venerdì 1 ottobre 2010

RADAIRK

Questo articolo è stato scritto per il sito fumettidicarta

Quando mi trovo davanti a una nuova uscita di un fumetto italiano raramente riesco a resistere alla tentazione di provare almeno il primo numero.
Qualche giorno fa, recatomi in edicola, ho trovato tra le solite uscite un nuovo albetto del quale non sapevo nulla. Incuriosito gli ho dato un’occhiata.

Il formato era simile a quello di un albo targato Bonelli anche se presentava alcune importanti differenze. Un po’ più piccolo nelle dimensioni, meno pagine ma tutto a colori. Prezzo contenuto, decisi di prenderlo nonostante il titolo, Radairk, e l’immagine di copertina facessero pensare a una saga fantasy, genere con il quale non ho mai avuto un buon feeling.

L’albo è edito da una casa editrice a me sconosciuta, la 7age, così come mi è ignoto Antonio Mannoni che scrive soggetto e sceneggiatura della serie. Santoro, Vitrano e Ferri si alternano alla parte grafica.

Partiamo proprio da quest'ultima. Il lavoro dei tre riesce a dare all’albo uno stile uniforme, non ci sono grossi scarti tra le matite dei tre disegnatori. Questa caratteristica riesce a dare alla storia un’importante continuità grafica rendendo più agevole il riconoscimento dei personaggi lungo tutta la durata di questo primo episodio. Ci tengo a sottolineare questo aspetto perchè la lettura è già resa difficoltosa dal lavoro dello sceneggiatore e dalla scelta dei nomi dei protagonisti, dei luoghi e degli elementi di questa intricata vicenda.

I disegni sono ben realizzati, almeno due degli autori hanno già avuto esperienze in passato (in casa Star Comics) che qui possono mettere a frutto e anche l’uso del colore non delude anzi aiuta l’albo a ritagliarsi almeno un ruolo originale nel panorama dei prodotti italiani da edicola.
Non siamo di fronte certo all’eccellenza grafica ma si tratta di un prodotto curato e riuscito almeno per quel che riguarda i disegni.

Le dolenti note giungono dalla trama a dir poco confusa. La vicenda è ambientata in un mondo di fantasia che, se ho ben capito, affronta per la seconda volta un’era di pace che segue anni di grandi conflitti (che sembrano essere una costante di questo mondo). Le cose però stanno per cambiare e proprio da qui muovono i primi passi i personaggi di Radairk.
Lo scenario è tipico del fantasy, tre continenti dai nomi improbabili (Siar, Deas e Milis Glas) in lotta tra di loro, creature magiche, regnanti, prove da superare. Un gruppo di personaggi si mette in viaggio alla ricerca di preziose pergamene (?).
Al centro dell’albo alcuni articoli spiegano un po’ la storia di questo mondo, la sua genesi, la sua geografia, l’importanza di alcune sue risorse.

In fin dei conti ho l’impressione di non aver capito poi molto della vicenda. Facendo qualche ricerca su internet ho scoperto che la 7age aveva già pubblicato un paio di numeri di un fumetto intitolato Legend che (forse) con questo Radairk aveva qualcosa in comune.
Mi duole dire che oltre alla trama confusa e poco lineare, anche i nomi dei personaggi sono difficili da memorizzare e rendono ancor più complicato seguirne le vicende. Arid di Lasair, Luths, Dian Raige, Ronach, maestro Aisling, Jesav, Lann, Cridh e che diamine...
Inoltre la lettura non appassiona neanche un po’ e tanto meno incuriosisce. Forse gli amanti del fantasy troveranno questo prodotto più appetibile, per me l’avventura comincia e finisce con questo primo numero.
Peccato perchè il lato grafico dell’opera e il rapporto pagine/prezzo, tenendo presente che si tratta di un albo tutto colore non erano da disprezzare.

Speriamo che la 7age aggiusti il tiro e ci proponga qualcosa d’altro nel prossimo futuro, intanto complimenti per il coraggio.

Radairk 1, 7age, 64 pp. colore 2,70 euro.

PS: nei giorni scorsi mi si è presentata la necessità di riordinare casa. Son partito dagli armadi e pian piano mi son reso conto di esser pieno di fumetti un po' da tutte le parti. Prima o poi mi toccherà fare ordine. Avendo anche alcune uscite in edizione doppia (uscite decisamente più interessanti di questa qui recensita) non è detto che non decida di regalare qualcosa.
Intanto se tra gli amici che seguono il blog (amici che ho possibilità di vedere quotidianamente o quasi) c'è qualche amante del fantasy interessato a dare un'occhiata all'albo sopra recensito si faccia avanti con un semplice commento e verrà omaggiato dell'albetto in questione.

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