lunedì 25 dicembre 2017

REGALI 2017

Eccoci un'altra volta pronti per quella che è diventata un po' una tradizione della giornata di Natale, il relax serale con la conta e la condivisione virtuale dei regali. Come già ripromessomi l'anno scorso basta bilanci, procediamo quindi a gongolarci tra i balocchi che ci riportano un poco a quando eravamo più piccoli, a un tempo in cui ancora si avvertiva tutta la magia del Natale che per fortuna a casa nostra, avendo una bambina ancora piccola (più o meno), non manca neanche adesso.

Anche quest'anno Babbo Natale ha spaziato tra più generi di regalo, dall'utile al dilettevole, dal più frivolo al più serioso. Prima di aprire virtualmente i pacchi, auguro ancora a tutti buone feste e spero che nessuno di voi sia stato, e sarà nei prossimi giorni, meno che felice, un abbraccio a tutti voi.

E ora andiamo a incominciare.


Solitamente l'aspetto più frivolo del Natale è in carico a mio cognato, che dall'Inghilterra torna nel Bel Paese carico degli oggetti più improbabili o quantomeno originali. Quest'anno siamo rimasti abbastanza con i piedi per terra (più o meno viste le doti del personaggio coinvolto nel regalo) con una classica Mug d'annata targata Marvel Comics ritraente un Iron Man decisamente vintage.




Mia moglie ha invece pensato alla mia cronica avversione per l'acqua, bevo troppo poco (magari birra, ma acqua troppo poca) cercando di invogliarmi almeno con un oggetto utile con un bel design, cosa che di per sé non guasta... borraccia della Sigg del classicissimo color acciaio.




I miei sono andati sul vestiario, sempre apprezzato, belle scelte coadiuvati anche dall'aiuto di mia moglie, purtroppo le taglie sono sballate e sarà tutto da cambiare, seguiranno magari aggiornamenti in merito :)




E ora ne approfitto per un piccolo quiz, ancora mia moglie, che cosa mi ha regalato?




Chiudiamo con l'immancabile carta, nutrimento per la mente, a parte l'agenda utile per la prossima annata lavorativa, mio fratello ha optato per Sospetto dell'interessantissimo scrittore Percival Everett, il botto però, almeno per me, lo fa mia moglie con il Jerusalem di Alan Moore, opera ambiziosissima dell'autore e sciamano che ha cambiato il volto del fumetto americano, ora ci prova con la letteratura grazie a un'opera monumentale che supera le 1500 pagine. L'attesa cresce spasmodica, mi ci vorrà però del tempo prima di affrontare questa grande (e impegnativa) avventura.


E voi cosa avete ricevuto di bello? Forza, condividete.

5 commenti:

  1. Jerusalem prima o poi lo recupero anch'io.
    Che invidia.

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    1. È un libro un po' caro ma comunque alla portata, la spesa si può fare, l'impresa di lettura sicuramente non sarà delle più semplici.

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  2. Assolutamente ottimo, Jerusalem il vero pezzo forte...

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