Secondo corposo volume dedicato ai racconti brevi di Philip Dick, nel caso specifico pubblicati tutti originariamente nell'anno del Signore 1954, anno evidentemente molto prolifico per lo scrittore americano. Negli anni successivi la produzione di racconti sarà più dilatata nel tempo, anche perché Dick inizierà a dedicarsi a scritti più lunghi e corposi, è datato 1955 infatti il suo primo romanzo dal titolo Lotteria dello spazio.
Come già accadeva per i racconti contenuti nel primo volume, anche in questi Dick non si concede escursioni nella sola fantascienza, abbracciando invece tutto lo scibile per quel che riguarda la sfera del fantastico. Non è rara infatti l'impressione nel lettore di trovarsi di fronte a racconti che hanno atmosfere e sapori dei vecchi episodi del serial Ai confini della realtà, anche in questo l'autore si rivelerà precursore, la serie classica di The twilight zone (questo il nome originale) vedrà infatti la luce nei palinsesti della CBS solo nel tardo 1959.
A conferma dell'inclinazione di Dick verso le weird tales un titolo su tutti, piuttosto esplicativo dell'argomento: Breve vita felice di una scarpa marrone (The short happy life of the brown Oxford). Se una scarpa può essere felicemente protagonista di un racconto particolare figuriamoci se non possono esserlo divinità in miniatura od orologi a cucù poco socievoli, alberi malevoli o elettrodomestici insistenti.
Ovviamente c'è pane anche per i denti di chi ama la fantascienza più classica, dai pianeti lontani alle guerre galattiche, dal viaggio nel tempo alle distopie apocalittiche. Torna ricorrente lo scenario di guerra, una delle maggiori ossessioni dell'autore, così come tornano i mondi alternativi, ciò che è vero e ciò che è falso.
Non tutti i racconti sono belli e meritevoli alla stessa maniera, cosa che accade più o meno in ogni antologia, e in un volume di oltre cinquecento pagine il rischio di sovraccarico da visioni fantastiche potrebbe anche venirvi a bussare alla porta. Presi però con le giuste dosi i viaggi immaginifici di Dick, visionario e anticipatore, non possono che lasciare soddisfatti i fan del genere e non solo.
Siamo a metà dell'opera, vedremo quante e quali altre sorprese riserveranno gli ultimi due volumi della raccolta. Poi via ai romanzi.
Philip K. Dick |
Ho avuto una parentesi come lettrice di sci-fi da adolescente, poi, senza un particolare motivo, me ne sono allontanata. Del suddetto ho letto troppo poco (Ma gli androidi sognano..., ovviamente) e queste raccolte di racconti potrebbero fornirmi l'occasione per riprendere!
RispondiEliminaIo invece ho seguito il percorso esattamente inverso. Non ho mai seguito molto la sci-fi interessandomene solo negli ultimi anni tra sorprese (tipo Dick) e delusioni (Urania minori, almeno minori nella mia testa).
EliminaA quasi 31 anni ho (ahimé) davvero poco da dire sui libri di fantascienza. Quelli eclatanti... quelli "weird" come tu li chiami. Il fatto è che ho cominciato troppo tardi, ad un'età in cui non c'è più quella spensierata voglia di lasciare entrare tutto indistintamente. Forse ero già troppo vecchia quando ho aperto il primo Harry Potter (il massimo della fantascienza per me! *_*) e nonostante la Rowling avesse fatto un ottimo lavoro lasciandomi un buon sapore in bocca, comunque non è riuscita a sradicare qulle malsane opere di prevenzione che avevo formulato su questo genere.
RispondiEliminaLo scrivevo al Moz qualche giorno fa... è come se la mia mente non fosse in grado di cogliere un certo tipo di informazioni "originali" tutte insieme (si parlava di Berserk) e quindi incapace di accettarle prima e farsele piacere dopo.
Fortuna vuole che curiosità affamata mi appartenga (XD) e leggere una recensione simile è praticamente un dolcino delizioso!
Come al solito, grazie! :)
Come al solito grazie a te, sei sempre gentilissima :)
EliminaIo sono parecchio più vecchio di te e non faccio difficoltà a entrare anche in mondi fantastici (anche io ho letto tutti gli Harry Potter, ora li legge mia figlia), come in tutto è questione di abitudini, poi ovviamente il gusto personale incide, però se ci si lascia trasportare anche questa letteratura può regalare ore di piacere e anche spunti di riflessione. Mi saprai dire ;)
Bellissimi. Molti li ho letti in edizioni diverse, ma mi sarebbe sempre piaciuto prendere i quattro volumoni in questione (anche perché quasi tutti che ho sugli scaffali sono quelli della Fanucci). Molti di questi racconti sono assolutamente geniali, altri meno, ma è naturale che sia così e la lettura è comunque consigliatissima.
RispondiEliminaNe hai già letti due. Ora ti mancano altri due tomoni gigantoni. Forza :)
Esatto, ora mi mancano gli ultimi due che ho però nell'edizione precedente. Infatti quando iniziai ad acquistare questi volumoni i primi due erano esauriti, poi con mia somma gioia la Fanucci li rieditò mettendo tutto il catalogo per un tot di tempo a 6,90 euro, compresi questi due enormi volumoni che mi mancavano :)
EliminaUn'antologia che devo avere.
RispondiEliminaLeggo sci-fi fin da bambina , iniziata da mio padre con racconti di Asimov, il mio idolo nel genere. e non ho più smesso. Purtroppo non riesco a trovare scrittori nuovi che mi entusiasmino come Dik , e compagnia ..
Purtroppo non posso aiutarti un gran che su questo versante, anche le mie (ancora poche) letture sci-fi sono state rivolte a nomi classici. Ho provato dei racconti di autori più moderni (tipo Altieri per dirne uno) ma con impressioni che non hanno incontrato per niente i miei gusti.
EliminaCercherò comunque di approfondire e magari discuterne da queste parti.
Grazie per essere passata e torna a trovarmi :)
Anche se è uno dei generi che preferisco, secondo solo al Fantasy, devo ammettere che sono totalmente ignorante rispetto a questo autore (perlomeno nello scritto, le opere derivate sono di più facile assimilazione), Uno dei tanti nomi da sottolineare (essendo già presente) nella lista "da leggere".
RispondiEliminaGrazie per la segnalazione!
Sempre felice di poter segnalare qualcosa di utile, se ami la fantascienza Dick è una tappa obbligata :)
EliminaDick ancora mi manca, me lo tengo buono per il futuro. :-)
RispondiEliminaDick e futuro, accoppiata vincente :)
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