Nel Marzo del 1940 la Timely Publications manda alle stampe il primo numero della quinta pubblicazione nel giro di sei mesi, l'albo dal titolo Mystic Comics. Nel primo numero di questa nuova collana non compaiono pezzi grossi della casa editrice bensì un'antologia di sette/otto racconti come era uso all'epoca. Da poco, sulle pagine di Marvel Mystery Comics, aveva esordito l'automa Electro ed ecco apparire subito dopo il robot Flexo, tra i protagonisti dei primi quattro numeri di Mystic Comics e anch'esso nello splendore del rosso e oro. Creato dalla coppia di medici (e fratelli) Williams, l'automa avrà come primo avversario il Dr. Murdo, il classico scienziato pazzo che non poteva stonare in un fumetto degli anni '40. Più che nello sventare piani criminosi a destra e a manca, Flexo veniva utilizzato da balia per i due dottori che ficcandosi spesso nei guai necessitavano di qualcuno (o qualcosa) che togliesse per loro le castagne dal fuoco. Oltre alle prime quattro apparizioni, dopo le quali il personaggio cadde nel dimenticatoio, Flexo venne brevemente ripreso per un'effimera apparizione nel serial degli Agents of Atlas dell'era moderna della Marvel Comics. Flexo è stato creato da William Harr e Jack Binder.
Oltre a Flexo, con il quale condivide gli stessi primi quattro numeri di Mystic Comics, appare qui per la prima volta anche Blue Blaze. Creato da Harry Douglas la storia del personaggio affonda nel lontano 1852, anno in cui il Dr. Keen, in seguito ai suoi esperimenti scientifici tenuti presso il Midwest College, scopre la misteriosa fiamma blu. Questa peculiare forma di energia, testata dapprima sugli insetti, era in grado di provocarne la morte con la sola particolarità che questi, passato del tempo, si rianimavano più forti e resistenti di prima. Causa un incidente in laboratorio la stessa cosa accadde al figlio del Dottor Keen, Spencer, che insieme al padre perì durante un tornado che devastò il laboratorio e in seguito venne regolarmente sepolto solo per risvegliarsi negli anni '40 del secolo successivo più in salute che mai. Nasceva così Blue Blaze.
Finalmente ritorna questa rubrica utilissima per chi come me vuole raccapezzarsi nelle origini Golden Age della Marvel!
RispondiEliminaInteressante in questi due fumetti (peccato che il divertente Flexo non sia stato sviluppato) l'uso insistito delle didascalie tipico del periodo che ne fa quasi un momento di passaggio fra il comic vero e proprio e il racconto illustrato.
Era ancora un'epoca dove le didascalie imperavano aumentando i tempi di lettura dei comics probabilmente dandogli anche una connotazione talvolta ridondante. Flexo, come diversi altri protagonisti dell'epoca, ha fatto qualche fugace apparizione in era moderna, solo per venire distrutto in una delle recenti saghe dei Marvel Zombies.
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