(di Tim Burton, 2003)
A questo punto mi viene da pensare che la colpa sia di Johnny Deep. Dopo tante prove fiacche, film brutti o incredibilmente noiosi, ci è voluto Ewan McGregor per farmi apprezzare, e anche molto, nuovamente, dopo tanto tanto tempo, un film di Tim Burton. Johnny, Tim, vi prego, non tornate mai più insieme, bisticciate una volta per tutte. Odiatevi. Oops… dalla regia mi dicono che è troppo tardi, purtroppo dopo la regia di Big Fish Burton ci è cascato di nuovo. Vabbè, pazienza.
Quindi niente Johnny Deep, niente toni cupi e gotici tanto cari al regista di Burbank e recitazione della Bonham Carter più normalizzata del solito (anche se non completamente). Rimane ben marcata la presenza dell’alone fantastico visto in tanto cinema di Burton, e questo funziona a meraviglia contribuendo a dar vita a una storia ben narrata, divertente, coinvolgente ma soprattutto commovente. Finalmente un film semplicemente bello.
Edward Bloom (Albert Finney) ama narrare storie, storie fantasiose che hanno la pretesa di raccontare diversi episodi della sua vita, la più ricorrente delle quali narra la caccia a un enorme pesce che Bloom stesso tenterà di catturare usando come esca persino la sua fede nuziale d’oro. Le storie si accumulano e occupano talmente tanto spazio nella vita dell’uomo da infastidire, una volta cresciuto, il figlio Will (Bill Cudrup) che nel continuo raccontare del padre vede una mania di protagonismo ma anche l’impossibilità di conoscere a fondo e in maniera veritiera la vita del genitore, uomo amato moltissimo sia dalla moglie Sandra (Jessica Lange) che dalla nuora Josephine (Marion Cotillard).
Le storie di Edward attraversano i decenni e l’America, imbevendosi di mito, fantasia e avventura tanto da risultare poco credibili e sempre meno affascinanti agli occhi del figlio che ormai le ha sentite innumerevoli volte. Ma proprio quando l’ormai anziano genitore sarà in procinto di andarsene, Will scoprirà che come dice il vecchio detto tutte le storie, anche le più inverosimili, hanno il loro fondo di verità.
Big fish è un film che presenta diversi motivi di interesse e chiavi di lettura. Tra le più significative c’è sicuramente l’importanza e la fondamentale bellezza che le storie portano quotidianamente nella vita di tutti noi. Non sarebbe decisamente più povera e meno interessante la nostra vita se non avessimo delle storie a disposizione? Se non potessimo narrarne? Altra riflessione possibile è quella sul valore di un ricamo (non chiamiamola bugia in questo caso) a fin di bene al posto di una sterile verità, e, non ultima, quella sul rapporto, spesso difficile, tra padre e figlio, soprattutto nel momento dell’ultima separazione.
Ogni aspetto del film è gestito in maniera ottimale, dalle scelte di cast nel quale spiccano il protagonista da giovane interpretato da Ewan McGregor e un sempre apprezzato Steve Buscemi, alla resa visiva dei vari elementi fantastici fuoriusciti dai racconti di Edward.
Chissà, forse il peggio del mio rapporto con Burton è passato, ho da recuperare Ed Wood di cui tutti dicono un gran bene, e poi le sue ultime cose che spero non debbano di nuovo farmi ricredere. Ad ogni modo ci riaggiorneremo.
Il miglior film di Tim Burton e uno dei miei preferiti in assoluto. Termino sempre la visione in lacrime. Comunque anche Ed Wood ti piacerà sicuramente!
RispondiEliminaUn ottimo film e una grandissima boccata di sana aria fresca nel mio rapporto con Burton, ormai deterioratosi da tempo. Confido molto anche in Ed Wood :)
EliminaGionnidep è con Rocco Papaleo una delle ragioni x cui ogni tanto Crepascola mi trascina in un cine. Se ci pensi, Pap è in qualche modo il Dep nostrano. Io sono più pigro di Nero Wolfe e quindi non amo Dep e Pap che mi schiodano ogni tanto dalla poltrona gialla del mio studio in una casa di arenaria della 35 strada. Invecchiando - male, malissimo - sto cominciando a selezionare i media da cui attingere le storie che mi sono necessarie x vivere almeno quanto il caffè, il melone ed il sorriso di castoro di Crepascolino che ha scoperto come moltiplicare i miei comics di Kirby con le sue forbici dalle punte arrotondate.
RispondiEliminaConsiderato che 6 un fan del regista di Spiritello Porcello e dei vari Eds - con le mani di forbice non arrotondate o di legno ( wood ndr ) - ti segnalo che il ns Tim sta lavorando ad un remake del Tocco della Medusa ( non memoralibile horror interpretato dal papà Richard, dal duro Lino Ventura e dalla dolcissima Lee Remick ndr ) filtrato dalla sua particolare sensibilità di visionario traumatizzato dal lavoro in Disney.
Da quello che so, il plot prevede il peggior regista del mondo che scopre di essere un uomo artificiale creato da un montatore nevrotico stufo di sforbiciare metri e metri di pellicola di presunti geni. Il novello mostro di Frankenstein di Cinelandia ha il potere di creare flops semplicemente pensando ad un film e decidendone sviluppi e director's cut. Con Rocco Papaleo nel ruolo del papi Dick, la Bonham Carter in quello di una giornalista in stile Hush-hush che percepisce di essere sul punto di imbattersi in una storia che potrebbe farla svoltare e Gionnidep in quello di un produttore di B-movies nomato Il Pirata per il piglio con cui saccheggia i plots delle produzioni + blasonate. Se Tim non si impiglia in una altra Alice, dovrebbe essere nelle sale entro un paio d'anni. Sperem.
Sperem de no visto che ci sarà gionnidep, a te toccherà uscire di casa, a me prendermi sicuro un'altra delusione se non proprio un'incazzatura. Rocco l'ho seguito poco poco però mi ha aiutato ad attrezzare in casa una piccola fonderia, ottima per eliminare forbicine dalle punte stondate.
EliminaPer me è l'ultimo gran film di Tim Burton :)
RispondiEliminaNel senso che già sai che non ne farà mai più altri :)
EliminaVisto cinque volte, e, ogni volta, ho pianto lacrime di emozione. Il genio di Burton in tutto il suo splendore (Ed Wood lo tallona: altro grande film!).
RispondiEliminaAllora farò in modo che Ed Wood sia il prossimo :)
EliminaSì, sì, sì! Film capolavoro da rivedere quando più aggrada, fa sempre bene allo spirito! *_*
RispondiEliminaEffettivamente ci voleva proprio...
EliminaCredo fortemente che, insieme ad "Ed Wood", "Big Fish" sia il miglior film di Burton.
RispondiEliminaCitazioni a Fellini, risate e lacrime nel finale... Magnifico!
Purtroppo sono ignorante sulle opere di Fellini (ma rimediero'), ora non mi resta che recuperare Ed Wood.
EliminaBeetlejuice, Edward mani di forbice, Mars Attacks, Ed Wood, i due Batman, direi che qualche filmetto notevole oltre (il buono, anche se a volte troppo sentimentale) Big Fish il vecchio Tim l'ha fatto... .
RispondiEliminaNon lo nego, il problema è che da quei titoli, di cui ne aprezzo in toto due o tre (contando che Ed Wood non l'ho visto), sono passati anni, anni spesso riempiti da mediocri cacatine.
EliminaSì,negli ultimi anni ha sfornato opere parecchio dimenticabili ed essersi troppo legato all'istrionismo di Johnny Depp l'ha sicuramente penalizzato.
EliminaQuello che intendevo è che, pur considerando Big Fish un film godibile (seppure un po' paraculetto), le cose migliori di Burton stanno da ben altra parte, e ahimè, come tu stesso hai notato, nella prima parte della carriera del regista visionario per eccellenza.
Comunque ti deve stare davvero sulle scatole Johnny visto che continui a storpiargli il cognome... . ;-)
RispondiEliminaUna volta mi piaceva un sacco, ora i suoi film sono meno interessanti del gossip che gira intorno alla sua vita privata, della quale a me personalmente non importa un fico secco :)
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