A volte si ha l'impressione di trovarsi in mano un prodotto che, per dirla con una frase fatta, non ha né il sapore di carne né quello di pesce. La donna Leopardo, romanzo con protagonista il detective dell'impossibile creato da Alfredo Castelli, fa rimpiangere la mancanza del comparto visivo del mezzo per il quale Martin Mystère è stato creato (il fumetto, ovviamente) e, a mio modesto parere, non offre il livello di spessore minimo (e non mi riferisco né al numero di pagine né alla caratura intellettuale dell'opera, sia ben chiaro) che si dovrebbe richiedere alla lettura di un buon libro.
Sulla carta la mossa della Sergio Bonelli Editore poteva essere anche indovinata, un'ulteriore strada da provare a percorrere per far muovere il mercato, l'iniziativa era da sostenere e testare, e così ho fatto. Inoltre Martin Mystère è sempre stato uno dei miei personaggi preferiti di casa Bonelli e quindi...
Evitando di parlare del prezzo del volume che volendo possiamo anche considerare adeguato, il risultato di questo esperimento mi è sembrato davvero deludente a partire dall'identità ambigua del prodotto anche a livello fisico. Una copertina adatta più a uno speciale a fumetti, graficamente mangiata completamente o quasi dal titolo, foliazione e tempo di lettura accettabili ma poco soddisfacenti, parecchi refusi e la scelta davvero poco accattivante dell'impaginazione su due colonne. Ma, come è giusto che sia, quel che importa è il succo in fin dei conti, non la confezione. Purtroppo su questo versante la delusione non può che crescere, la vicenda narrata da Cappi non presenta grandi spunti di interesse, senza nulla togliere all'impegno e alla passione dell'autore, al libro manca il giusto ritmo, Martin, Java e Diana sembrano essere semplici comparse all'interno di una vicenda che non ci lascia nessun protagonista memorabile, non una bella sequenza, un'emozione, un colpo di scena, nulla... la classica lettura disimpegnata (nonostante i richiami storici che comunque ci sono) che lascia però davvero troppo poco. Se questo deve essere il livello della proposta molto meglio allora recuperare un paio di albi della serie a fumetti, molti dei quali di maggiore qualità e graziati anche dalla possibilità di ammirare il lavoro di un disegnatore all'opera. Capisco che questo sia un prodotto diverso, nato con altre intenzioni rispetto a uno degli albi della serie mensile, va tutto bene, semplicemente per me non vale la pena dedicare tempo e denaro a questa iniziativa. L'ho fatto, non lo rifarò ancora.
Questa poteva essere una testa di ponte per volumi futuri, magari ad altri piacerà e l'iniziativa per Bonelli funzionerà, personalmente me lo auguro, ma la sensazione di aver buttato soldi e tempo (per fortuna non molto) rimane. Un'occasione sprecata.
Per chi fosse interessato riporto la sinossi della quarta di copertina: Martin Mystère, il Detective dell'Impossibile, è in procinto di localizzare la tomba della "Bao Nu", la "Donna Leopardo". Ma qualcuno l'ha violata e si è impadronito del suo contenuto: già durante la Seconda Guerra Mondiale i Servizi Segreti giapponesi, tedeschi e americani ricercavano infatti un leggendario Strumento che si sarebbe trovato in Cina, i cui formidabili poteri avrebbero determinato le sorti del conflitto. C'è però chi è convinto che il misterioso oggetto sia in possesso di Martin Mystère ed è disposto a tutto pur di averlo, così una mortale partita iniziata nella Shanghai degli anni '30 si dipana fino alla New York dei tempi recenti.
Andrea Carlo Cappi |
non è uno scrittore strano che un editor non lo abbia sistemato
RispondiEliminaCappi da quel che ho letto in giro ha scritto parecchie cose, io non le conosco, per quel che riguarda i refusi a occhio e croce mi sembrano più una mancanza di attenzione nell'editing che non da parte dello scrittore, purtroppo a me saltano subito all'occhio e infastidiscono in quanto ho lavorato diverso tempo nell'editoria (impaginazione), magari altri ci passano sopra più facilmente. Purtroppo il problema vero è che non c'è nessuna sostanza in questo prodotto.
EliminaAnche a me fanno fastidio i refusi una seccatura.
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