giovedì 1 giugno 2017

GUARDIANI DELLA GALASSIA VOL. 2

(Guardians of the galaxy Vol. 2 di James Gunn, 2017)

Apoteosi della pop-culture, dei valori familiari declinati in tutte le forme possibili, dettati dal cuore più che dalla carne o dal sangue, strapotere ai cazzari, ai reietti, ai respinti, vittoria della costruzione a tavolino del successo planetario (per rimanere in tema), tripudio visivo dell'era digitale ormai integrata perfettamente all'umano e festa dello storytelling, per una volta davvero per tutti (o quasi). Difficile credere che si possa uscire delusi dalla visione del secondo volume dedicato alle gesta dei Guardiani, cinema d'intrattenimento che non veicola contenuti altissimi ma che spinge tanti tasti, e sono tutti quelli giusti. Diverte, commuove, funziona soprattutto grazie a una carica fortemente demenziale, i Guardiani non sono un gruppo di supereroi, sono un gruppo di amici che si divertono a fare i cazzari, di tanto in tanto salvano il mondo, ma più che altro sono una famiglia, un po' scombinata ma vera. Sotto una coltre di bisticci, scherzi, insulti nei Guardiani tutti amano tutti, questo è l'unico collante che tiene insieme un mezzo terrestre autonominatosi lo Star-Lord, una combattente molto pericolosa (Gamora), un procione (ma non diteglielo) geneticamente modificato (Rocket), un baby albero formato bonsai (Groot) e un energumeno violento e demente (Drax). Il cast si allarga con nuovi potenziali membri, Mantis, disarmante nella sua innocenza, Nebula, sorella incazzata di Gamora, e Yondu qui figura cardine e protagonista di una delle sequenze più tamarre del film.


Spunta fuori dal nulla il padre di Peter Quill (Chris Pratt), figura che ha sempre mantenuto aperto una sorta di buco nero nell'anima dello Star Lord, ex bambino che guardava le stelle con la consapevolezza che il proprio padre era là, da qualche parte in giro nello spazio, un'assenza così forte e dolorosa da spingere Peter ad adottare nelle sue fantasie David Hasselhoff come figura paterna (e abbiamo detto tutto). Il padre in questione è nientemeno che Ego (Kurt Russell), il pianeta vivente, alla ricerca del figlio perduto, un figlio che ha la stessa potenzialità del padre di plasmare energia e realtà, un'unione che nella mente di Ego ha poco di paterno e molto di folle piano per asservire mondi. Nella roulette dei sentimenti torna prepotente la valenza altissima di una figura materna persa in tenera età e quella finora sottovalutata di un padre putativo, Yondu (Michael Rooker), ripudiato dalla sua gente a causa di quel bambino, tradito, solo, e che scopriamo essere stato mosso sempre dall'amore. I legami sono tutto in questo Guardiani Vol. 2, quello di amore/odio tra due sorelle, una delle quali più dell'altra porta i segni di una figura paterna sbagliata e indicibile, anche l'assenza di legami può pesare per chi nel suo albero genealogico annovera solamente provette da laboratorio, allora un manipolo di disadattati diventa facilmente tutto e tutti facilmente diventano figure genitoriali per un alberello in crescita che ancora non ha imparato a parlare (e mai lo farà, dice solo Io sono Groot), un essere che ha comportamenti, movenze e tenerezza tipiche di un bambino. C'è chi ha perso tutto e nel profondo, senza darlo mai a vedere, soffre terribilmente. Non parliamo poi del "non detto". È un film di sentimenti, spesso commovente, sempre divertente e ormai sembra davvero che in casa Marvel sia diventato difficile sbagliare un film.


Cast affiatatissimo, i vari elementi sono interconnessi alla perfezione e tutto l'ingranaggio è oliato da una colonna sonora, l'Awesome Mix Vol. 2, che è a tutti gli effetti una grande coprotagonista del film, capace di far diventare Cat Stevens uno degli artefici, tra i tanti, della buona riuscita del film stesso. Sui titoli di chiusura, inframmezzati da diverse scene finali, spiace quasi uscire dalla sala, ma tranquilli, veniamo subito rincuorati, i Guardiani torneranno prossimamente.

10 commenti:

  1. Il Volume 1 a me era piaciuto, però con questo chissà...
    Con la Marvel sono sempre diffidente.
    Anche se ha tutte le carte in regole per non deludere, io potrei essere l'unico a restare deluso. :)

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    1. Non credo, se ti è piaciuto il primo ti godrai anche questo, almeno credo...

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  2. Dopo la foto di Yondu, mi sono fermato per paura di spoileroni, non ho avuto modo di vederlo per il momento, quindi :P Magari tornerò poi.

    PS: Dai, non è demente Drax, è solo impossibilitato geneticamente a capire XD

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    1. Si è vero, è un demente impossibilitato geneticamente a capire :)

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  3. Confermo il tuo bel post. Mi sono divertito, sia i figli che il sottoscritto.

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  4. Film esagerato. Mi ha davvero divertito, peccato che non fanno quel passetto in più per arrivare alla perfezione!

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    1. A mio avviso sono già a un livello molto alto, non so cosa potremmo chiedere di più a un cinecomics di questo tipo. Ormai sembra chiaro come ci sia il segmento più sentimentale e ironico dove i Guardiani sono al top, quello più supereroico con Avengers e i vari Cap su tutti e poi quello maturo dei vari Bats di Nolan o il Logan di Mangold. Nel loro segmento i Guardiani non hanno nulla da invidiare a nessuno a mio parere.

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  5. L'ho visto ieri sera e mi ha divertito parecchio, che è proprio quello che cerco in un film del genere.
    In particolare ho elogiato tantissimo il lavoro di Gunn che con pochi accenni è riuscito in pieno a rendere tutti i personaggi psicologicamente credibili.
    Bel lavoro davvero.

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    1. Sono d'accordo, tutti i personaggi hanno una storia, magari anche solo accennata che però in qualche maniera li delinea per bene, è stato fatto proprio un buon lavoro.

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