lunedì 11 giugno 2012

100 BULLETS

Questo articolo è stato scritto per il sito fumettidicarta (e relativo blog)

Per fortuna. Per fortuna la Lion ha ritenuto opportuno continuare a proporre a un prezzo popolare alcune serie della Vertigo, idea questa tra quelle meritevoli avute dalla Planeta DeAgostini, precedente licenziataria di tutte le serie DC Comics e Vertigo.

La strada a questa linea adulta di comics nel mercato delle edicole italiche era stata aperta dall'illustre Sandman di Neil Gaiman e dal Preacher di Garth Ennis, due serie lunghe ma a termine a loro modo entrambe rivoluzionarie per il mercato dei comics americani. L'eleganza della prima e l'irriverenza della seconda sono state affiancate dall'occulta bastardaggine di John Constantine, protagonista assoluto di Hellblazer, una delle poche ongoing series della Vertigo e serie più longeva dell'etichetta. Mentre le prime due erano giunte alla loro naturale conclusione (insieme alla successiva e valida Y - The last man) già nelle mani della Planeta, quest'ultima sta continuando con maggiore regolarità proprio grazie all'impegno della Lion.

Prima vera nuova proposta da parte della casa editrice del leone su questo fronte è proprio 100 Bullets, serie che si alterna ogni due mesi proprio con la più celebre Hellblazer all'interno della collana ombrello Vertigo Monthly.

Piccola parentesi: per ognuna di queste serie parliamo comunque di ristampe, infatti tutte avevano già trovato spazio in volumi da libreria. Questa nuova edizione riporta nelle edicole a un prezzo popolare l'ottimo materiale già visto in precedenza in fumetteria. Devo dire che al momento, purtroppo, la distribuzione della Lion per le edicole lascia moooolto a desiderare. Personalmente sono riuscito a trovare solo qualche titolo del nuovo reboot della DC Comics, il resto del materiale, sebbene annunciato, sembra praticamente irreperibile se non in fumetteria. Speriamo la situazione si assesti al più presto perché così non va.

Torniamo a noi, 100 bullets dicevamo. Cosa fareste voi se vi consegnassero una valigetta contenente una pistola, 100 proiettili non rintracciabili e impunità garantita? Probabilmente nulla, credo che il 99,99% dei lettori di Fumetti di carta non abbiano conti in sospeso di tale portata da richiedere contromisure così estreme. Ma non è questo il punto. Il punto è cosa farebbero loro?



Dizzy Cordova esce di prigione. Ha scontato una condanna per una storiaccia legata alle gang, suo marito e il suo bambino sono stati falciati da una raffica di mitra proveniente da un'auto in corsa. Dizzy torna a una vita senza prospettive, torna a casa senza risposte e senza futuro. Ma già nel corso del tragitto dal penitenziario a casa le prime risposte arrivano. Un uomo distinto, non più giovane avvicina Dizzy e la intrattiene con una storia, una storia sulla morte del marito e del figlio. Offre a Dizzy i colpevoli su un piatto d'argento, una valigetta, una pistola, 100 proiettili non rintracciabili. Nessun compito, solo una scelta dettata dalla morale e dal libero arbitrio. Ma quali sono le motivazioni di questo misterioso individuo? Cosa è verità e cosa è bugia?

Lee Dolan gestisce un bar malfamato. Una volta era uno dei ristoratori più in voga e in ascesa della città. Poi un'incriminazione per possesso di materiale pedopornografico cancella tutto. Dolan perde ricchezze, fama, moglie, figli e prospettive. Un'accusa infondata gli toglie tutto e Dolan non sa a chi deve dire grazie. Glielo dirà un certo individuo molto informato. E con le informazioni una valigetta, una pistola, 100 proiettili. Perché?

Chucky è un baro, è bravo con i dadi ed ha da recuperare anni persi a causa di un'incidente d'auto in cui qualcuno ha perso la vita. Chucky era ubriaco. Chucky era talmente ubriaco da non ricordare nemmeno che alla guida di quell'auto c'era qualcun'altro e non lui. Ma a ricordarglielo ci pensano una valigetta, una pistola e 100 proiettili. E un individuo, sempre lo stesso.

Questo individuo è l'agente Graves. Quali sono le sue motivazioni? Quale potere può permettergli di fare quello che fa? Quali sono i suoi legami con gli altri personaggi che si muovono nelle pieghe di queste storie?

La struttura di 100 bullets è questa. Una storia, un'offerta, un dilemma morale. Di volta in volta i personaggi sono ben tratteggiati da Brian Azzarello che li rende reali già dalle prime vignette grazie alle loro sconfitte e ai loro difetti. Non sono eroi, anzi. Il mistero garantito dall'agente Graves rende l'inizio di questa serie intrigante. Ogni arco di storie (3 per Dizzy, 2 per Dolan e Chucky) offre qualche piccolo indizio che andrà in futuro a incastrarsi nella trama generale. La struttura della serie rischia in alcuni momenti di risultare ripetitiva ma i vari accenni al quadro complessivo e il fascino dei personaggi garantiscono una buona tenuta narrativa.

Il tratto di Risso è perfetto per questa storia, inquadra in maniera egregia stati d'animo attraverso espressioni e condizioni di vita attraverso gli ambienti. Riesce a creare tavole dal grande dettaglio senza abusare della matita, difficile trovare un tratto di troppo nella complessità di alcune tavole (guardate il bar dove lavora Dolan ad esempio).

La trama orizzontale procede lentamente, siete avvisati, ma quelle verticali comunque ripagano il lettore, specie quello più attento. Siete lettori attenti? Vediamo. Mi sembra chiaro che sette episodi in due volumi siano un numero alquanto insolito. Abbiamo detto 3 per Dizzy, 2 per Dolan e 2 per Chucky. E l'ottavo?

Nell'ottavo c'è Lono.

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