(Clay Pigeons di David Dobkin, 1998)
A volte i film si perdono, spariscono dalla memoria del grande pubblico e, seppur accessibili, vivono dimenticati in angoli remoti di cataloghi digitali infiniti all'interno dei quali non è facile essere ritrovati e riportati alla luce di schermi moderni. Accade spesso a quelle opere considerate di serie b, magari oneste, divertenti e per alcuni versi anche ben realizzate ma sommerse e sorpassate da altri titoli che, a torto o a ragione, sono riusciti a ritagliarsi maggior gloria e un posticino (o anche un meritato posto d'onore) all'interno dell'immaginario collettivo. Alcuni si perdono anche a causa dell'insignificanza di un titolo tradotto; prendiamo a esempio questo Il sapore del sangue: cosa ci dice questo titolo? Più che del sangue ha il sapore del prodotto di scarto, del fondo di magazzino, riporta alla mente l'odore del cestone dei dvd a un euro, delle visioni estive in seconda serata su canali di ripiego di una tv generalista di qualche decennio fa. Mettiamoci anche la firma di un regista non proprio di primo piano come David Dobkin, noto probabilmente solo a chi ama un certo tipo di commedia, e l'oblio sembra essere quasi assicurato. Eppure, e rimaniamo pure sempre al nostro esempio, in certi casi questo processo di scomparsa progressiva risulta essere un po' un peccato, perché alla fine questo Il sapore del sangue non è affatto male, certo rimaniamo nel mondo della serie b, ma di quella spassosa e anche succosa che può contare su mestiere ma anche su alcuni nomi di tutto rispetto, nella fattispecie quello di un molto giovane Joaquin Phoenix e quello del solo un pelo più maturo Vince Vaughn.In un piccolo paese rurale del Montana Clay (Joaquin Phoenix) e il suo amico Earl (Gregory Sporleder) ammazzano il tempo sparando a bottiglie vuote e bevendo birra. Presto viene fuori che Earl è a conoscenza della relazione adulterina che sua moglie Amanda (Georgina Cates), una creatura tanto deliziosa quanto sfrontata e pericolosa, intrattiene proprio con il suo amico Clay. Essendo un buono Earl non è capace di sparare a quel traditore di Clay, decide così di togliersi la vita facendo in modo che le colpe ricadano sull'ex amico; questi però, nonostante il dolore sincero per la perdita di Earl, riesce a sfangarla allontanandosi poi da Amanda. Ma Amanda, come abbiamo già detto, è una testa calda che non accetta di lasciare libero Clay, inizia a comportarsi da vedova allegra affatto affranta mettendo in difficoltà il giovane ragazzo che proprio in quei giorni incontra un nuovo amico, il camionista dall'aspetto da cowboy Lester Long (Vince Vaughn) che diventa per Clay una valvola di sfogo per alleviare le tensioni del periodo. Un bel giorno, durante una battuta di pesca nel lago vicino al paese, i due uomini si imbattono nel cadavere affiorante di una giovane donna. Per Clay questo ritrovamento sarà un duro colpo (e non vi dirò perché) che coinvolgerà nelle indagini ufficiali lo sceriffo Mooney (Scott Wilson) che conosce Clay fin da quando era un ragazzino, e poi gli agenti dell'F.B.I. Shelby (Janeane Garofalo) e Reynard (Phil Morris).
David Dobkin, complice la sceneggiatura di Matt Healy, sceglie di narrare questo thriller di provincia (americana) con un piglio da commedia che in diversi hanno accostato allo stile dei fratelli Coen; a sottolineare questa scelta parecchio indovinata c'è il personaggio di Lester Long, un nome musicale in allitterazione per un carattere ambiguo, folle e divertente allo stesso tempo, graziato da una risatina idiota in grado di alzare il tasso di comicità delle sue uscite e interpretato davvero molto bene da un Vince Vaughn in palla che qui si ricorda ancor più del già bravo Joaquin Phoenix, ancora giovane e, come già accadeva nel quasi coevo Da morire di Gus Van Sant, preso per il naso da una donna avvenente e pericolosa. Il film riserva un paio di sorprese ben pensate e momenti giocosi come il parallelo dei due film guardati dai due agenti F.B.I. nelle rispettive camere d'albergo: Lassie e Alien, il film è tra l'altro prodotto dai due fratelli Scott, cosa che rende l'omaggio a Alien ancor più significativo e divertente. Ottima l'ambientazione nel paesino di provincia dove il protagonista lavora come meccanico, lo sceriffo ha un vice incline alla sonnolenza (e all'idiozia) e dove le ragazze non sanno scegliersi per benino i loro uomini. Alla fine Il sapore del sangue si guarda con molto piacere, è un film che non rimarrà negli annali del cinema ma che nemmeno merita quell'anonimato in cui è caduto a posteriori della sua uscita nelle sale, indi per cui se ne consiglia il recupero, lo si trova anche a gratis su Youtube sul canale Film&Clips.