Ed McBain è il nome d'arte di Evan Hunter, nato Salvatore Lombino a New York nel 1926. Lo scrittore, con il nome di Evan Hunter (suo nome legale) firma la sceneggiatura del celebre film Gli uccelli diretto da Alfred Hitchcock, come Ed McBain raggiunge la popolarità grazie alla serie di romanzi dedicati agli agenti dell'87° distretto, scrittore noto tra gli appassionati del genere poliziesco, sconosciuto a molti altri nonostante la sua importanza letteraria.
Tutti conoscono Agatha Christie e il suo Hercule Poirot o Conan Doyle e la sua creatura Sherlock Holmes, anche personaggi della così detta scuola dei duri come Philip Marlowe e Mike Hammer godono di fama decisamente maggiore rispetto ai romanzi dell'87° distretto. Eppure Ed McBain con il suo L'assassino ha lasciato la firma, primo romanzo che ha come protagonisti gli agenti dell'87° distretto, ha inventato un genere. A lui viene infatti attribuita la creazione del police procedural genere poliziesco dove è un'intera squadra di polizia a seguire i vari casi e non il solo detective di turno come accadeva nei romanzi di Chandler (Marlowe) o di Spillane (Hammer) o nei classici del genere (Poirot o Holmes). L'idea di McBain viene ancora oggi sfruttata in ogni campo dell'intrattenimento. Infiniti sono i serial tv che seguono le vicende di un'intera equipe (di poliziotti come in New York Police Department per dirne una, ma non solo). Anche il fumetto ha sfruttato questa formula con, ad esempio, la splendida Gotham Central scritta da Ed Brubaker o Top 10 del grande Alan Moore. Molti anche gli scrittori dediti alla narrativa gialla che hanno seguito l'esempio di McBain.
In questo Estremo insulto seguiamo alcuni casi che la squadra investigativa si trova tra le mani: un rapinatore che aggredisce donne sole e si congeda da loro con un saluto da galantuomo. Una ragazza che da un po' di tempo si comporta in modo strano diventa un cruccio per l'agente Kling che si offre di occuparsene per fare un favore a un vecchio amico. Qualcuno inoltre si sta adoperando per far sparire numerosi gatti da un vicino distretto. Alcune di queste indagini collideranno, altre rimarranno sullo sfondo.
I romanzi dell'87° distretto presi singolarmente non hanno nulla di eccezionale (il mio giudizio si basa su tre di questi), ottime letture estive. Se vi piace il poliziesco classico le apprezzerete. Il pregio della "serie" sta nell'insieme. I personaggi sono ricorrenti, ben delineati, ognuno con il proprio carattere e la propria vita privata. Nel corso dei romanzi assistiamo a fidanzamenti, matrimoni, avanzamenti di carriera e qualcuno ci lascia pure la pelle. Si crea così una sorta di fidelizzazione del lettore proprio come succede con le moderne serie tv (quelle più riuscite almeno). I romanzi sono ambientati nell'immaginaria Città la quale è evidentemente ricalcata su New York. Tra le righe traspare quantomeno un certo affetto da parte dell'autore per questa città e per la sua gente. Se siete interessati all'articolo il consiglio è quello di leggere i romanzi dell'87°, per quanto possibile, in ordine cronologico.
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