mercoledì 24 agosto 2016

POIROT A STYLES COURT

(The mysterious affair at Styles di Agatha Christie, 1920)

È un romanzo importante Poirot a Styles Court, sia per Agatha Christie che per la letteratura in generale. Scritto in seguito a una scommessa con la sorella maggiore, il romanzo è infatti il primo dell'autrice britannica a inserirsi nel filone giallo (la Christie scrisse anche alcuni romanzi rosa), filone che regalerà grandi gioie alla scrittrice, ed è inoltre quello che vede l'esordio di Hercule Poirot, uno degli investigatori più celebri della letteratura di genere.

Sono parecchie le caratteristiche del mystery all'inglese qui presenti ormai divenute dei classici di questo tipo di narrativa d'intrattenimento. Primo fra tutti l'enigma della stanza chiusa nella quale avviene il delitto. Poi c'è la presenza di un investigatore privato, in questo caso l'ex poliziotto belga Poirot, che supera in astuzia i rappresentanti della polizia facendogli fare anche delle figure barbine (qui nella persona dell'ispettore Japp di Scotland Yard). C'è il narratore, amico del detective e suo ammiratore (malgrado qualche contrasto caratteriale) qui impersonato da Hartur Hastings; c'è una bella magione attorno alla quale ruotano le vite dei diversi sospettati, immersa nell'apparentemente tranquillizzante e bucolica campagna inglese. Ci sono gli indizi, i sospetti, le rivelazioni e l'immancabile svelamento finale del colpevole con tanto di seduta di spiegazioni a opera del detective di turno. Intendiamoci, queste cose non le ha inventate la Christie, però indubbiamente è divenuta una maestra nel padroneggiarle.

Ammetto che fin dall'epoca delle mie prime letture in autonomia il genere mi ha sempre intrigato, dall'incontro con il fantastico Sherlock Holmes di Conan Doyle in avanti è stata tutta una scoperta. Rileggo quindi sempre con piacere questo tipo di storie che sono però inserite in schemi parecchio rigidi e che quindi, per forza di cose, devono piacere, pena la visita della temuta noia.

Qui siamo nell'Essex, nella località di Styles dove trova posto la casa degli Inglethorp, casa in cui la ricca Emily vive insieme ai due figliastri John e Lawrence Cavendish, il nuovo marito Alfred Inglethorp e diversi altri personaggi che avranno ruoli fondamentali nella vicenda. Per nostra fortuna John Cavendish invita il suo caro amico Hastings (il narratore) a passare un periodo in casa sua, proprio nei giorni in cui la sua matrigna verrà assassinata. Come dicevo, proprio una bella fortuna per noi, altrimenti non ne avremmo saputo mai niente della vicenda e non avremmo avuto modo di vedere all'opera Poirot, che è simpatico come la merda sotto le scarpe, però è davvero in gamba.

È già un bel romanzetto Poirot a Styles Court, non uno dei più celebri della Christie ma un buon intrattenimento, precursore di tanti altri a venire, che conta più di duecento pagine di indizi, attese e suspence. Beh, un esordio niente male da un'autrice che, non dimentichiamocelo, è sparita un paio di giorni per andarsene in giro con un certo Dottore.

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