lunedì 18 luglio 2011

ZODIAC

(di David Fincher, 2007) 

Nelle prime ore della notte tra il 4 e il 5 Luglio 1969 Darlene Ferrin e Michael Mageau, a bordo dell’auto della donna si appartano in un luogo poco frequentato nei dintorni di Vallejo, California. E’ Estate, i ragazzi sono giovani e vogliono stare un po’ da soli. Dopo pochi minuti un’auto si ferma dietro quella di Darlene. La ragazza si mostra subito spaventata, come se conoscesse il proprietario dell’auto. Il ragazzo è confuso e spaventato. Ma l’auto riparte e se ne và, i ragazzi la vedono sparire in lontananza. Dopo pochi minuti l’auto torna indietro bloccando la strada ai due ragazzi. Ne esce un uomo che si avvicina alla coppia puntandogli contro la luce di una torcia. Raggiunta l’auto esploderà vari colpi da una Luger 9 mm. La ragazza muore, Michael Mageau, pur colpito in tre diverse parti del corpo riesce a sopravvivere. 

Questo il fulminante incipit del film di David Fincher che racconta le vicende legate al killer dello Zodiaco che dall’estate del ’69 per vari anni mise in subbuglio la città di San Francisco e le vicine contee. Un mese dopo l’omicidio, lettere inviate al San Francisco Chronicle e ad altri due giornali della zona rivendicano gli omicidi fornendo dettagli specifici sugli stessi e allegando alle missive dei crittogrammi contenenti messaggi in codice. Il mittente si firma Zodiac. Al servizio di questa storia il regista schiera un cast di tutto rispetto. Due dei giornalisti che seguiranno negli anni la storia degli omicidi del serial killer sono interpretati da Robert Downey Jr. (Paul Avery) e da Jake Gyllenhall (il vignettista Robert Graysmith). La coppia di investigatori di San Francisco assegnati al caso hanno i volti di Mark Ruffalo e Anthony Edwards (il Dr. Green di E.R.). Nel cast anche Brian Cox e Cloe Sevigny

Molto buone le interpretazioni da parte di tutto il cast. Ruffalo e Edwards, seppur in maniera diversa, lasciano trasparire dalle loro prove gli effetti prodotti dall'indagine sui due poliziotti. Gyllenhall funziona bene nel rendere la caparbietà quasi ossessiva di Graysmith. Come al solito un po' sopra le righe la recitazione di Downey Jr., effetto dovuto al fatto che anche in questo film gli viene affidato un personaggio non troppo canonico. Il buon Robert comunque ci mette del suo. Lo sviluppo del plot segue quelle che sono state le vere piste d’indagine e i fatti della vicenda reale ponendo l’accento su una delle ipotesi investigative che ha ottenuto maggiori riscontri nel corso degli anni. Ad oggi quello del killer dello zodiaco rimane un caso ancora irrisolto. Mentre le indagini ufficiali si trovano spesso a naufragare in vicoli ciechi, la narrazione incede schematica e precisa, quasi fredda. Una prima parte del film pone le basi per fornire allo spettatore tutti gli elementi della vicenda. La seconda parte più tesa ed emotiva coincide con l’indagine personale di Graysmith che, dopo anni di insuccessi, ancora non riesce ad accettare che questo efferato assassino non abbia volto. Diversi sono i protagonisti che si faranno coinvolgere da un sorta di ossessione nei confronti del killer dello zodiaco, qualcuno ne pagherà anche lo scotto. All’inizio ho avuto l’impressione di un film un po’ glaciale. Mi sono ricreduto. In fin dei conti l’ho trovato un film molto buono sia dal punto di vista cinematografico sia dal punto di vista documentaristico. Se non sapete nulla dell’argomento, guardando Zodiac vi farete una discreta idea di quello che è stato un importante episodio di cronaca nera americana dello scorso secolo.

6 commenti:

  1. Ho visto ZODIAC un paio di anni fa, con l'audio originale e i sottotitoli in francese. Nonostante non abbia capito tutto, il film mi è piaciuto parecchio. Tutti i film di David Fincher che ho visto mi sono piaciuti molto: Seven, The Game, Fight Club, Il curioso caso di Benjamin Button. Da circa un anno mi ripeto che devo vedere Zodiac in italiano... stasera è giunto il momento di farlo.

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  2. Beh, te lo consiglio. Davvero una bella visione.
    Inoltre i film tratti da fatti reali solitamente mi incuriosiscono in maniera maggiore.

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  3. Finalmente l'ho visto in italiano. Questa volta ho capito tutto :-) Anch'io ne consiglio la visione. Il film dura 2 ore e mezza ma non c'è mai un momento di stanca.
    Anch'io sono maggiormente incuriosita dai film basati su fatti realmente accaduti. Mi viene in mente il film sugli avvistamenti dell'uomo falena. Devo rivederlo. Il film s'intitola The Mothman Prophecies.

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  4. L'avevo visto parecchio tempo fa (anni). Ricordo che mi era piaciuto parecchio nonostante la presenza di Richard Gere che è un attore che non amo particolarmente.

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  5. Visto quando era uscito al cinema. Mi piace molto Fincher, ma questa è senz'altro una delle pellicole più pesanti e noiose abbia mai visto sul grande schermo. La seconda parte è proprio quella che ho patito di più e passate le 2 ore ho cominciato a non voler più seguire tutte le piste e le teorie per acciuffare Zodiac, a mio parere piuttosto ingarbugliate e pallosissime: l'ultima metà del film mi sembrava solo un insensato elenco di date, luoghi e nomi che se non sei americano e non hai vissuto quel periodo davvero fai fatica a decifrare. Non so, direi semplicemente che è incredibilmente palloso e non troppo adatto ad un pubblico italiano. Belli i film basati su fatti reali, ma un po' fastidiosa l'idea di doversi sempre sciroppare avvenimenti legati alla storia (magari locale) americana e doverceli far piacere perchè raccontati da un regista del calibro di Fincher o Scorsese...Non so se mi spiego, ma secondo voi, ad un'abitante della Carolina, potrebbe interessare qualcosa della storia di Pacciani o del delitto di Cogne?...

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  6. Non sono d'accordo. A parte un po' di freddezza nella prima parte ho trovato il film decisamente buono, senza passaggi noiosi o a vuoto.
    Il fatto che l'interesse suscitato dalla pellicola sia limitato per i non americani è da dimostrare. Mi sembra che in Italia il film sia mediamente piaciuto, ne ho letto buone critiche e chi lo ha visto me ne ha parlato bene.
    Anche il discorso sui registi non mi trova concorde. Ci sono film di grandi registi che non ho apprezzato per niente e film considerati minori che mi sono gustato parecchio.
    Anche il fatto che non sia troppo adatto a noi, perché? Allora anche opere come From Hell (storia principalmente inglese) sono poco interessanti o lo sono di più per il fatto che Jack è più famoso? Bowling at Columbine? Documentario privo d'interesse perché parla di una strage americana?
    Ogni storia se ben raccontata può divenire di interesse collettivo.

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