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sabato 10 ottobre 2015

I PINGUINI DI MADAGASCAR

(Penguins of Madagascar di Eric Darnell e Simon J. Smith, 2014)

Per la squadra dei pinguini di Madagascar è stata imbastita un'operazione simile a quella che qualche tempo dopo la Illumination Entertainment decise di effettuare con i Minions. Si estrapolano da brand di successo le spalle comiche meglio funzionanti e le si elevano a ruolo di protagonisti assoluti, puntando in prima battuta a un pubblico di bambini e alla vendita di tonnellate e tonnellate di merchandising.

Se per quel che riguarda il film dei Minions lessi critiche fin troppo severe e molti giudizi negativi (che in fin dei conti non condivido), a mio avviso l'esperimento tentato con I pinguini di Madagascar è da considerarsi decisamente meno riuscito.

Quelli che erano realmente i punti di forza della trilogia di Madagascar, i pinguini Skipper, Rico, Kowalski e Soldato, notoriamente teneri e coccolosi, vengono qui precipitati in una storia d'azione che avrebbe dovuto rivelarsi la cornice perfetta per i pinguini, sorta di action team comico capace di assicurare divertimento a tutte le latitudini.

Invece proprio il divertimento latita, a parte alcune gag riuscite a dovere, sulla lunga distanza i pinguini faticano a reggere il peso delle aspettative, la storia per loro imbastita è tutto sommato parecchio fiacca, meglio allora quanto fatto per i Minions dove la trama era meramente un pretesto per inanellare una serie di gag almeno più riuscite e continuative.


Il film si apre con un flashback che narra la nascita di Soldato, il più giovane dei pinguini, e la creazione di questa strana famiglia dal legame indissolubile. Poi ci si sposta in coda a Madagascar 3 e si riparte con l'arrivo di Dave, rancoroso polipo messo in disparte in numerosi zoo proprio a causa del maggiore appeal dei pinguini nei cuori dei visitatori. Per Dave non rimane che allestire un piano di vendetta nei confronti di tutti gli odiati esserini carini e coccolosi con la ferma intenzione di rendere la categoria invisa al grande pubblico. Ma oltre ai nostri pinguini, a contrastare il piano malvagio del polpo, ci sarà Vento del Nord, un team super attrezzato di spie composto dall'husky Segreto, dall'orso bianco Caporale, dalla foca Miccia e dalla civetta Eva capace di infrangere il cuore tenero di Kowalski.

Il film presenta diverse sequenze dinamiche che non riescono però ad arginare la noia, tutto sommato mi è sembrata questa un'occasione sprecata. Per ammirare i pinguini al loro meglio consiglio prove dal minutaggio inferiore come, ad esempio, l'ormai classico I Pinguini di Madagascar: Missione Natale.


domenica 2 settembre 2012

MADAGASCAR 3 - RICERCATI IN EUROPA

(Madagascar 3: Europe's most wanted di Eric Darnell, Conrad Vernon, Tom McGrath, 2012)

Non sono mai stato un fan sfegatato del brand Madagascar. Avevo visto il primo episodio al cinema e il secondo in home video e non ne conservo ricordi particolarmente esaltanti. Con questo terzo episodio però mi sono divertito parecchio, siamo tornati tutti al cinema per far contenta Laura ma la visione è risultata poi piacevole per tutti e tre.

Questa è una pellicola giocata sul divertimento, spesso fracassone, e sui soliti sentimenti d'amicizia e fiducia che nei prodotti per i piccoli funzionano sempre. Il solito intrattenimento per famiglie? Certo che sì, soldi a palate per la Dreamworks ripagate però con un prodotto onesto, divertente spensierato e ben realizzato, a tratti una vera festa.

Le scelte grafiche molto spigolose che caratterizzano i personaggi di Madagascar e che non mi avevano mai soddisfatto interamente questa volta si amalgamano davvero bene al lavoro fatto sugli scenari e sul dinamismo dell'azione. In alcuni passaggi sembra di essere insieme ai protagonisti all'interno delle splendide animazioni, quelle in montagna per citarne una (e noi abbiamo optato per il 2D). Inoltre i virtuali movimenti di macchina sono congegnati in maniera da guidare al meglio lo spettatore lungo le scene più movimentate e spettacolari. Tecnicamente impeccabile, colori sfavillanti e un dettaglio sulle location cittadine davvero ottimo, Roma e Montecarlo sono fantastiche. Anche i nuovi personaggi inseriti nel cast si difendono egregiamente.

La trama è quella che è, pensata per i più piccoli ma costellata di scene davvero ben riuscite da piacere più o meno a tutti. Ancora in Africa dalla fine del secondo episodio e abbandonati dai pinguini (io li amo questi pinguini) andati a spassarsela a Montecarlo, il quartetto viene investito ancora una volta dall'ondata di nostalgia di Alex il leone per la sua casa, lo zoo di Central Park a New York. Così il leone insieme a Gloria, Marty e Melman (ippopotamo, zebra, giraffa) partono per il Principato nella speranza di riacciuffare i pinguini e insieme tornare finalmente a casa. In Francia ovviamente lo scompiglio provocato dai quattro, accompagnati da Re Julien e dal Re di Versailles (ah ah ah) è enorme così alle loro costole viene sguinzagliata Chantel Dubois della polizia francese, un osso davvero moooolto duro da togliersi dai piedi. Personaggio fantastico quello della Dubois, davvero un grande cattivone, divertente come pochi.



In Francia, tra una peripezia e l'altra, i nostri amici si uniscono al Circo di Saragozza che ha in programma un tour che toccherà, dopo Londra, anche New York. Qui potranno fare la conoscenza della foca (o leone marino) Stefano, del ghepardo Gia, della scontrosa tigre russa Vitali (perché Vitali poi?) e della tenerissima orsa Sonya.

Sfornare cartoni animati davvero originali è impresa ardua, ma quando al cinema si entra con quattro euro a testa anche un sano e innocente divertimento può bastare (e la gente va magari un po' di più al cinema, pensare di abbassare i prezzi?).

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