Ci fu un tempo in cui giunse anche per Supernatural il momento dello sciopero degli sceneggiatori. Questo piccolo inconveniente coincise proprio con la messa in onda della terza stagione del serial dedicato ai fratelli Winchester limitando la stessa a soli sedici episodi.
Sedici episodi belli densi però, durante i quali il creatore Eric Kripke e tutto lo staff di autori riescono a trovare il giusto equilibrio tra le singole puntate creando finalmente una trama orizzontale più serrata che non va mai ad inficiare il divertimento dell'episodio singolo ma che si rivela invece un inaspettato valore aggiunto.
E' un vero patto con il diavolo a tenere banco in questa stagione durante la quale Dean e Sam dovranno preoccuparsi del futuro dell'anima immortale del primogenito di papà e mamma Winchester. Se nella scorsa stagione era il destino del più piccolo dei due fratelli a farla da padrone, dove la trama ruotava intorno alle particolari doti di Sam (Jared Padalecki), questa volta è Dean (Jensen Ackles) ad essere sotto i riflettori. Una corsa contro il tempo per impedire quello che sembra ormai inevitabile: la più classica delle discese all'inferno.
A infoltire il cast dei protagonisti l'ormai noto Bobby (Jim Beaver), la bella ladra Bela Talbot (Lauren Cohan) e il demone redento Ruby (la Katie Cassidy di Arrow).
Si intensifica anche la dose di humor comunque sempre presente nella serie fin dalla prima stagione. Almeno tre le puntate nelle quali si preme l'acceleratore per quel che riguarda questo aspetto: in Scatole maledette i nostri eroi si troveranno ad aver a che fare con oggetti maledetti capaci di portare sfortuna ai loro possessori, le gag sono quindi assicurate. In Un martedì infernale i due fratelli si troveranno invischiati in una sorta di Ricomincio da capo in chiave horror mentre in Ghostfacers si troveranno protagonisti di un reality horror-demenziale.
I due protagonisti sempre più a loro agio nelle rispettive parti assicurano parte del loro divertimento anche agli spettatori. La serie cresce pian piano e mi ritrovo ad esserci sempre un poco più affezionato. Fortunatamente i miei ritardi cronici mi permettono di avere una scorta cospicua di puntate ancora da vedere e la quarta si prospetta come una serie davvero infernale.
Di Supernatural ho visto in tv la prima stagione e parte della seconda. Non mi è mai dispiaciuta la sua natura "seriale" un po' vecchio stampo. Nel senso che il fatto di avere una sorta di continuity di sottofondo, ma che ogni episodio e godibile a sé, aiuta parecchio. Carino, comunque.
RispondiEliminaSi, sono d'accordo con la tua visione, anche nella terza stagione dove la trama principale si infittisce l'equilibrio con i casi delle singole puntate resta ottimo. Al momento i due ragazzi tengono botta, poi vederli cantara a squarciagola Dead or alive dei Bon Jovi per stemperare un momento drammatico non ha prezzo :)
Elimina