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martedì 19 agosto 2014

LEOLANDIA: UNA GUIDA PT. 1

Eccoci di ritorno da un paio di giorni decisamente divertenti passati a Leolandia, il parco divertimenti di Capriate S. Gervasio (Bg) che quando noi eravamo piccoli (io ci andai in gita alle elementari) era semplicemente la Mini Italia. Sono passati tanti anni e in quel di Bergamo c'è stata una rivoluzione, il parco offre ora un numero di attrazioni davvero ampio, supera in quantità di giostre persino il forse più celebre Gardaland.

Abbiamo prenotato la nostra gita su internet all'ultimo momento usando l'opzione roulette offerta dal sito del parco, una formula che ti permette di avere due giorni di ingresso al parco e un pernottamento in una struttura della zona (a max. 15 - 18 min. di auto) che sceglie il sistema di prenotazione in base alle disponibilità, per soli 44 euro. Noi ci abbiamo provato e ci è andata bene, siamo capitati in un quattro stelle che ci ha offerto un appartamentino in un residence, mini alloggio con cucina, su due livelli, molto bello e davvero comodo con posto auto davanti alla porta d'ingresso della camera/alloggio.

Se vogliamo l'inconveniente, come è capitato a noi, può essere quello di alloggiare in una struttura molto bella ma fuori dal centro del paese, uno di quegli alberghi grandi e comodi ma situati agli imbocchi di autostrade e tangenziali. Se si è lì in auto poco male, ti fermi a mangiare per strada e quando torni dal parco te ne vai subito a dormire, tanto sei stanco morto che la metà basta. La colazione è compresa e si consuma direttamente all'interno di Leolandia, perfetto per ottimizzare i tempi e soddisfacente come servizio.

Il disagio maggiore è stato quello di imbroccare la strada giusta per il parco dalla zona industriale nella quale eravamo alloggiati, indicazioni scarse e qualche problemino per gente come noi ancora tecnologicamente arretrata. Certo, con un bel navigatore il problema si sarebbe risolto con qualche imprecazione in meno. Arrivati a Leolandia con 4 euro parcheggiate tutto il giorno.

Paola e Laura su Bici da Vinci
Veniamo ora al parco vero e proprio. Leolandia è il luogo adatto a famiglie e bambini, Laura che ha 8 anni e che supera i 120 cm di altezza ha potuto fare tutto quello che il luogo offre, senza nessuna restrizione. Nelle tre attrazioni più adrenaliniche il limite era quello di essere accompagnata da un adulto. Nessuna delle attrazioni è così terrificante da non poter essere provata dai bambini, personalmente abbiamo evitato solo la Donna Cannone, una discesa nel vuoto da una torre molto alta, abbiamo invece provato il Trinchetto, la sua versione ridotta pensata per i bimbi e per i timorosi. Per il resto è davvero tutto godibile per tutti nonostante non manchino alcune giostre in grado di offrire emozioni forti.

Noi abbiamo iniziato da Scilla e Cariddi, una giostra sulla quale si sta in piedi e che simula le evoluzioni di un surf sulle onde con movimenti ondulatori e rotatori, l'ideale per rompere il ghiaccio in maniera tutto sommato tranquilla. Accanto a questa abbiamo trovato la prima attrazione davvero divertente: Mediterranea simula una battaglia tra le navi delle quattro repubbliche marinare, saliti su una nave (Amalfi per noi, ovviamente) si segue un percorso predeterminato lungo il quale si può sparare acqua contro gli occupanti delle altre navi, contro le persone in coda all'attrazione e addirittura contro i passanti distratti che costeggiano la giostra. Ovviamente le altre navi sparano acqua su di voi, così come i passanti che da fuori decidono di pagare un euro per usare i cannoni spara acqua disposti all'esterno della giostra, davvero divertente, soprattutto se la giornata è di quelle che scaldano.

Poi c'è il classico trenino, l'Oregon Express, che vi fa fare il giro del parco, attrazione sempre ambita ma che poi quasi sempre si rivela trascurabile. Nei pressi trovate le Terre di Leonardo, una serie di attrazioni ispirate al genio di Leonardo da Vinci: Bici da Vinci, una sorta di ottovolante dove per rimanere in alto devi pedalare, Sgulavià, altra sorta di ottovolante più classico, il Museo di Leonardo con alcune ricostruzioni delle sue macchine più celebri, ma soprattutto le Rapide di Leonardo, percorso acquatico a bordo di un gommone che segue un rocambolesco corso d'acqua che offre divertimento e emozioni, davvero bello, una di quelle giostre che vuoi subito rifare, anche perché dura troppo poco. Tenendo conto che in una domenica d'Agosto le code non sono mai state più lunghe di 15 minuti nessuno vi vieta di provare e riprovare.

Lasciate le Terre di Leonardo ci si avvia verso Cowboy Town.

Mediterranea
Continua...

9 commenti:

  1. Non sapevo che fosse cambiata così, anche io c'ero andato da bambino (c'era l'Italia formato mignon). Un luogo cult di un'Italia che non c'è più (anche il Gardaland quando ero piccolo era fatto da 4 giostrine...). L'industria dei parchi giochi, ha fatto dei salti mortali (pure troppo).

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    1. E' cambiata tantissimo, nei prossimi post parlerò del resto e anche della Mini Italia, l'attrazione forse meno attraente del parco ormai...

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  2. Da bambino ricordo che andai in un parco chiamato (o che noi chiamavamo) L'Italia in Miniatura: era la Mini Italia?

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    1. Credo proprio di sì, rimane da vedere se andasti a visitare questa vicino Bergamo o quella di Rimini, già all'epoca ce n'erano due :)

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  3. Adesso che me lo dici credo che fosse Rimini.

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  4. Ah, vedi vedi? La mia curiosità è stata più che soddisfatta ;) Attendo la seconda parte, anche perché mi tieni sulle spine, così. Non vorrei aspettare molto per sapere cos'è "Cowboy Town" :)

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    1. Siamo on line anche con la seconda parte, al tuo servizio :)

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