Come può un'oca destinata a essere il miglior cuoco di spaghetti di tutta la Cina generare un panda destinato a diventare il guerriero dragone che manterrà alto il vessillo del Kung-Fu?
Semplice. Non può. Ne consegue che Po, il panda protagonista della saga citata nel titolo, è stato adottato. Spoiler? Ma cosa siete, scemi? Non l'avevate capito? Andiamo, insomma, piantatela.
In questo nuovo capitolo di Kung-Fu Panda viene svelato l'arcano, la storia del piccolo Po sarà il filo conduttore che ci accompagnerà per tutta la vicenda.
Questo e la prepotente ascesa del perfido pavone Lord Shen, il quale si impadronisce dei segreti delle armi da fuoco per contrastare la nobile arte del Kung-Fu.
Così come quella di Po, anche la storia di Lord Shen è segnata dal distacco dai genitori. Distacco narrato ottimamente nella sequenza d'apertura realizzata in animazione tradizionale così come accadeva già nel primo episodio.
La regista del film è proprio l'artefice delle animazioni non digitali del primo episodio promossa grazie all'ottimo lavoro svolto a timoniere di questo sequel.
Si diceva di Lord Shen, allontanato dai suoi genitori a causa della sua crescente malvagita. Il pavone cresce rancoroso e grazie all'innovazione delle armi da fuoco parte alla conquista della Cina.
Solo il guerriero dragone potrà fermare Lord Shen una volta impadronitosi dell'ultimo insegnamento del Maestro Shifu: la pace interiore.
Po, ancora una volta assistito dalle cinque furie, dovra affrontare i suoi peggiori nemici (la fame, le scale, etc...) prima di arrivare al confronto finale.
Quello che maggiormente colpisce di questo film d'animazione sono le dinamiche sequenze di combattimento realizzate con delle coreografie che donano alla vicenda un dinamismo eccezionale.
La storia dell'accettazione di se stessi di fronte alla tematica dell'adozione non è cosa nuova, ben riuscito il parallelo tra la reazione di Po alla vicenda e quella di Lord Shen a una situazione se non analoga comunque simile.
L'impressione è che questo film piacerà a chi si è già goduto il primo, non trovo in questo sequel né grandi passi avanti né cadute di tono, i personaggi sono divertenti, tecnicamente ineccepibile, un paio di citazioni al grande Bruce Lee, storia che rientra nella media di questo genere di produzioni.
Ci sono delle belle inquadrature dal tono epico e un paio di personaggi che avrebbero senz'altro potuto essere sfruttati meglio (Maestro Croc, Maestro Bue Infuriato e soprattutto Maestro Rino Tuonante, che poi sono tre e non un paio).
In lingua originale i doppiatori erano Jack Black (Po), Dustin Hoffmann (Shifu), Gary Oldman (Lord Shen), Jackie Chan (Scimmia) e Angelina Jolie (Tigre) tra gli altri.
Noi abbiamo Fabio Volo (senza sminuire il lavoro degli altri doppiatori che sono dei professionisti). Alcuni dialoghi tra Po e il padre risultano un tantino fastidiosi.
Nel complesso un altro colpo andato a segno per i tipi della Dreamworks.
Il primo mi era piaciuto.
RispondiEliminaQuando ho guardato Rango, nel DVD ho visto questo trailer di Kung Fu Panda 2 e ho pensato che dovevo assolutamente vederlo.
Oggi, dopo il lavoro, lo vado a vedere :-)
L'ho visto in 3D.
RispondiEliminaF A V O L O S O !