Il 1951 vede il canto del cigno della Timely Publications, casa editrice che non vedrà arrivare la fine dell'anno. Infatti già dal mese di Novembre la Timely di Martin Goodman cambierà nome in Atlas Comics e tutti i fumetti da essa pubblicati usciranno con in copertina il logo a forma di globo che accompagnerà le varie serie fino all'avvento, nel 1961, della più celebre Marvel Comics.
Probabilmente già lanciati verso il cambiamento, in casa Timely l'annata si dimostra parecchio oculata. Inferiori numericamente agli anni precedenti, le nuove uscite continuano a distribuirsi tra i vari generi senza che si delinei una netta preferenza per l'uno o per l'altro filone narrativo.
Anche dal punto di vista delle numerazioni si assiste ad un andamento decisamente meno caotico rispetto a quello a cui ci aveva abituati la casa editrice fino a questo momento. La maggior parte dei nuovi albi parte con un bel numero 1 in copertina senza ereditare vecchie numerazioni da testate ormai defunte. Non mancano neanche una paio di sorprese, testate che avranno un'insolita e apprezzata lunga vita editoriale.
Ma andiamo a spulciare nel catalogo.
Unica testata a testimoniare ancora l'esistenza del genere supereroistico e degli eroi in mutandoni è Astonishing, albo che presenta prevalentemente storie a tema horror, mystery e sci-fi. E' anche l'unico albo a ereditare la numerazione da un'altra serie. Con il terzo numero salutiamo Marvel Boy, che come personaggio appare anche sulla nuova testata, e diamo il benvenuto proprio ad Astonishing che mieterà un buon successo: ben sessantasette le uscite per una vita editoriale che si prolungherà fino all'agosto del 1957.
Notevole la prima cover di Bill Everett.
Astonishing 3 (Apr. '51), cover di Bill Everett |
Per il resto tutte le nuove uscite targate ancora Timely Publications nate nel 1951 furono esordi puri. Tra le nuove testate quelle che incontrarono i maggiori consensi furono proprio quelle che presentavano tematiche legate all'horror, al mystery e all'insolito.
Prendiamo ad esempio Mystic, nuova collana che vede l'esordio nel Marzo del '51. Alternando horror e mystery, insolito e sci-fi, arriva a sfornare 61 uscite chiudendo in contemporanea ad Astonishing nell'Agosto del 1957. Prima cover di Sol Brodsky e Chris Rule.
Mystic 1 (Mar. '51), cover di Brodsky/Rule |
Tavola da Mystic 5 del Novembre 1951 |
La sorpresa più grande venne però dalla celebre ancor oggi Strange Tales. Ben 188 le uscite collezionate da questa storica testata che dal numero169 cambiò nome in Doctor Strange presentando le avventure del celebre stregone dell'universo Marvel. Alla chiusura dell'albo del Dottore, Strange Tales riprese la sua vecchia numerazione sopravvivendo fino al Novembre del 1976. Già dagli albori della testata tra le firme troviamo nomi prestigiosi come quelli di Stan Lee, Carl Burgos e George Tuska.
Strange Tales 1 (Giu. '51) cover di Carl Burgos |
Di entità più modesta la vita editoriale di Space Squadron, serie Sci-fi che conterà solamente sei uscite prima di riconvertirsi in Space Worlds, ma questa è già una storia tutta Atlas.
Space Squadron 1 (Giu. '51) cover di Brodsky/Tuska |
Mentre non si annoverano nuove uscite nè per il genere rosa, serioso o umoristico che sia, nè per quello comico con animali antropomorfi, il caro vecchio west può contare su tre nuovi titoli. In Gennaio escono Red Warrior 1 e Texas Kid 1 mentre in Marzo esordisce Arizona Kid.
Red Warrior 1 (Gen. '51), cover di Tom P. Gill |
Texas Kid 1 (Gen. '51), cover di Joe Maneely |
Arizona Kid 1 (Mar. '51), cover di Russ Heath Jr. |
Chiudiamo questa breve carrellata con i generi action: i fumetti dedicati alle crime stories, alle spy stories e alle war stories. Come nel caso dei tre western comics presentati qui sopra nessuna delle collane dedicate a questi generi sopravviverà per più di una quindicina di uscite, qualcuna anche meno. Unica eccezione per Battle, titolo bellico che arriverà a contare ben 70 uscite sopravvivendo fino al Giugno del 1960.
Battle 1 (Mar. '51), artista sconosciuto |
Kent Blake of the Secret Service 1, art. sconosc. |
Private Eye 1 (Gen. '51), cover di George Tuska |
Spy Fighters 1 (Mar. '51), cover di Sol Brodsky |
Si conclude così la prima parte di questo breve viaggio nell'epoca Timely. L'idea iniziale era quella di ripercorrerne un po' la storia attraverso alcune delle sue copertine e delle sue serie a fumetti. Per quanto il viaggio sia stato per me interessante e abbia colmato molte mie lacune e curiosità, alcuni di questi post, immagini a parte, mi hanno dato un'impressione di vaga sterilità e ripetitività. Dal prossimo appuntamento si cambierà linea, sto ancora pensando all'impostazione da dare ai futuri appuntamenti di Marvel Vintage ma probabilmente si tornerà indietro a spulciare un po' meglio nella sterminata mole di materiale prodotto dalla Timely. Vedremo quel che ne potrà saltare fuori. Per ora un bel grazie a chi ha avuto la pazienza di seguirmi :)
Non posso far altro che complimentarmi con te. Da come scrivi e da tutto ciò che sai, è tangibilissima la tua passione per questo mondo fantastico dei fumetti. I fumetti vintage hanno tutto un fascino particolare..mi ricordano un po' i cartoni e i telefilm dei supereroi di una volta, quelli che si ispiravano ai fumetti della Marvel..mi riferisco a quelli che facevano quando eravamo piccoli noi, che secondo me avevano un gusto diverso..mi piacevano di più..
RispondiEliminaNotte :)
Sotto l'etichetta Nostalgia avevo postato tempo fa proprio le sigle di quei vecchi cartoni animati, dagli un'occhiata :)
EliminaSarà fatto capo ! ;)
EliminaBuona serata!
Space Squadron mi acchiappa, con un titolo che sembra quasi inglese maccheronico fa pensare ad avventure spaziali molto pulp, pure troppo!
RispondiEliminaIn effetti intriga anche me anche se la mia preferenza andrebbe alla storica Strange Tales.
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