martedì 12 luglio 2016

WALDO

(di Robert A. Heinlein, 1942)

Il Waldo proposto dalla collana Urania è in realtà una raccolta composta da due romanzi brevi (o due racconti lunghi se preferite) di Robert A Heinlein: l'omonimo Waldo del 1942 e Anonima stregoni (Magic Inc.) del 1940. A unire concettualmente i due romanzi più che la fantascienza (presente nel primo ma non nel secondo) è l'approccio fantastico se non proprio magico alla realtà.

Con tutta probabilità nell'economia della produzione di Heinlein questi due racconti non sono annoverati tra i suoi pezzi forti e pregiati pur rivelandosi entrambi letture decisamente piacevoli.

In Waldo il protagonista Waldo Jones nasce con una malformazione congenita che gli impedisce di fare qualsiasi sforzo per mancanza di forza e tono muscolare. Quello che è possibile per un bambino normale risulta impraticabile al Waldo adulto incapace di smuovere anche piccoli oggetti se non a un costo elevatissimo di dolore e spreco d'energie. La sua crescita di conseguenza sarà del tutto intellettuale rendendo il bambino malato un uomo tanto geniale quanto scontroso e antisociale. Talmente geniale però da riuscire ad andare a vivere su una stazione spaziale in assenza di gravità, situazione che ovviamente risparmia a Waldo parecchio dolore e lo rende più autosufficiente. Il signor Jones inventerà e brevetterà inoltre le braccia meccaniche pilotate a distanza dette Waldo che assemblate in tutte le dimensioni permetteranno a lui e al mondo di compiere le più svariate operazioni con grande semplicità. L'unica persona con la quale Waldo riesce ad avere un rapporto umano è il suo medico di sempre, il dottor Gus Grimes. Waldo è anche l'ultima speranza dell'ingegnere James Stevens, infatti i motori DeKalb montati sulle auto avveniristiche dell'azienda per cui lavora iniziano a dare i numeri provocando incidenti a raffica. Nessuno riesce a venirne a capo, non resta che rivolgersi all'intrattabile Waldo, ma anche per lui la sfida sarà tutt'altro che semplice.

Anonima Stregoni affonda a piene mani nella magia lasciando totalmente da parte l'impianto fantascientifico. Archie Fisher gestisce un negozio di materiali per costruzioni in un mondo dove le merci e i servizi sono spesso creati totalmente o con l'aiuto della magia che è un fenomeno del tutto normale e quella del mago una professione stimata esercitata da abili professionisti ma anche da cialtroni e ciarlatani. Un bel dì in negozio si presenta un losco figuro rappresentante della Anonima Stregoni, un servizio di protezione per negozianti del tutto simile al racket delle estorsioni nostrano. Fisher che è il classico americano tutto d'un pezzo non si lascia intimidire e manda al diavolo l'ospite poco gradito. Da qui cominceranno tutti i suoi guai.

Entrambi i romanzi sono scritti in uno stile molto semplice e scorrevole e si rivelano delle buone letture d'intrattenimento. La parte più riuscita a mio avviso è tutto l'incipit di Waldo dove il lettore fa la conoscenza di un personaggio difficile e straordinario, il tutto inserito in una vicenda e in uno scenario molto intriganti. Purtroppo nello sviluppo finale il racconto perde un po' d'interesse e di freschezza.

Parecchio interessanti sono invece i risvolti politici presenti in Anonima Stregoni dove si capisce come il sistema politico americano non riscuota il massimo rispetto in uno scrittore per altro sempre dipinto come decisamente patriottico. In fondo la maniera in cui il sistema viene descritto da Heinlein risulta parecchio credibile.

Ma questo è solo un assaggio, di scritti dell'autore da recuperare ve ne sono davvero molti.

Robert A. Heinlein

4 commenti:

  1. Ho iniziato e poi lasciato in stand by "Starman Jones", non era un buon momento :P Prima o poi ritento con Heinlein!

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    1. Per me questa è stata la prima esperienza con l'autore, non male direi, proverò sicuramente qualcos'altro.

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  2. Anch'io ho letto poco di Heinlein rispetto alla sua sterminata produzione. Eppure in certe sue opere minori e in certi suoi racconti, più forse che nei suoi classici più noti, si nascondono davvero delle gemme.
    Detto questo, è ovvio comunque che i suoi grandi romanzi come "Fanteria dello Spazio" e "Straniero in Terra Straniera" sono da leggere :)

    Waldo non l'ho mai letto, ma Anonima Stregoni si. Anni anni e anni fa. Se non ricordo male su un'antologia di suoi racconti (sempre su un Urania, ovviamente).

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    1. Anonima era stata già pubblicata da Urania in effetti, quindi molto probabile tu l'abbia letta lì. In libreria ho già Fanteria dello spazio che attende, quindi prossimamente non mancherò di colmare questo buco.

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