Visualizzazione post con etichetta Ed McBain. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Ed McBain. Mostra tutti i post

sabato 24 giugno 2017

UCCIDERÒ ALLE OTTO

(Lady killer di Ed McBain, 1958)

È una sensazione quasi rassicurante quella che procura il tornare tra le strade della Città; l'addentrarsi tra le vie del quartiere di Isola è sempre un piacere, nonostante il caldo afoso dell'Estate del '58. L'inizio di un nuovo romanzo con protagonisti i poliziotti dell'87° distretto è sempre un ritorno, è un ritorno all'interno di una struttura risputa (ma non per questo meno piacevole), è il ritorno nei confini noti di un genere codificato tra l'altro dallo stesso McBain, inventore del police procedural e, cosa ancora più importante, è un ritorno nelle giornate e nelle vite di un manipolo di personaggi ricorrenti che, romanzo dopo romanzo, crescono con il lettore. Se ogni singolo romanzo è un affresco corale delle azioni dei protagonisti inventati e scritti da McBain, l'insieme dei romanzi dedicati all'87° distretto è un'affresco su una città che cresce, che si muove, è il film delle vite di diversi uomini (almeno di quelle che non vengono spezzate dal crimine) delle loro scelte e soprattutto del loro lavoro. Nessuno di questi romanzi cambierà la vostra vita, nessuno è un vero capolavoro, tutti sono letture piacevoli che si fregiano del valore aggiunto di andare a creare tutti insieme una serie il cui valore è indubbiamente più alto di quello delle sue parti.

In Ucciderò alle otto sono principalmente gli investigatori Steve Carell, Meyer Meyer e Cotton Hawes a stare sotto i riflettori, insieme ai loro superiori, al sergente David Murchison e a Sam Grossman della scientifica. Questa volta tutto inizia con un bambino, dieci anni circa, biondo, di altezza media per la sua età, con indosso un paio di braghe di tela e una maglietta a righe bianche e rosse. Il bambino consegna una lettera al sergente di servizio e si dilegua. All'interno della busta aperta in seguito viene trovato il seguente messaggio scritto con ritagli di giornale: ucciderò LA LADY Questa Sera alle 8 Voi cosa potreTE Farci?

Vana minaccia di un burlone? Alzata di genio di un cittadino impazzito per il caldo? Avvertimento da prendere sul serio? Richiesta d'aiuto di uno psicopatico che inconsciamente vuol essere fermato? Queste le prime domande da sbrogliare per i detective dell'87° che si ritrovano tra capo e collo una situazione potenzialmente spinosa da risolvere nell'arco di una sola giornata di lavoro.

C'è una bella atmosfera nei romanzi di McBain, si torna alla vecchia New York dei 50, perché anche se non viene mai nominata è chiaro come la Città sia la Grande Mela e il quartiere di Isola rappresenti semplicemente Manhattan. C'è l'investigazione ancora dura e pura, lontana dai mille ammennicoli tecnologici dei racconti moderni, è tutto un lavoro di gambe, chiacchierate, inseguimenti e deduzioni, il giallo di un'altra epoca. Lo stile di McBain è molto semplice, scorrevole e leggibile in qualsiasi situazione: perfetto per il bagno, per la metro, per la spiaggia come per il letto. Per gli appassionati del genere probabilmente il recupero cronologico dell'intera serie dell'87° distretto potrebbe rivelarsi un'impresa non poco goduriosa.

Un giovane Ed McBain

mercoledì 25 agosto 2010

ESTREMO INSULTO

(The Mugger di Ed McBain, 1956)

Ed McBain è il nome d'arte di Evan Hunter, nato Salvatore Lombino a New York nel 1926. Lo scrittore, con il nome di Evan Hunter (suo nome legale) firma la sceneggiatura del celebre film Gli uccelli diretto da Alfred Hitchcock, come Ed McBain raggiunge la popolarità grazie alla serie di romanzi dedicati agli agenti dell'87° distretto, scrittore noto tra gli appassionati del genere poliziesco, sconosciuto a molti altri nonostante la sua importanza letteraria.
Tutti conoscono Agatha Christie e il suo Hercule Poirot o Conan Doyle e la sua creatura Sherlock Holmes, anche personaggi della così detta scuola dei duri come Philip Marlowe e Mike Hammer godono di fama decisamente maggiore rispetto ai romanzi dell'87° distretto. Eppure Ed McBain con il suo L'assassino ha lasciato la firma, primo romanzo che ha come protagonisti gli agenti dell'87° distretto, ha inventato un genere. A lui viene infatti attribuita la creazione del police procedural genere poliziesco dove è un'intera squadra di polizia a seguire i vari casi e non il solo detective di turno come accadeva nei romanzi di Chandler (Marlowe) o di Spillane (Hammer) o nei classici del genere (Poirot o Holmes). L'idea di McBain viene ancora oggi sfruttata in ogni campo dell'intrattenimento. Infiniti sono i serial tv che seguono le vicende di un'intera equipe (di poliziotti come in New York Police Department per dirne una, ma non solo). Anche il fumetto ha sfruttato questa formula con, ad esempio, la splendida Gotham Central scritta da Ed Brubaker o Top 10 del grande Alan Moore. Molti anche gli scrittori dediti alla narrativa gialla che hanno seguito l'esempio di McBain.
In questo Estremo insulto seguiamo alcuni casi che la squadra investigativa si trova tra le mani: un rapinatore che aggredisce donne sole e si congeda da loro con un saluto da galantuomo. Una ragazza che da un po' di tempo si comporta in modo strano diventa un cruccio per l'agente Kling che si offre di occuparsene per fare un favore a un vecchio amico. Qualcuno inoltre si sta adoperando per far sparire numerosi gatti da un vicino distretto. Alcune di queste indagini collideranno, altre rimarranno sullo sfondo.
I romanzi dell'87° distretto presi singolarmente non hanno nulla di eccezionale (il mio giudizio si basa su tre di questi), ottime letture estive. Se vi piace il poliziesco classico le apprezzerete. Il pregio della "serie" sta nell'insieme. I personaggi sono ricorrenti, ben delineati, ognuno con il proprio carattere e la propria vita privata. Nel corso dei romanzi assistiamo a fidanzamenti, matrimoni, avanzamenti di carriera e qualcuno ci lascia pure la pelle. Si crea così una sorta di fidelizzazione del lettore proprio come succede con le moderne serie tv (quelle più riuscite almeno). I romanzi sono ambientati nell'immaginaria Città la quale è evidentemente ricalcata su New York. Tra le righe traspare quantomeno un certo affetto da parte dell'autore per questa città e per la sua gente. Se siete interessati all'articolo il consiglio è quello di leggere i romanzi dell'87°, per quanto possibile, in ordine cronologico.


Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...