mercoledì 15 settembre 2010

UNCANNY X-MEN 512

Questo articolo è stato scritto per il sito fumettidicarta

Vent’anni di X-Men in Italia. All’interno dell’albo che festeggia il lieto anniversario viene presentato il cinquecentododicesimo numero della storica collana Uncanny X-Men. Un numero che viene proposto in quest’occasione speciale in ritardo di un paio di mesi rispetto a quella che avrebbe dovuto essere la sua cronologica collocazione sull’albo dei mutanti. Poco male visto che la storia si svolge prevalentemente nel passato e il lieve ritardo di pubblicazione non ne intacca la leggibilità.

Partiamo dalla suggestiva copertina di Yanick Paquette in stile retrò “finto usurato” che richiama atmosfere Steampunk e presenta alcuni dei nostri eroi in inediti costumi di inizio 900. Un azzeccato motivo ad elica di DNA incornicia questa bella illustrazione. Un’ottima presentazione che introduce il bel lavoro fatto da Paquette all’interno dell’albo.
Devo ammettere che il disegnatore non è mai stato tra i miei favoriti e i suoi lavori mi hanno sempre lasciato piuttosto indifferente. Sembra che con questo episodio il “ragazzo” ci abbia dato dentro e il risultato mi ha colpito non poco. Non capisco se l’ambientazione di inizio Novecento abbia fatto scattare una qualche molla particolare o se lo stile di Paquette sia maturato in maniera così evidente e inaspettata (guardando il lavoro di questo mese su Wolverine sembra proprio che sia così).

La storia parte da un tema cruciale nelle vicissitudini degli X-Men degli ultimi anni. La razza mutante è in via d’estinzione; la Bestia ha messo insieme una squadra scientifica per trovare una soluzione al problema. Il Dr. Nemesis (James Bradley), genio mutante insopportabilmente cinico e arrogante, il pacato Yuriko Takiguchi, esperto in mutazioni, il folle e paranoico Madison Jeffries al cospetto del quale le macchine si piegano e la genetista Kavita Rao. Psylocke e Arcangelo a supporto.
L’idea è quella di tornare nel 1906 e prelevare campioni di DNA dai genitori del Dr. Nemesis, uno dei primi mutanti, per capire cosa abbia acceso la scintilla del gene X.

Le matite di Paquette ci portano in una San Francisco del 1906 trattegiandola in maniera superba. Gli edifici, gli scorci della città, gli interni delle case sono definiti in maniera chiara e particolareggiata. I dettagli dei costumi, delle apparecchiature, fino alle tappezzerie delle camere danno l’idea di un’accurata ricostruzione storica. Tutto in chiave Steampunk.

Nicola Bradley è uno scienziato in cerca della chiave per l’energia senza fili. Sua moglie, Catherine, è una donna d’azione armata di pistole laser costruite in legno e ferro. Fanno capolino nella storia i componenti del Club Infernale che vogliono l’invenzione di Bradley per dare energia a un metallico robottone allo scopo di preservare la razza umana dall’avvento del super-uomo (i mutanti) profetizzato da Nice e da alcuni veggenti e sensitivi.

I motivi di interesse sono vari: i personaggi coinvolti nella storia sono stati finora poco sfruttati e hanno grandi potenzialità, destano interesse l’incontro del cinico Nemesis con i suoi genitori proprio nel periodo precedente la sua nascita e la coincidenza degli avvenimenti narrati nella storia con il terremoto devastante del 1906 a San Francisco (vuoi vedere che è colpa loro?).

Riusciranno infine i nostri eroi a venire a capo della minaccia che grava sul futuro della loro razza?
Forse che si, forse che no.

Matt Fraction dimostra qui, lontano dai grossi calibri degli X-Men, una maggiore confidenza con le atmosfere mutanti pur non abbondando con gli elementi legati alla loro cosmologia. E lo fa senza usare Wolverine cosa che di questi tempi non può che essere un merito. Il sottobosco mutante è pieno di personaggi interessanti e definire Wolverine “personaggio sovraesposto” sarebbe solo un gentile eufemismo.
La storia sicuramente gira su canovacci già sfruttati ma risulta ben concepita, lineare e molto divertente. Ottima l’intesa tra i due autori che sfornano un episodio extra-large degno di nota.

Da tenere d’occhio il Dr. Nemesis, personaggio ancora nebuloso ma decisamente il più interessante della squadra scientifica. Quando apre bocca raramente ne esce qualcosa di gentile, il suo cinismo dona alle storie nelle quali è presente un certo valore aggiunto.
Speriamo non faccia la fine di personaggi interessanti come Fantomex o Xorn ormai quasi dimenticati.

Gli incredibili X-Men, Panini Comics, 96 pp. 3,80 euro.

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