Lascia sicuramente un poco spiazzati un libro che inizia come il classico giallo di stampo hard boiled (o noir al limite) e finisce per rivelarsi una riflessione metafisica sulla vita stessa, sull'esistenza e sul suo significato, sulla quotidianità come viaggio, una riflessione sul suo senso e sull'impossibilità pressoché assoluta di afferrarlo. Il tutto presentatoci dallo scrittore britannico Geoff Dyer in maniera del tutto naturale, straniante a tratti, ma veicolata da una scrittura priva di grossi scarti e grandi virate, una detective story che poco a poco si trasforma in un pensiero... su cosa di preciso? Boh... su tutto, probabilmente.
In principio c'è Walker (e nel nome c'è già tutto il libro), detective privato poco occupato che ha modo di incontrare la bella Rachel, classica femme fatale che dà il la alla vicenda. Questa riesce a far girare la testa al detective che per lei si incaricherà di trovare Malory, ex marito di Rachel che lei vorrebbe ritrovare per interesse meramente economico.
Da una pista molto flebile il protagonista inizierà ad attraversare il paese inseguendo Malory, indizio dopo indizio, città dopo città, ma con l'avanzare della storia gli indizi si trasformeranno in scelte dettate più dall'istinto che non dal logico ragionamento, le città si trasformeranno pian piano in concetti, in sprazzi d'esistenza surreali, in spazi impossibili e concettuali e Walker peregrinerà dall'una all'altra semplicemente in cerca. In cerca di cosa? Di Malory? Di Rachel e di un modo per portarsela a letto? Di se stesso? Di un significato finale? Molto più semplicemente Walker è in cerca, come tutti noi del resto, in cerca di qualcosa (o di qualcuno) che non sappiamo bene cosa o chi sia, in cerca di un futuro che non possiamo sapere cosa ci riserverà, in cerca di una stabilità che forse non arriverà mai, in cerca di risposte a domande impossibili da soddisfare.
E il trucco forse sta proprio lì, nel continuare a cercare, accettando il fatto che poi in fondo domande e risposte hanno poco senso e ancor meno importanza. La ricerca, il viaggio è ciò che conta, la meta, la risposta sono lontane e senza significato. Un pensiero che si può accettare o meno, così come In cerca è un libro che potrà essere apprezzato o meno, a seconda di ciò che ognuno di noi si aspetta da inchiostro nero su carta bianca. È come la vita un libro, che pagina dopo pagina non sappiamo mai cosa ci riservi. Autore sicuramente interessante questo Dyer.
Geoff Dyer |
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