(City of Ember di Gil Kenan, 2008)
Ember è il più classico dei film per ragazzi, soppesando i gusti dei giovani d'oggi potrebbe essere un prodotto che probabilmente interesserà bambini più grandicelli e pre adolescenti oltre a tutti gli adulti ancora capaci di godere di storie rivolte a un pubblico più giovane. Ci troviamo di fronte a un'avventura con relativo mistero e situazione drammatica di contorno alla quale solo i ragazzini protagonisti del film riusciranno a trovare una soluzione.
A causa di un evento non specificato, il pianeta Terra corre incontro a una catastrofe di proporzioni immani tale da rendere necessaria la costruzione di una città sotterranea dove un'esigua parte di umanità avrà la possibilità di sopravvivere e sperare nel futuro. L'idea è quella di lasciare gli abitanti della città, Ember, isolati sottoterra per circa duecento anni nella speranza che al termine di questi la Terra risulti nuovamente abitabile. I costruttori della città lasciano in eredità al sindaco di Ember una misteriosa valigetta sigillata e fornita di un counter che aprirà la stessa allo scoccare del duecentesimo anno. La preziosa valigetta, dal contenuto oscuro per tutti, verrà tramandata di sindaco in sindaco. Purtroppo alla morte improvvisa del settimo sindaco la valigetta andrà perduta.
Ciò che qui sopra vi ho descritto avviene nei primi minuti del film, una spiegazione sommaria affrontata da regista e sceneggiatura in maniera molto frettolosa, un incipit che lascia qualche dubbio anche sul perché i cittadini di Ember, nonostante siano passati molti anni dalla tragedia, sappiano poco o nulla della loro situazione e dell'esistenza di un mondo esterno. In fondo i primi ad abitare la città avrebbero dovuto sapere tutto riguardo la loro situazione, poco credibile l'ipotesi che questi abbiano volutamente tenuto all'oscuro le future generazioni dei rischi presenti fuori dalla città. Comunque, ogni ipotesi è valida. In questo, e forse nell'altrettanto frettoloso finale, si possono ascrivere i difetti di un film che peraltro, considerando il target prefissato, sembra piuttosto ben riuscito.
Manca ancora, rispetto ai film dello stesso tipo che si giravano diversi anni fa, la vena più comica o sentimentale della storia, le simpatie tra i protagonisti, il burlone del gruppo e cose di questo genere, per il resto possiamo dire che ci siamo. A Ember, nel giorno dell'assegnazione, a ogni adolescente viene affibbiato un mestiere mediante un'estrazione a sorte presieduta dal Sindaco (Bill Murray). Così la giovane Lina Mayfleet (Saoirse Ronan) si troverà a fare la messaggera mentre Doon Harrow (Harry Treadaway) lavorerà alle tubature della città. La città dipende in toto dal suo generatore che garantisce la luce in un mondo di buio, purtroppo sempre più numerosi sono i black out che affliggono Ember. Inoltre i viveri sembrano scarseggiare e sempre più di frequente arrivano voci sull'esistenza di un mondo esterno, anche il padre di Doon, interpretato da Tim Robbins, sembra saperne qualcosa. Poi un giorno Lina ritrova una certa valigetta.
La parte avventurosa che segue questi avvenimenti, che è il fulcro del film, verterà ovviamente sul tentativo dei due giovani di trovare un modo per abbandonare la città e tornare in superficie, dovendosela vedere con avversari ostruzionisti, strane creature e ostacoli artificiali. Nella parte centrale il film funziona ed è supportato nei ruoli di contorno da un ottimo cast. Oltre al già citato Bill Murray, troviamo Martin Landau nella parte del mentore di Doon alle tubature, il noto Tim Robbins e Toby Jones nel ruolo di assistente del sindaco.
Un film per ragazzi ben riuscito, impreziosito da ottime scenografie e una ricostruzione della città di Ember molto convincente, peccato la fretta in alcuni passaggi che avrebbero meritato qualche minuto e qualche spiegazione in più grazie ai quali il film avrebbe potuto essere un prodotto decisamente migliore.
La società chiusa nel post-disastro è una situazione di partenza tipica da SF anni 70. Sembra un po' "La fuga di Logan", depurata dalle premesse tragiche (lì gli abitanti devono morire giovani per evitare la sovrappopolazione, se ricordo bene). "La fuga di Logan" comunque era una boiata.
RispondiEliminaSarei curioso di vedere Landau, e se Murray fa il buffone come una volta...
L'incipit è risaputo in effetti, La fuga di Logan però non l'ho visto (e non l'avevo neanche mai sentito prima d'ora), Murray ormai si è un po' cucito addosso quell'espressione buffonesca pur essendo un ottimo attore. Qui gigioneggia il giusto, Landau nonostante l'età (e il suo personaggio) mi è sembrato in forma :)
Elimina"La fuga" è malriuscito, secondo me, soprattutto come film (il romanzo è meglio). Anche se ebbe un oscar e vari altri premi. I suoi punti deboli vennero bene analizzati all'epoca (1976-77) sulla rivista "Robot". E' da vedere, per farsi un'idea di come veniva intesa la SF, così come Rollerball, Soylent Green, Zardoz e Silent Running.
RispondiEliminaPoi arrivò Star Wars che inaugurò l'era della space opera da "western spaziale" senza tante premesse sociologiche...
Dei film che citi vidi solo Rollerball e forse solo qualche sequenza ormai persa nella memoria e in epoca più recente Zardoz molto particolare, kitsch, e se la memoria non mi inganna lo ricordo anche un pochino pesantuccio. Certo, Star Wars era proprio un altro genere.
EliminaNonostante sia di qualche anni fa, ne ho vaghissimi ricordi..
RispondiEliminaFilm abbastanza recente, probabilmente non ti avrà colpito troppo.
EliminaStorie con protagonisti dei ragazzi mi son sempre piaciute poco, anche da bambino, e questo Ember non mi attira per nulla.
RispondiEliminaOgni tanto ci son state eccezione, come harry potter e le cronache di narnia.
Neanche viste all'età giusta? Robe tipo I Goonies o Wargames - Giochi di guerra? Certo, film come Ember probabilmente se non avessi avuto Laura non li avrei guardati nemmeno io, a posteriori invece posso dire che nel contesto non è un cattivo prodotto, anzi.
EliminaI Goonies sì, piacque tantissimo, Wargames così così :D
EliminaMi ha ricordato a grandissime e vaghe linee Gurren Lagann, perlomeno nel preludio.
RispondiEliminaI grandi nomi nel cast non son sempre una garanzia (vedi Eragon...), però devo dire che mi ha incuriosito.
Grazie per la segnalazione ;)
Gurren Lagan? Vado ad approfondire, perdona la mia ignoranza ;)
EliminaEh no, ti perdono di default, anche solo perché proponi sempre roba che va a braccetto con il mio gusto :P
EliminaIl titolo preciso è Sfondamento dei cieli Gurren Lagann ed è una serie di animazione giapponese abbastanza particolare in alcuni aspetti, ma piacevolissima (a mio parere). Le tematiche sono diverse, ma il vivere nel sottosuolo è una cosa comune.
Magari la puoi valutare per un bel percorso di visione familiare (dovrebbe essere anche in streaming -spero gratuito- su vvvvid)
Gurren Lagann *___* Bellissima! E molto particolare, sì (consiglio anche io la visione :D)
EliminaCon Laura qualche tempo fa vedemmo tutto Conan - Il ragazzo del futuro. Questo Gurren Lagann potrebbe essere un'idea.
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