(
The Goonies, di Richard Donner, 1985)
Film eterno o fenomeno generazionale di grande culto? È innegabile che per molti dei nati verso la metà dei Settanta
I Goonies sia stato un tassello insostituibile dell'esperienza cinematografica del ragazzino/a che all'epoca della sua uscita tutti noi eravamo (io sono del '75 e credo di aver visto il film uno o due anni più tardi).
All'epoca la fruizione dei film era molto diversa da quella odierna. Nella mia famiglia il cinema inteso come sala cinematografica non era contemplato se non in rarissime occasioni come la festa della befana Avis e sporadiche visite in sala (in realtà ricordo solamente uno dei
Superman guarda caso proprio di
Donner). Per il resto c'erano le visioni collettive in oratorio (i film di
Bud Spencer e
Terence Hill,
The Black Hole e cose così, si pagava 50 lire l'ingresso). A casa nostra non c'era neanche il videoregistratore, apparecchio che arrivò soltanto più avanti, mi ricordo che i primi tempi si registrava qualsiasi cagata. Invece il videoregistratore arrivò relativamente presto a casa degli inquilini del secondo piano del mio stabile, inquilini che accidentalmente avevano un figlio e una figlia coetanei rispettivamente di mio fratello e me. La frequentazione era quindi più che naturale, il loro papà organizzava serate filmiche che io amavo molto ma che provocavano grandi mal di pancia alla mia mamma che di film non ne voleva neanche sentir parlare. A volte le serate comprendevano filotti di due film, sempre titoli più o meno adatti ai ragazzi:
E.T.,
Ritorno al futuro,
Piramide di paura,
I Gremlins,
I Goonies e via discorrendo.
Anche la visione domestica quindi creava emozione, una certa attesa, non si poteva avere tutto e subito come ora ma poco e molto, molto, lentamente. Forse anche per questo
I Goonies furono una piccola rivelazione, un film dove c'era un sacco d'emozione, un branco di ragazzini in cui ci si poteva identificare, tensione, divertimento, spensieratezza, quel magico spirito d'avventura, sicuramente ingenuo, che riempie il cuore di tanti ragazzi, i primi sussulti d'amore e un cast ben pensato e ancor meglio assortito capace di creare (involontariamente?) un piccolo cult per un'intera generazione, un film che sono più che sicuro è ancora oggi apprezzato dai ragazzini di allora. Personalmente, riguardandolo a distanza di molti anni dall'ultima visione, ne ricordavo ancora diverse battute.
Ma cosa può significare un film come
I Goonies per un bambino di oggi che magari lo guarda infilato tra un capitolo e l'altro della saga di
Harry Potter, in mezzo a svariati cartoni animati di
Pixar e
Disney e tra i vari recuperi di classicissimi come
Mary Poppins o
Zanna Gialla? Cosa può significare oggi che a disposizione i bambini/ragazzini hanno più o meno tutto?
Intervista a
Laura (9 anni)
D: Che film hai visto l'altro ieri?
R:
I Goonies.
D: E ieri cosa hai visto?
R: Ieri ho visto...
Harry Potter e l'ordine della fenice.
D: Quale ti è piaciuto di più?
R: Aspetta... (lunga pausa) fra questi due intendi? (Si) Mi sono piaciuti tutti e due, tantissimo.
D: Nessuna preferenza, non ce n'è uno che ti è piaciuto di più?
R: Mi sono piaciuti tutti e due solo che
HP mi ha fatto un po' di paura.
D: E
I Goonies non ti ha fatto paura mai, in nessun punto?
R: Solo quando c'era la banda
Fratelli e quando
Micky ha tolto la benda a... oh mamma mia, come si chiamava? Aspè...
D:
Willy l'orbo?
R: Si.
D: Ora parliamo solo dei
Goonies.
R: Si.
D: Perché ti è piaciuto
I Goonies?
R: Perché c'erano delle parti che avevano dell'avventura, poi... perché hanno sconfitto la banda
Fratelli, un po' di tutto.
D: Non è importante che i protagonisti sono dei bambini?
R: Si, perché
Willy l'orbo non è riuscito ad arrivare al tesoro tutto intero mentre loro si, anche se erano dei bambini.
D: Quale era il tuo personaggio preferito, chi ti è piaciuto di più?
R: Nessuno, mi piacevano tutti.
D: Qual è stata la scena più bella?
R: Fammici pensare... quando erano in soffitta e quando trovano la mappa e poi la scena dell'organetto. E mi faceva ridere quando
Chunk rimaneva sempre con il cadavere. E quando fa amicizia con il gigante,
Sloth.
D: Perché i film come I
Goonies sono belli?
R: Perché sono vecchi e li facevano meglio.
D: Che differenza c'è tra i film vecchi e quelli nuovi, perché dici che li facevano meglio?
R: Perché li facevano con più avventura e a me piacciono quelli con più avventura.
D: E quelli nuovi? In
HP c'è meno avventura?
R: No, però di
HP c'erano già i libri e quindi anche
HP è abbastanza vecchio (sigh! ndr).
D: Domani cosa vorresti vedere, un altro film vecchio o
HP e il principe mezzosangue?
R: Vanno bene tutti e due ma mi incuriosisce il titolo di
HP.
D: Dove era ambientato secondo te
I Goonies?
R: In una città.
D: Si ma dove? In che parte del mondo?
R: Erano nel substrato roccioso della Terra (l'ha appena studiato ndr), camminavano fra le rocce.
D: Va bene,
HP dov'è ambientato?
R: A Hogwarts e anche al numero 4 di Privet Drive.
D: (della mamma) hai notato differenze tra il tipo di linguaggio che usavano
I Goonies e quello di
HP?
R: no,
I Goonies parlavano normale.
(dopo un breve confronto siamo arrivati alla questione delle parolacce che in
HP non ci sono e ne
I Goonies si).
D: Grazie per l'intervista.
R: Prego.
Ciò cosa vuol dire? Tra vent'anni mia figlia si ricorderà con affetto
I Goonies o
Harry Potter? Oppure tutto andrà perso nel mare continuo di stimoli che hanno i bambini oggi?
PS: se qualcuno volesse sottoporre a Laura qualche altra domanda sul film aggiungeremo domanda e risposta.