Children of Earth è senza dubbio la migliore delle serie dedicate finora alla sezione Gallese di Torchwood. Con questa mini di 5 episodi che costituisce a tutti gli effetti la terza stagione della serie vengono finalmente eguagliati i livelli qualitativi (ed emotivi) visti negli episodi di Doctor Who. Dirò di più, questi episodi sono più coinvolgenti della gran parte delle cose (tranne i momenti clou) viste dalle parti del buon Dottore. Bellissima, non c'è altro da dire. Bellissima e crudele, dura e anche molto critica.
Dopo il terremoto (metaforico) che ha scosso la serie sul finale della scorsa stagione è di nuovo ora per il Capitano Jack Harkness e soci di tornare in azione.
La storia affonda in un evento risalente al 1965, Scozia, dove ha luogo quello che sembra il più classico dei rapimenti alieni.
Ai giorni nostri il mondo assiste a un episodio sconcertante. Per una durata di pochi secondi tutti i bambini della Terra si fermano, rimangono immobili dove sono, per pochi secondi tutti i genitori della Terra (e non solo loro) assisteranno a questa scena inconcepibile e realizzata dai creatori della serie in modo da creare una tensione di grande effetto. Effetto che sarà amplificato nelle successive manifestazioni del fenomeno.
Chiunque inizialmente pensa a uno strano fenomeno locale, i dati però vengono presto collegati. Il fenomeno ha scala mondiale, se ne accorge il governo britannico, se ne accorge la UNIT, se ne accorge ovviamente Torchwood.
Non vi rivelo altro dello sviluppo perché odio gli spoiler e questa serie va gustata dall'inizio alla fine. Oltre alla trama principale ci sarà modo di conoscere ancora qualcosa del passato del Capitano Harkness. Se nella seconda serie le rivelazioni riguardavano la famiglia d'origine di Harkness, ora ci si concentra sul passato recente. Il giusto spazio è ovviamente dedicato anche agli altri componenti della squadra e per ognuno di loro ci sono in serbo alcune sorprese.
Grande spazio è dedicato alla spietatezza e all'inaffidabilità dei governi, tema di sempre maggiore attualità, dove si ribadisce il concetto (nel caso ancora qualche ingenuo non lo sapesse) che del potere forte, del potere costituito non ci si può fidare.
Buona anche la scelta di concentrarsi su sole 5 puntate da un'ora circa e portare avanti un'unica grande storia. Ne esce una serie appassionante e coesa, tesa e dal grande impatto emotivo. Applausi agli autori.
Purtroppo le notizie che mi sono giunte sul futuro della serie sono sconfortanti. La produzione è passata negli U.S.A. e pare che il cambio di registro dalla Gran Bretagna agli States non abbia fatto per niente bene alla serie. Vedremo, per ora inizierò un nuovo viaggio in compagnia dell'undicesimo Dottore.
Io sono soltanto all'inizio! Stasera mi guardo il 2° e 3° episodio della prima stagione :-)
RispondiEliminaCavolo! Mi piace un sacco TORCHWOOD. Oggi voglio guardare altri 2 episodi. Buona giornata.
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