(di Claudio Nizzi e Jordi Bernet, 1996)
Portare in edicola un nuovo Texone solo sei mesi dopo la monumentale opera di Magnus non deve essere stato facile. L'uomo di Atlanta, lavoro difficile da paragonare alla precedente uscita, ha il grande merito di soddisfare le caratteristiche che un Texone con tutti i crismi deve avere. A cimentarsi con il ranger dalla camicia gialla troviamo infatti un disegnatore di stampo internazionale che oltre a non essersi mai cimentato con Tex porta alla causa il suo stile personale e parecchio distante dai canoni classici della testata mensile.
Parliamo dello spagnolo Jordi Bernet, classe 1944, conosciuto principalmente per aver lavorato alle serie Torpedo e Chiara di notte. Bernet mantiene per questo Texone un tratto stilizzato che definisce volti, espressioni ed emozioni senza ricorrere all'uso di troppi segni, una matita essenziale con una grande capacità narrativa. A queste caratteristiche si unisce l'amore del disegnatore per il lato più comico e grottesco del fumetto, ecco così apparire qualche viso più tondo, qualche espressione da stereotipo, qualche tipo scalcagnato, in particolare nella sequenza al Maison Rouge nel quale assisteremo a una di quelle risse con i fiocchi e all'esibizione della bellissima Lola Dixieland.
Altra passione di Bernet è la figura femminile, irresistibile, ammiccante, rotonda e sensuale, con fegato e cervello che non hanno nulla da invidiare alle curve. Chi conosce Tex sa di come la figura femminile sia solitamente marginale nelle avventure del ranger, cosa che deriva dall'impostazione che lo stesso creatore Gianluigi Bonelli diede alla serie, ricordo che in un'intervista lo stesso affermò di non riuscire a trovare molti ruoli interessanti per le donne all'interno dell'avventura texiana e così non ce le metteva.
Questa volta il solito (in senso assolutamente positivo) Claudio Nizzi ritaglia a una donna, la bella Lola, un ruolo affatto marginale andando a cucire su misura una sceneggiatura modellata sulle esigenze e i gusti di Bernet. Il risultato è uno dei Texoni più atipici e personali visti finora, il primo tra l'altro a uscire a soli sei mesi dal precedente e non dopo quello che fin ad allora era stato il canonico anno d'attesa.
L'uomo di Atlanta nasce da alcune nefaste conseguenze della guerra civile americana durante la quale lo squadrone del Colonnello Shelby si macchiò delle peggiori atrocità. A pagarne le conseguenze anche i genitori barbaramente trucidati del Tenente confederato Johnny Butler che ad anni di distanza ancora cerca la sua vendetta nei confronti di Shelby. In un momento di grande difficoltà Butler chiede l'aiuto di Tex andando ad esigere un vecchio debito contratto quando anni prima il Tenente salvò la vita del ranger. A fare da tramite tra i due la bella Lola, ballerina di grande fascino nonché donna astuta e pronta a tutto per il suo uomo, ovviamente Butler.
Ancora una volta sembra che il Texone non possa deludere, cosa che mette sempre in ottima disposizione per la lettura successiva.
I Texoni sono sempre stati una delle mie letture preferite. Storie piacevoli e la crema dei disegnatori. Quello di Magnus è inarrivabile, ma il livello è sempre rimasto elevatissimo. Questo poi è uno dei miei preferiti, anche perché già amavo Bernet.
RispondiEliminaIo li ho recuperati tutti da un paio d'anni a questa parte dopo essere tornato a Tex dal qual mancavo da parecchio, ora me li sto godendo poco a poco. Uno spettacolo :)
EliminaHe. Bernet supergigante, qui. Un altro bel Texone davvero. E' possibile che prima o poi incoccerai in qualche storia sotto le righe, ma per ora ti toccano Goran Parlov, Alfonso Font e Ivo Milazzo :)
RispondiEliminaP.S.: Il Texone di Magnus l'hanno piazzato appena concluso. Era già da tempo fuori programmazione ordinaria, visto che l'autore, per completarlo, ci ha messo la bellezza di nove anni.
Devo dire che finora, a parte alcune prove più consuete come quella di Galep, il Texone l'ho trovato sempre ottimo, vediamo i prossimi ma credo ci sarà parecchio di cui godere :)
EliminaAnche questo mi è piaciuto molto, è sempre un tuffo al cuore per chi ama Tex vedere come lo raffigureranno.
RispondiEliminaInfatti la grande gioia del leggere il Texone è ammirarne via via le varie interpretazioni.
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