(di Xavier Dorison e Mathieu Lauffray, 2000/2014)
Guardando le date d'uscita dell'opera di Dorison e Lauffray qui sopra riportate potrebbe sembrare che questo Prophet sia una serie molto lunga durata ben quattordici anni. In realtà le dinamiche del mercato del fumetto francese, la cara bande dessinée, sono molto diverse da quelle del fumetto popolare italiano e dei comics statunitensi. Non è così raro che tra un volume e l'altro di una produzione realizzata dai cugini d'oltralpe passino diversi anni, in generale la media si aggira al massimo tra la singola uscita l'anno e le due, spesso come dicevamo l'arrivo degli albi nelle librerie è ancor più diradato.
Questo per dirvi che i volumi che compongono la serie di Prophet sono solamente quattro e che i fan dell'opera hanno dovuto aspettare ben nove anni tra l'uscita del terzo e quella del quarto volume. Qui da noi l'Editoriale Cosmo ha proposto il tutto nel giro di quattro mesi, non male non essere francesi in questo caso, nevvero?
Ma sarà valsa la pena aspettare tutto questo tempo per veder terminata questa benedetta storia?
La trama creata da Dorison e Lauffray (che dal secondo numero si farà carico sia della sceneggiatura che delle matite) trasuda fascino e atmosfera fin dalla prima tavola nella quale il protagonista Jack Stanton si presenta come professore della Miskatonic University, celebre campus universitario creato dallo scrittore H. P. Lovecraft e presente in molti dei racconti legati ai miti di Chtulhu. Questo primo elemento non può che far rizzare le orecchie agli amanti del fantastico e di un certo tipo di atmosfere.
In qualche modo il riferimento è giustificato, Prophet infatti non lesina sulla presenza di creature ultraterrene assimilabili in qualche vaga maniera agli Antichi, racconta di altre dimensioni, di profezie e di eventi inspiegabili. Tutto ha inizio quando i professori Stanton e Kandel ritrovano in un gigantesco sito tra i monti himalayani un arcano artefatto sferico che mai avrebbe dovuto essere riportato alla luce e alla conoscenza del mondo esterno. Per fame di gloria e di ricchezza Jack Stanton compierà proprio questo errore dando il via a una serie di eventi sovrannaturali di incredibile portata che riporteranno sulla Terra i giganteschi Titani, creature demoniache da un'altra dimensione.
Se la lettura dilatata nel tempo può lasciare qualche perplessità, il mosaico presentato in Prophet si ricompone coeso e ben delineato a una seconda lettura più compatta. Non sono pochi i momenti in cui il lettore può sembrare all'apparenza spiazzato, tra salti temporali e dimensionali ci sarebbe di che perdersi. Invece, soprattutto nel volume finale, tutto si ricompatta e acquista un senso, così come viene finalmente delineato il ruolo del profeta che altri non è (e non è uno spoiler) che lo stesso protagonista.
Graficamente le tavole di Lauffray hanno tutte le caratteristiche per rendere al meglio una storia del genere, alcune illustrazioni, oltre a veicolare il giusto grado di arcano straniamento, sono oggettivamente spettacolari, basti guardare le tavole che coinvolgono la nave San Gabriel, i ritratti dei Titani e la resa di indubbia efficacia negli squarci dimensionali e nei panorami disastrati.
Purtroppo anche per quel che riguarda l'Editoriale Cosmo mi vedo costretto a tirare il freno a mano, la loro proposta è sempre interessante anche se nel mare di cose pubblicate iniziano a esserci ovviamente diversi albi a mio avviso trascurabili. Però per opere come questa, a breve termine, può sempre valere la pena mettere insieme qualche euro da spendere.
Me lo segno... Pensa che non ne ero a conoscenza!
RispondiEliminaComprensibile, solo tra le proposte della Cosmo c'è da perdersi...
EliminaSi, pensare che in Francia ci siano voluti quattordici anni per leggere tutto il ciclo, fa impressione. Noto comunque che è piaciuto anche a te. Pensavo di essere il solo, alla fine, visto che non ne ha parlato praticamente nessuno :)
RispondiEliminaSì, mi è piaciuto. Mi aveva lasciato un po' di dubbi l'evoluzione del secondo volume che comunque ammetto di aver letto in un momento di profonda stanchezza. Ripreso poi tutto insieme, con il terzo e quarto volume, il tutto assume buon ritmo e la giusta compiutezza. Devo dire che se avessi dovuto attendere quattordici anni però li avrei sfanculati molto prima :)
Eliminaero bello carico anche io con questa miniserie, ne parlai entusiasta anche su fumettopenia, poi Dorison è andato via, e la storia è sbragata di brutto. Peccato davvero.
RispondiEliminaPenso di capire a cosa alludi, però dopo una parte centrale un po' straniante che poteva anche confondere mi sembra che i fili siano stati tirati bene nel finale. Nel complesso a me era piaciuta, prezzo abbordabile e bella confezione.
Elimina