mercoledì 7 gennaio 2015

AVVOCATO DI DIFESA

(The Lincoln lawyer di Michael Connelly, 2005)

C'è stato un periodo nel quale i thriller e i gialli erano in assoluto le mie letture preferite. Cercavo di recuperare i classici della Christie, (Sherlock Holmes l'avevo già letto tutto) provai la P. D. James, la Cornwell, Harris, Lehane, i legal thriller di John Grisham, Pelecanos, guardai all'hard boiled di Chandler e Spillane e ancora Westlake, Ellery Queen, Stanley Gardner, Stout, etc...

A un certo punto decisi che bastava così. Questa fissa toglieva un sacco di spazio a letture d'altro genere che in fin dei conti trovavo, e trovo tuttora, un po' più stimolanti. Anche perché agli investigatori e ai detective ricorrenti nei romanzi dei vari autori era troppo facile affezionarsi rimanendo invischiati nella trappola della continuity. Quindi smisi di comprare thriller e gialli promettendomi di recuperarne uno di quando in quando tra quelli già acquistati (diverse edizioni economiche tra Giallo Mondadori, I maestri del thriller Piemme e gli allegati ai quotidiani).

A parte Ellroy che per me gioca proprio in un altro campionato e la classicissima Christie della quale un giorno completerò l'opera omnia, l'unico autore che decisi di continuare a seguire fu Michael Connelly, lui, il suo detective Harry Bosch e le sue altre creature. Anche con lui continuo ad osservare la regola dell'uno ogni tanto. Quando però mi capita di riprenderlo in mano non mi pento di aver scelto Connelly tra tutti, i suoi libri sono tra quelli capaci di imprimere una velocità di lettura pazzesca nel lettore, portandoti a concludere libri anche voluminosi nel giro di pochi giorni. Almeno a me fa questo effetto.

Avvocato di difesa è il libro con il quale Connelly fa esordire Mickey Haller, nuovo personaggio ricorrente che andrà ad affiancare Harry Bosch nella produzione dello scrittore di Philadelphia. All'apparenza questo è uno di quei romanzi nei quali una volta carpiti gli elementi principali nella prima fase del libro il lettore ha la possibilità di immaginarne gli sviluppi futuri con buona probabilità di indovinarne diversi. Nel mio caso ammetto che Connelly è riuscito almeno in parte a depistarmi riservandomi quindi qualche sorpresa anche nel finale.

Mickey Haller è un avvocato dedito a difendere piccoli delinquenti, prostitute, bikers ed elementi di questo tipo. Gli affari girano bene ma ancora manca nella sua carriera il colpo grosso che potrebbe fargli fare un salto di qualità, opportunità che si presenta quando il ricco immobiliarista Louis Roulet viene accusato di aggressione, tentato stupro e tentato omicidio e sceglie proprio Haller come suo avvocato difensore. Insieme all'investigatore e amico Raul Levin l'avvocato tenterà di ricostruire la vicenda in modo da trovare la via dell'assoluzione per il suo cliente. Ma ovviamente le cose non fileranno del tutto lisce...

E' un bel legal thriller questo Avvocato di difesa che può rivaleggiare con i migliori Grisham e che mette in campo un altro protagonista interessante. Haller è un avvocato privo di scrupoli solo fino a un certo punto, disprezzato da poliziotti e legali dell'accusa per la sua difesa al sottobosco criminale, ha comunque le qualità morali per riuscire a mantenere un buon rapporto con le sue due ex mogli e con la piccola figlia Hayley. Uno degli spunti più interessanti del romanzo è proprio la gestione della propria coscienza da parte di un uomo abituato a rovistare, seppur legalmente, nel lerciume e quella del differente stato d'animo con il quale ci si rapporta di fronte a un innocente e a un colpevole.

Connelly è in grado di infondere alla sua scrittura quel giusto ritmo che porta a leggere un capitolo, un altro e poi un altro fino a rendersi conto di aver praticamente terminato il libro in pochi giorni. Per chi ama il genere sicuramente uno scrittore da seguire.


6 commenti:

  1. Beh, in effetti ho imparato ad amare questo genere poiché di riflesso ho cominciato a leggerne da quando mi accompagno ad un avvocato! Diciamo che in sei/sette anni son riuscita bene o male anche a collezionare un discreto numero di titoli! Riconosco l'affetto (cui hai accennato) che nasce per i personaggi, le trame, gli autori, ma ammetto di essere anche legata a questa magia che i libri sanno infondere. Tutti! A prescindere dal genere! E' come se ad un certo punto si avesse la necessità di staccare, è vero, ma ritornarvi ha quel non so che di "casa" che regala un sorriso sempre! Una specie di "base sicura"!
    Ma venendo a questo autore, non posso che ringraziarti per averne recensito! Riempire la libreria con un regalo che verrà sicuramente apprezzato da entrambi è sempre una soddisfazione! :)

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    1. Sono contento di averlo segnalato allora :)

      Ovviamente ti consiglio di regalarvi il primo di Connelly anche perché tutte le avventure di Bosch pur se leggibili separatamente hanno proprio quel filo conduttore di cui si parlava ad unirle.

      Oppure iniziate proprio da questo esordio di Mickey Haller :)

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  2. vedi vedi. Proprio qualche post fa si disquisiva con Omar di un suo suggerimento di lettura. Guarda caso era uno degli ultimi romanzi di Connelly, L'Uomo di Paglia (il secondo con protagonista il giornalista di nera Jack McEvoy). Io sono pressoché a digiuno di questo autore. Ti avrei anche chiesto un consiglio. Ma prendo di peso la risposta che hai dato qui sopra a Miu Mia ;)

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    1. Dovendo scegliere io andrei in rigoroso ordine cronologico anche perché i personaggi ricorrenti, anche di contorno, aumentano il gusto della lettura se effettuata nella giusta sequenza :)

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  3. Invece per quanto mi riguarda, il giallo è un genere a me poco familiare. E mi sento in colpa per questa mancanza. Tolti alcuni titoli della Christie, ne conto davvero pochissimi altri. Però ultimamente mia madre ha tirato fuori dall'armadio vecchi libri che le avevo regalato. Lei, che ama il giallo e il thriller ed è una super fan di tutto ciò che passa su Fox Crime, è però un pochino pigra per quel che riguarda la lettura. I libri in questione sono di Mary Higgins Clark, ne ho tre ora sullo scaffale dei libri da leggere. Magari prima o poi...
    ;-)

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    1. Ecco, La Higgins Clark ad esempio io non l'ho mai letta, ma il bacino di autori che si occupano di questo genere tra cui scegliere è davvero infinito, non ho mai affrontato Nesbo o la Carol O'Connell e chissà quanti altri :)

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