domenica 12 novembre 2017

CA$H - FATE IL VOSTRO GIOCO

(Ca$h di Éric Besnard, 2008)

Produzione francese frizzante come lo champagne che strizza l'occhio al blockbuster più smaccatamente hollywoodyano; con Ca$h, ruffiano fin dal titolo, si è guardato molto all'heist movie statunitense cercando di confezionare un prodotto leggero e divertente che potesse soddisfare più palati, buono per passare una serata senza troppo impegno. Gli ingredienti sono più o meno quelli di uno dei più celebri film del genere degli ultimi decenni, l'Ocean's eleven di Soderbergh, ovviamente in salsa francese con un tocco di internazionalità nel cast.

La location di partenza è affascinante, Parigi è sempre Parigi, Besnard gira in luoghi molto riconoscibili, elemento in più di appetibilità per il pubblico, diversi sono i volti famosi che catturano l'attenzione: Jean Dujardin, Jean Reno, Valeria Golino, tutte stelle note non solo oltralpe. Ci si muove in bilico tra il film di rapina e quello della truffa, elementi che spesso vanno a braccetto, si aborre la violenza, tutto è orchestrato con una certa leggera eleganza.

L'incipit mostra l'omicidio di un certo Solal (Clovis Cornillac) in seguito a un tentativo di truffa finito male. L'uomo è il fratello di Cash (Jean Dujardin) e Léa (Caroline Proust), figlio di François (François Berléand), tutti componenti di una famiglia di abilissimi truffatori, ferrati in svariati campi di questo ramo. Per vendicare la morte del fratello Cash mette in piedi una truffa elaboratissima che coinvolgerà una banda di spacciatori di denaro falso, l'inafferrabile Maxime (Jean Reno), truffatore d'altissimo livello ricercatissimo dalla polizia francese, in particolare dall'ispettrice Julia Molina (Valeria Golino), gli agenti della affari interni Lebrun e Leblanc (Jocelyn Quivrin e Hubert Saint-Macary) e la bella Garance (Alice Taglioni).


Tutto verte sullo scoprire il colpevole della morte di Solal e conseguente punizione, lo spettatore viene tirato dentro un gioco continuo di ribaltamenti di fronte lungo il quale è difficile capire chi stia facendo il doppio gioco, chi il triplo e chi il quadruplo, di onesto non c'è nessuno (credo), con una serie di ribaltamenti di prospettiva e colpi di scena di volta in volta cambia l'identità del pollo di turno, del truffato e del truffatore, si viene catapultati in una centrifuga che allo stesso tempo diverte e intrattiene ma lascia anche un poco perplessi e spiazzati. Il ritmo è sempre alto, non ci sono momenti di stanca, pur non presentando particolari sequenze action né momenti di violenza Ca$h gira bene, nella ridda delle truffe e degli inganni il primo a venire ingannato è proprio lo spettatore, non tanto per il meccanismo a orologeria della sceneggiatura che a mio parere perde più d'un colpo, quanto proprio dal ritmo e dalla confusione della vicenda, una confusione comunque sempre piacevole. Alla fine tutto torna? No, secondo me no, alla fine non ci si capisce poi molto, si rimane spiazzati ma col sorriso sulle labbra e con una bella domanda: ma alla fine Solal chi l'ha fatto ammazzare? Il colpevole dovrebbe essere intuibile, ma il come e il perché mica li ho capiti. Ruffiano il titolo, le location da cartolina, il finale, gli attori, lo stile della regia, tutto è creato al fine di confezionare un intrattenimento spensierato e di poche pretese infilato in un abito elegante. Alla fine ci sono pure riusciti, non un capo d'opera ma in fondo che cosa vogliamo rimproverargli?

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