martedì 16 agosto 2022

MS. MARVEL

All'interno dell'universo Marvel, quello a fumetti, Ms. Marvel a.k.a. Kamala Khan è un personaggio molto giovane, nato solo nel 2013 dalla mente (tra le altre) di G. Willow Wilson e dalla matita di Adrian Alphona, ottiene la sua testata regolare l'anno successivo grazie alla quale la giovane supereroina del New Jersey d'origine pakistana racimola fin da subito un buon successo rivelandosi uno dei protagonisti più freschi e interessanti di un universo narrativo spesso a corto d'ossigeno e di idee veramente nuove. La carta vincente di Ms. Marvel fu quella di parlare, e bene, a un pubblico adolescente, come faceva Peter Parker negli anni d'oro della sua serie, nei 60, e declinare le trame teen in un ambiente multiculturale descritto da una scrittrice che sapeva bene di quel che parlava; cresciuta nel Jersey per diversi anni, studiosa e poi convertita all'Islam, G. Willow Wilson riuscì a rendere molto credibile ogni singolo aspetto di una protagonista il cui lato supereroico era solo uno dei diversi a suscitare interesse attorno alla serie. Molto di questo (ottimo) lavoro è stato trasportato con successo nei sei episodi della serie tv, anche qui maestranze e componenti del cast sono stati scelti ad hoc per rendere la storia il più realistica possibile, l'esordiente Iman Vellani che interpreta la protagonista Kamala Khan è infatti un'attrice di origini pakistane come lo è una dei registi chiamati a dirigere i vari episodi, Sharmeen Obaid-Chinoy, si è lavorato molto bene sul contesto, con il cast, con il teen drama, peccato che sia presente anche la parte supereroica, onestamente molto poco interessante e meno riuscita di tutto il resto.

Nell'approccio alla trama, in particolare quella del lato super che in una serie Marvel non può di certo mancare, le origini di questa Ms Marvel (ricordiamo che non è la prima e probabilmente non sarà nemmeno l'ultima eroina a portare questo nome) sono state riviste e parecchio stravolte rispetto a quelle narrate sulla serie a fumetti. Kamala Khan (Iman Vellani) è una ragazza del New Jersey di origini pakistane, come tanti coetanei è in fissa con i supereroi, è una fan degli Avengers con un occhio particolare a Capitan Marvel (Brie Larson). Insieme all'amico Bruno (Matt Lintz) la ragazza decide di partecipare a un'evento dedicato agli Avengers dove ci sarà anche un concorso per cosplayer, questo nonostante il divieto di papà (Mohan Kapur) e mamma (Zenobia Shroff). Alla convention Kamala, vestita da Capitan Marvel e dotata di un vecchio bracciale (per dare un tocco personale al suo costume) appartenente agli avi di famiglia, scopre che proprio quel bracciale è in grado di donarle grandi poteri legati all'utilizzo di una sorta di luce solida, grazie a questi salverà la sua amica Zoe (Laurel Marsden) messasi nei guai e attirerà le indesiderate attenzioni della Damage Control, un'agenzia governativa interessata ai super esseri. Nei giorni seguenti Kamala dovrà capire la natura e l'utilizzo dei suoi nuovi poteri e per farlo dovrà appianare i contrasti con i suoi genitori che ovviamente l'hanno beccata a disobbedire alla loro proibizione di andare alla convention. In più nella vita di Kamala entrerà il bel Kamran (Rish Shah) e tutta una serie di figuri legati alla storia della sua famiglia e a quella del bracciale.

Come si diceva Ms. Marvel presenta parecchi punti positivi a suo favore e gode di una certa freschezza che si perde purtroppo negli episodi centrali proprio a causa delle divagazioni necessarie a spiegare un'origine super molto più pasticciata e molto meno interessante di quella appartenente alla Kamala cartacea. La narrazione è studiata per un target principalmente adolescenziale, sotto questo aspetto la realizzazione è ottima: regia dinamica, divertente, belle soluzioni per portare sullo schermo le interazioni dei ragazzi con il mondo digitale, utilizzo originale di inserti grafici che diventano parte integrante della narrazione, dinamiche teen ben sviluppate, contesto familiare godibilissimo, un ottimo prodotto a target. Perfetto il cast, ben assortito e con una capacità di parlare a tutti portando avanti un discorso anche storico culturale su quella che è una minoranza negli U.S.A., si affronta a più riprese l'argomento del colonialismo inglese e i danni da questo provocati al momento della partizione dell'India e della nascita del Pakistan, con migrazioni di massa che costarono sangue e morti e una separazione dolorosa tra indù e musulmani. La carne al fuoco è tanta, magari non tutta cotta a dovere ma il sapore speziato di questo Ms. Marvel è davvero apprezzabile. Tocca dirlo, è purtroppo noiosa la parte dedicata all'origine dei poteri di Ms. Marvel, vengono tra l'altro tirati in ballo un po' a caso dei personaggi minori dell'universo Marvel ai quali viene collegata la nostra protagonista, non ho ben capito se per una questione di diritti ancora da dirimere, l'azione si sposta in Pakistan per un paio di episodi e l'attenzione presto scema. Difetto comunque digeribile, restano in mente puntate coloratissime, vivaci, slanci verso Bollywood, atmosfera inclusiva e un personaggio indovinato che speriamo non si perda nel mezzo di un carrozzone sempre più vasto nel quale anche gli spunti migliori rischiamo di perdersi tra una scazzottata e l'altra. Come ci anticipano, Kamala Khan tornerà in The Marvels, questa è andata, pronti a promuovere il prodotto successivo.

3 commenti:

  1. Il fumetto me lo ricordo abbastanza piacevole, soprattutto per i disegni di Alphona (non che mi piaccia molto, ma lì ha fatto un ottimo lavoro), la storia era un po' Peter Parker in salsa orientale.
    Da quello che scrivi capisco che hanno veramente stravolto i suoi poteri, ma d'altra parte far allungare e ingrandire parti del corpo è un potere che dal vivo può risultare ridicolo. E immagino il casino per poter usare gli Inumani, quindi la necessità di nuove origini.

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    1. Si, il fumetto era molto piacevole, qui hanno scombinato le carte, non c'è una nube terrigena ma altre dimensioni, sospetto appunto problemi di diritto per l'utilizzo degli Inumani, gli "allunghi" di Kamala compaiono qualche volta ma per mezzo di questa proiezione di energia solida, anche le capacità del personaggio sono un poco snaturate, si poteva però pensare a qualcosa di meglio.

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    2. Ridicolo non lo so, ma è un potere molto comodo. Reed Richards probabilmente non si sarebbe mai sposato senza questa facoltà!

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