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sabato 2 agosto 2014

GLI UCCISORI

(di Tiziano Sclavi e Luca Dell'Uomo)

E' ancora una volta un'ottima uscita quella imbastita da Tiziano Sclavi e Luca Dell'Uomo per l'indagatore dell'incubo nel lontano febbraio 1987, una storia che mescola antico e moderno, produzione industriale e arcane ricerche, un letale miscuglio che non potrà che sfociare ancora una volta nel delitto e nell'orrore.

E' con molto piacere che ho riletto questa quinta uscita dedicata a Dylan Dog, segno che la storia è buona e ha superato il trascorrere del tempo senza perdere fascino ed efficacia e stiamo parlando di un albo uscito la bellezza di ventisette anni fa. Le matite di Dell'Uomo, in contrasto a quelle cariche d'inquietudine di Roi nel numero precedente, tratteggiano atmosfere quasi rasserenanti grazie a un tratto pulito, ben marcato e deciso, che sfociano nella tensione solo nelle sequenze dove la storia lo richiede. Esemplare una delle scene iniziali dove sembra di assistere a una pubblicità americana proveniente dagli anni '60 che mette in mostra la felice famigliola di estrazione wasp, famigliola che, va da sè, di li a poco verrà sterminata senza pietà.

Fatti insensati come questo accadono a ripetizione nelle strade di Londra, sarà il caldo estivo? L'ipotesi viene presto scartata e si fa largo quella del complotto apocalittico su larga scala sul quale Dylan indagherà in compagnia dei soliti Bloch e Groucho e con l'aiuto di un altro di quei personaggi azzeccati che si fatica a dimenticare: il Professor H. G. Wells, un tipo eccentrico anzichenò.


Nonostante alcune premesse piuttosto bislacche, nulla però di cui la letteratura fantastica non sia piena, la storia gira davvero bene, Sclavi riesce a tenerla viva dalla prima all'ultima pagina nel quale ci rivela un lato spietato del nostro eroe capace di mettere al primo posto la giustizia a discapito, nonostante il suo passato con Scotland Yard, della legge.

Ottima l'interpretazione della sceneggiatura da parte di un Dell'Uomo sempre efficace, bravo sia nella raffigurazione di scene adrenaliniche sia nelle espressioni dei volti e ottimo nella descrizione visiva del paesaggio londinese, un'alchimia, è proprio il caso di dirlo, tra penna e matita che consegna questo quinto albo alla catasta di storie con protagonista l'indagatore dell'incubo davvero ben riuscite.


6 commenti:

  1. Altro bel ricordo. Comprato alle bancarelle di via Po' all'uscita dall'università, quando avevo ancora una mezzza idea di collezionare alcuni volumi di DYD. Ero tutto contento d'aver preso una prima stampa di un numero così vecchio e lo lessi sul tram mentre tornavo a casa...

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    1. E' bello che questi post rievochino ricordi di questo tipo, ovviamente gli albetti li avrai ancora... io ho recuperato queste prime uscite grazie alla Granderistampa.

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    2. Si, quei pochi che avevo recuperato dovrei averceli ancora tutti. Per lo più non li compravo, ma li leggevo direttamente da Ale che ne aveva (ha) un armadio pieno.
      Per la verità molti li darei anche via, avevo deciso di tenere solo alcune cose nel formato rigido "book", ma non so a chi darli, non c'è tutto questo mercato di DYD, perchè ce ne son troppi in giro e non smanetto con eBay...

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    3. Io per le vendite mi appoggio al forum del sito Comicus che ha un'area compro/vendo/scambio dove si possono inserire annunci e portare avanti transazioni tra privati (il sito non si prende nulla). Si occupa solo di fumetti, non so però DD che mercato abbia, puoi provare...

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  2. Che bello rivedere i fumetti di Dylan Dog..per me è una porta che si riapre...è da un anno che non circolano più per casa..quanta malinconia e tristezza..
    Un abbraccio serale caro amico!

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    1. Ciao Nella, cercherò di smuovere ancora qualche bel ricordo grazie ai primi numeri di DD.

      Un abbraccio anche a te.

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