domenica 22 aprile 2018

UNA NOTTE DA LEONI

(The hangover di Todd Phillips, 2009)

Tracy (Sasha Barrese) si sta preparando per il suo matrimonio, è quasi tutto pronto, l'ora si avvicina e la sposa mostra un filo di preoccupazione, il futuro sposo e i suoi tre compari con i quali è andato a Las Vegas per festeggiare l'addio al celibato sembrano irreperibili da parecchie ore ormai, i loro cellulari restituiscono solo le voci delle segreterie telefoniche, i quattro sembrano essere scomparsi nel nulla. I genitori della ragazza cercano di tranquillizzarla, poi squilla il telefono, è Phil (Bradley Cooper), uno dei compari...

- Pronto?
- Tracy, sono Phil...
- Phil, ma dove diavolo siete? Sto impazzendo...
- Ehm... siii... senti... aaah... abbiamo fatto un casino.
- Ma di che stai parlando?
- Dell'addio al celibato, l'altra notte, noi... abbiamo perso il controllo e... abbiamo perso Doug.
- Che?
- Non riusciamo a trovare Doug.
- Che stai dicendo Phil? Ci dobbiamo sposare tra cinque ore.
- Siii... io non ci conterei troppo

La faccia da schiaffi di Bradley Cooper, unico elemento nella scena messo a fuoco dal regista Todd Phillips, è antipasto atipico di quello che andremo a vedere: sporco, scarmigliato, il labbro spaccato, sicuramente piacente... sullo sfondo altre tre figure, una appoggiata sulla fiancata di un'auto che deve averne passate più d'una, un'altra seduta con scarsa eleganza sul cofano della stessa auto, l'ultima, di spalle, probabilmente intenta a farsi una pisciata nel bel mezzo del deserto del Nevada. Gli spazi sono immensi, brucianti, parte Thirteen di Danzig, un pezzo splendido che incornicia alla perfezione il deserto rosso, la strada solitaria, la vastità della natura, per calare poi sulla città del peccato, bel contrasto tra le liriche poco allegre del testo e quella che sarà una delle commedie più divertenti che mi sia capitato di vedere negli ultimi anni.


Todd Phillips è un regista molto furbo, pur senza mettere in scena nulla di nuovo realizza un film dove tutto è al posto giusto, la canzone giusta sull'immagine adeguata, il cambio di ritmo calibrato al secondo, il ralenty ruffiano e stravisto inserito però in maniera inappuntabile e capace quindi di farti sorridere, una serie di belle panoramiche, tutti elementi che vanno a costruire una regia dinamica e molto piacevole da guardare. La sceneggiatura gioca su più livelli, quello della commedia sguaiata ma mai troppo volgare, il livello prevalente, ma si muove molto bene anche sul filo del thrilling cazzaro, in fondo Doug (Justin Bartha) è scomparso davvero e nessuno dei suoi tre compari, dopo una notte selvaggia a Las Vegas, è in grado di ricordare nulla delle ore precedenti, nessun indizio su dove possa essere finito lo sposo.

Il film si muove molto bene anche a livello temporale, saltando avanti e indietro negli eventi e usando lo stratagemma con giusta e dosata parsimonia, coccolando così molto bene sia l'aspetto più divertente (e Una notte da leoni lo è veramente tantissimo) che quello del mistero della scomparsa di Doug. Ma torniamo anche noi indietro per un attimo.


Insieme allo sposo, ragazzo ben inquadrato, partono il fratello di Tracy, Alan (Zach Galifianakis), una sorta di scemo del villaggio bisognoso d'affetto e dai comportamenti imprevedibili, il dentista Stu Price (Ed Helms), rigidino e invischiato in una relazione soffocante con la stronza castratrice Melissa (Rachael Harris) che non vede di buon occhio questo addio al celibato sul quale tra l'altro Stu mente spudoratamente, e il caro Phil, insegnante elementare, sposato con un figlio, quello che dovrebbe essere il più maturo e che invece è il più incline al cazzeggio. Per loro la prima notte a Las Vegas sarà devastante, il risveglio sarà impietoso e porterà con sé una serie di problemi da risolvere, non ultimo il dover ritrovare Doug in tempo per il matrimonio, e un numero imprecisato di incontri grotteschi ai quali far fronte.

Piccola e doverosa digressione per Heather Graham che la vedi e non ci puoi credere. Classe 1970, 48 anni suonati e una bellezza stordente. Ricordo tra le sue prime cose il Drugstore Cowboys di Van Sant, allora giovanissima e altrettanto bella, non sembra invecchiata per nulla. Tanto di cappello, qui una bellissima parte anche per lei.

Insomma, ci si ritrova a ridere veramente di gusto praticamente di continuo guardando questo film furbescamente calibrato alla perfezione. Mi dicono i due successivi non siano inferiori, mi frego le mani e pregusto.

11 commenti:

  1. Non sono un fanatico delle commedie, di solito le trovo davvero poco comiche, ma questo è micidiale, i seguiti non sono riusciti a pareggiare il brio di questo film, dove davvero funziona tutto alla grande ;-) Cheers

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    1. Come sai anche io preferisco sempre un bel drammone o film d'altro genere. Qui però mi sono davvero divertito come un pazzo :)

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  2. Non mi sono mai divertito tanto come mai in nessun altro film di questo genere, uno spasso continuo grazie soprattutto a Zach Galifianakis, un mito ;)

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  3. Adoro...anzi, quasi quasi stasera me li riguardo tutti, ripartendo dal primo. Ho disperato bisogno di pensieri positivi e leggeri :) Ciao Dario :*

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    1. Stasera sto guardando Boston-caccia all’uomo. Ma la maratona me la faccio sicuramente, magari domani o mercoledì che è festa :)

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    2. Io sto andando di Games of Thrones, un po' deludente a dirla tutta...

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    3. Io l'ho mollato, infatti...

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  4. Questa commedia non l'ho mai vista.
    Ho apprezzato molto Bradley Cooper in American Hustle.
    Grazie del suggerimento.

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