Certo che a volte basta davvero poco. Stamattina sono uscito con mia moglie, abbiamo portato Laura all'asilo, anzi alla scuola materna se no Laura si indispone, siamo andati a fare la spesa e siamo tornati a casa.
Poi sono uscito a fare due passi (e la citazione non è casuale). Dovevo andare a pagare il riscaldamento e passare in edicola.
E' una giornata bellissima. Amo le giornate che una volta rientravano nella definizione di Mezza stagione, periodo che ora sappiamo tutti non esistere più.
Quando esci ancora coperto ma non fa freddo, il sole illumina la giornata ma non scalda eccessivamente e l'aria è frizzante e sembra pulita anche in città.
Io ho anche la fortuna di abitare in un posto che quando esci, in special modo la mattina in settimana, sembra di stare in paese.
Silenzio quasi assoluto, traffico ridottissimo, strade poco battute.
La città, Torino nello specifico, a meno di cinque minuti a piedi.
Una piacevole sensazione di pace, di serenità che non può scalfire neanche il fatto di dover pagare il riscaldamento (e tutti sappiamo quale spesa sia il riscaldamento).
E' una sensazione legata principalmente al tempo, da metereopatico quasi.
Basta davvero poco per avere un po' di serenità, perchè qualcuno deve cercare di toglierla alla gente a tutti i costi? In fondo potrebbe bastarci poco, il giusto.
Perchè sono convinto che lunedì e per tutta la settimana mi dovrò incazzare di nuovo?
E non solo io. Non sono uno con l'incazzatura facile, almeno non lo ero.
Effettivamente sto peggiorando, me ne rendo conto.
Davvero non ci vuole poi molto. Su mettiamoci tutti un po' di impegno.
Non rompeteci i coglioni!
Esco a fare due passi, per trovare un posto nel mondo: è una vita che aspetto il giorno in più per avere il tempo che vorrei... Mi hai fatto venire in mente Fabio Volo. Si capiva?
RispondiEliminaSpero tu abbia letto il post precedente. Da lì capirai tutto il mio amore per Fabio Volo :)
RispondiEliminaEcco una domanda che volevo farti da un po'. Ma tu di che zona sei di Torino? Io sono della zona della tesoriera su corso francia e stamattina, tra lo sciopero dei mezzi e i lavori in corso, sembrava di essere a Beirut.
RispondiEliminaFortunatamente poi, quando torno a casa (in una di quelle traversine lontane dal corso) la storia cambia, ma quando lo fa, sono già le sette e mezzo di sera.
Certo che ho letto il post precedente... era solo una piccola codata da scorpioncino. Però tua moglie ha ragione, potrebbe piacerti. Esci a fare due passi, dai! Cambiare punto di vista a volte aiuta, a scoprire cose nuove, migliori di quelle vecchie o a farci gongolare nelle vecchie perchè migliori di quelle nuove.
RispondiElimina@ Luigi: sono di Moncalieri, poco minuti da Piazza Bengasi. Minuti che bastano per arrivare in un posto un po' più tranquillo. Piazza Bengasi è parecchio caotica.
RispondiEliminaConsolati, per me arrivare a Beirut è ancora più facile, mi basta entrare in camera di Laura.
Infatti la chiamo proprio Beirut (la camera, non Laura)
@ Nussy: avevo intuito, ma per Volo non sono ancora pronto, ho tutti quei libri da leggere... :)
Conosco la zona. Ma se tiri fuori il caos della cameretta dei pargoli, allora mi ritiro con tanto di bandiera bianca :)
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