(Grave doubt, di James Ellroy, 2000)
Il dubbio letale è un breve racconto di James Ellroy pubblicato in origine sulla versione americana della rivista GQ. Ellroy prende spunto da una vicenda realmente accaduta, ne ripercorre i passi con il consueto stile secco e asciutto e ne porta a galla i dubbi che la circondano.
Un uomo bianco, in seguito a un tentativo di rapina nel parcheggio di un supermercato di Houston, viene colpito a morte da un colpo d’arma da fuoco. A impugnare l’arma un giovane nero. Il racconto prosegue come una sorta di cronaca dell’indagine successiva: testimonianze, rapporti, sospetti, vicoli ciechi, nuove piste. Dell’omicidio viene accusato il giovane Gary Graham. Segue il processo con relativa condanna a morte. In attesa dell’esecuzione della sentenza, il caso viene preso nuovamente in mano da due investigatori. Gli elementi sono pochi e contraddittori. A incriminare Graham un’unica testimonianza di peso.
Da qui il dubbio.
La Bibbia recita: (Libro del Deuteronomio, Capitolo 17, versetto 6) Colui che dovrà morire sarà messo a morte sulla deposizione di due o di tre testimoni; non potrà essere messo a morte sulla deposizione di un solo testimonio.
Senza spendere troppe parole per quello che sembra un (molto) breve lavoro di routine per Ellroy, pubblicato in prima istanza come articolo, mi preme puntare l’attenzione sulle scelte editoriali italiane e nello specifico della casa editrice Bompiani.
La Bompiani è riuscita ad ottenere da questo articolo, usando un formato ridotto e un carattere decisamente grande, un libro che conta meno di 80 pagine. Un libro che ho letto in due giorni dedicando alla lettura neanche un ora al giorno. Il libro costa 6 euro. Io ho avuto la “fortuna” di acquistarlo su internet a 3 euro, ma questo è un altro discorso.
Sei euro per un articolo che negli States è stato raccolto insieme ad altri nel libro intitolato Destination: Morgue.
Bene, quest’ultimo libro è uscito anche qui da noi in Italia, epurato però dei racconti Grave doubt (pubblicato a parte da Bompiani come Il dubbio letale, 6 euro), Hot-Prowl Rape-O (pubblicato a parte da Bompiani come Scasso con stupro, 6,50 euro), Jungletown Jihad (pubblicato a parte da Bompiani con lo stesso titolo, 13 euro). Destination Morgue costa invece 8,50 comprende però tre racconti non presenti nell’edizione U.S.A. uno dei quali è però un recupero di un precedente taglio effettuato sulla raccolta Corpi da reato.
Per questa raccolta di racconti perchè la Bompiani deve farmi spendere la bellezza di 32 euro? Chi è che si prende la briga di fare certe scelte editoriali?
Per chiudere in bellezza cito il nome della collana che, alla luce dei fatti, ha il sapore di presa per il culo. La collana si chiama (scritto proprio così, minuscole/maiuscole comprese) asSaggi di narrativa Bompiani.
"asSaggi"?
RispondiEliminaVabbè.
Non ho capito una cosa. Al di là del fatto che deve trattarsi di un libro interessante, 32 euro è sempre un prezzo che mi fa accapponare il pellame... ma quante pagine ha? Visto il prezzone ne avrà almeno 1000 suppongo :)
La questione è questa: negli USA è uscita una raccolta di articoli scritti da Ellroy intitolata Destination: Morgue.
RispondiEliminaIn Italia Destination Morgue è uscito epurato di tre racconti a 8,50 euro. Onesto.
Ora se tu vuoi anche gli altri tre racconti, che Bompiani ha editato a parte (chiediamoci perchè) devi comprarti:
1) Questo "Il dubbio letale" a 6 euro. Circa 70 pp. a formato ridotto e carattere molto grande. Tempo di lettura ridottissimo. Tieni conto che in origine era un articolo scritto per GQ. Questo può farti capire quanto materiale può esserci a disposizione.
2) Scasso con stupro a 6,50 euro.
3) Jungletown Jihad a 13 euro.
Quindi per il pacchetto completo sono 8,50 di Destination + 6 Il dubbio letale + 6,50 Scasso con stupro + 13 Jungletown Jihad.
Totale 34 euro (ieri avevo pure sbagliato i calcoli al ribasso).
L'edizione americana, reperibile su Amazon, senza sconto costa meno di 10 euro.
In versione italiana su Amazon alcuni non sono nemmeno più disponibili.
Non so... qualche dubbio mi viene.
Ok. Mi era sfuggita la somma. Non è nemmeno la prima volta, che accade. Spesso smembrano antologie di grandi autori per confezionare giochini come questo.
RispondiEliminaQualche dubbio ti viene?
Ebbè, ci mancherebbe pure.