son deciso a guardare questo Deadpool... è lì, nel catalogo Infinity, non devo pagare nulla... ma sì, perché no? Probabilmente non mi sono mai divertito così tanto guardando un film di supereroi, o comunque non troppo spesso, continuerò a non leggere nemmeno per sbaglio una singola pagina dedicata al personaggio però devo ammettere che su schermo questo coglione funziona a meraviglia (e non vedo l'ora di vedere Deadpool 2, se me l'avessero detto l'altro ieri non ci avrei mai creduto!).

Che cosa funziona in questo film e in cosa differisce dagli altri film con protagonisti i personaggi Marvel? Innanzitutto Deadpool non si prende mai (e dicendo mai intendo veramente mai) sul serio, è una presa in giro continua al mondo dei supereroi, una deformazione degli stilemi action, riesce a canzonare sé stesso, la Disney/Marvel, l'interprete Ryan Reynolds e il suo film su Lanterna Verde, non lesina commentacci su attori e altri film, ci bombarda di bassa cultura pop, è sboccato e irriverente, ricorre a un umorismo scatologico di bassa lega, a scorrettezze su sesso, handicap, diversità e simili... insomma è un compendio di battuttacce, comportamenti al limite della decenza e semplice demenzialità. Per carità, tutte cose al Cinema già viste ma non in un contesto Marvel o comunque applicate a un personaggio di proprietà di una major, anche se non si supera mai il livello di guardia Deadpool rimane un film molto divertente che comunque NON farei vedere a mia figlia tanto per intenderci. Per il resto la trama segue i classici sviluppi del film supereroico, è infarcita di trovate dementi, ma di certo le novità non stanno nella narrazione che comunque si rivela vivace e coinvolgente grazie alla serie di flashback e flashforward che aggiungono brio alla già movimentata situazione. Tim Miller adotta una regia molto funzionale alle sequenze d'azione, violente il giusto e cariche anche di una buona dose di slapstick, osa un pochino sulle scene di sesso (non si vede ma lascia intendere) e confeziona alcune trovate sicuramente geniali come i titoli di testa (già denigratori di chiunque) e la spassosissima scena sui titoli di coda.


Anche la scelta dei comprimari si rivela vincente con un Colosso (Andre Tricoteux) bacchettone e buonista, esteticamente molto più indovinato che non nei film degli X-Men, che svolge la funzione di spalla comica, la giovane Testata Mutante Negasonica (ma dove sono andati a pescarla?) immusonita dalla continua crisi adolescenziale (interpretata da Brianna Hildebrand), la bellissima Vanessa (Morena Baccarin) per amore della quale il nostro Wade Wilson/Deadpool (Ryan Reynolds) si sottopone alla cura sperimentale che lo trasformerà nell'inguardabile supereroe e soprattutto la vecchia e cieca Al (Leslie Uggams) che si è presa questo strazio d'uomo come coinquilino. E poi c'è Ryan Reynolds in un'interpretazione perfetta, un idiota totale che non ha attimi di cedimento. C'è poco da aggiungere, Deadpool fa ridere e anche tanto, è un film ben diretto e ben interpretato, ora rimane da vedere se l'acquisto dei diritti di sfruttamento dei mutanti da parte della Disney, che comporterà l'ingresso di X-Men, Deadpool e anche dei Fantastici 4 all'interno del Marvel Cinematic Universe, cambierà le carte in tavola ammorbidendo un personaggio che ha ragione di esistere solo se presentato in questa maniera (o ancor peggio volendo), oppure se con una buona dose di coraggio manterrà intatte le caratteristiche del supereroe più cazzaro della Marvel Comics. Attendendo risposta non mi rimane che andare a recuperare Deadpool 2!

6 commenti:

  1. La prova che un film di super eroi può fare i soldi e piacere (davvero a tutti, anche a chi non ama il genere) usando parolacce e violenza come non si vedeva dagli anni ’80. Sono molto felice che ti sia piaciuto, ora aspetto di leggerti sul secondo capitolo ;-) Cheers

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi sono divertito come un pazzo, oltre ogni mia aspettativa! Ora vedrò di recuperare il 2

      Elimina
  2. Io neanche l'ho conoscevo, ma alla fine me ne sono innamorato ;)

    RispondiElimina
  3. Nemmeno io ho mai apprezzato il Deadpool fumettistico, invece il film è uno dei migliori cinecomix di questi ultimi anni. Il secondo capitolo poi è ancora meglio-mettiamola così sa essere dissacrante e romantico al tempo stesso.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Siamo allineati allora, sale la curiosità per il secondo episodio...

      Elimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...