domenica 28 ottobre 2012

V - SGT. PEPPER'S LONELY HEARTS CLUB BAND

Come forse sa chi segue un po' questo blog, da qualche tempo mi sono attrezzato in maniera artigianale (cioè con recupero di un vecchio impianto) per l'ascolto di musica in vinile. Proprio in questi giorni pensavo di iniziare a parlare di quei dischi che sono riuscito ad accaparrarmi tra fiere, mercatini e amazon nel vecchio, ma allo stesso tempo nuovamente attuale, formato a 33 giri.

L'occasione ghiotta si è presentata grazie a mia moglie Paola (che forse voi conoscete come La Citata attualmente in testa alla classifica del giochino 10 volti) che tramite mio cognato Gabriele (che forse voi conoscete per averne sentito un pezzo qui) mi ha fatto arrivare da Londra un bel regalone.

Si tratta di una ristampa in vinile rosso di Sgt. Pepper's lonely hearts club band dei Beatles, tiratuta 7027 pezzi, non sono riuscito a risalire però all'anno di pubblicazione (Scimmia aiutami tu). A Londra dicono sia datato anni '70 e la condizione del disco rosso rende l'ipotesi alquanto credibile. Ottimo invece lo stato di conservazione della confezione esterna. Sicuramente più un pezzo da collezione che il giusto veicolo per un ascolto impeccabile.

Per carità, il disco si può ascoltare, non salta e l'esperienza non è frustrante. Oltre ai piccoli fruscii abbastanza frequenti durante l'ascolto di vecchi vinili soprattutto quelli usati, l'inconveniente più grosso è una sorta di "effetto stiratrice", un pfuuuu che ricorda uno sbuffo di vapore che fa capolino ciclicamente soprattutto durante l'ascolto del lato A dell'LP. Però chi se ne frega, è un pezzo bellissimo, per una buona resa audio posso sempre ascoltarmi il CD.

Avere tra le mani l'artwork di questo disco ormai conosciuto anche dalle pietre, in un grande formato è una bella soddisfazione, una cover con una buona idea alla base e disseminata di tutti quegli ipotetici indizi che ravvivarono la strampalata ipotesi secondo la quale Paul McCartney fosse deceduto l'11 settembre (o il 9 novembre a seconda delle interpretazioni della data 9/11) del 1966 a causa di un incidente stradale.

Tra gli indizi più affascinanti a mio avviso ci sono la composizione floreale gialla con una vaga forma di basso (strumento di Paul) ma con tre sole corde, la foto sul retro di copertina nella quale Paul è l'unico girato di spalle e la questione della scritta sulla grancassa che visionata allo specchio... (se siete curiosi guardate pure su wikipedia o altrove nel web, le info non mancano).

Non parliamo poi della bellisima foto interna con i quattro agghindati con le coloratissime divise della Lonely heart's club band del sergente Pepper.



Nonostante l'idea di base fosse quella di creare un concept album il risultato finale non è così omogeneo per quel che riguarda temi e liriche, il fil-rouge che lega l'album è semplicemente la fittizia esecuzione degli stessi da parte dell'altrettanto fittizia band dei cuori solitari. In fin dei conti l'ascoltatore, che sia fan o meno dei quattro inglesi, non può che ringraziare per quello che è scaturito dalle registrazioni di un album a mio avviso davvero riuscito alla grande. Concept, non concept, Paul è vivo, Paul è morto, la copertina vi piace, non vi piace, il disco salta o non salta ma quando il vinile rosso inizia a girare, come si dice in gergo musical-professionale, non ce n'è.

E' un disco che ho sempre apprezzato, forse innamorandomene proprio per la sua fascinazione visiva prima ancora che per i brani in esso contenuti, in fondo altri ottimi pezzi sono disseminati nei diversi lavori dei Beatles, non è che questi siano in assoluto superiori agli altri. Però a questo disco sono un po' più affezionato, mettiamola così.

Per quanto possa sembrare una scelta scontata almeno un paio dei brani contenuti in Sgt. Pepper's balzano di diritto nella mia classifica personale dei pezzi migliori scritti dal quartetto di Liverpool. Parlo di She's leaving home e A day in the life, due canzoni dove ritrovo quella malinconica sofferenza che riescono a trasmettermi solo alcune composizione provenienti dalla terra d'Albione. La semplice storia di una ragazza che senza alcun motivo apparente scappa da casa, l'angoscia e la delusione dei genitori raccontata splendidamente con un arrangiamento minimale e allo stesso tempo struggente (purtroppo l'audio della traccia sul vinile non è ottimale, sigh, ritenterò la pulizia). Stessa malinconia nel secondo brano pur ottenuta in maniera diametralmente opposta, testi criptici che hanno in comune con il pezzo precedente solo l'aver preso spunto da un fatto di cronaca e nulla più. Si è parlato a proposito di A day in the life di visioni filtrate dalle droghe, di scenari apocalittici, di percezioni acuite. Certo è che il brano trasmette una grande sensazione di disagio pur convincendo l'ascoltatore di essere al cospetto di una composizione fantastica. Sensazione difficile da esprimere a parole. Arrangiamenti e lavoro sul brano di altissimo livello. E forse potrebbe bastare.

Invece l'album è cosparso di tracce che stanno solo qualche gradino più in basso delle due sopra citate (parlo sempre di gusto personale). L'apripista, e mai questo termine è calzato più a pennello, Sgt. Pepper's è pura gioia, la celebre Lucy in the sky with diamonds portatitrice di tante polemiche (LSD), la voce di Ringo su With a little help from my friends e segnalerei ancora l'originale Being for the benefit of Mr. Kite! rendono quest'opera assolutamente degna di essere ascoltata e riascoltata più volte.



PS: consiglio a tutti di leggere i due articoli Le brutte recensioni - Le parole esiliate e Prigioniero del proprio testo che forse hanno fatto prendere a questo breve scritto una direzione un po' diversa da quella originaria. Ora so che andrò in crisi ogni volta mi verrà voglia di scrivere di musica ;)

PS2: la V nel titolo indicherà i commenti agli album acquistati in vinile.

PS3: grazie a mia moglie per il fantastico regalo.


Sgt. Pepper's lonely hearts club band, 1967 - EMI

John Lennon: voce, chitarra ritmica, pianoforte, organo Hammond, armonica, maracas
Paul McCartney: voce, basso, pianoforte e organo Hammond
George Harrison: chitarra solista, voce, armonica, maracas, sitar
Ringo Star: batteria, congas, tamburello, maracas, campane tubolari, voce

Tracklist:
01 Sgt. Pepper's lonely hearts club band
02 With a little help from my friends
03 Lucy in the sky with diamonds
04 Getting better
05 Fixing a hole
06 She's leaving home
07 Being for the benefit of Mr. Kite!
08 Within you without you
09 When I'm Sixty-Four
10 Lovely Rita
11 Good morning good morning
12 Sgt. Pepper's lonely hearts club band (reprise)
13 A day in the life

12 commenti:

  1. Cosa bisogna fare per essere...citata.

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  2. Se, e dico se, è una stampa UK su label Parlophone nera e bianca potrebbe essere questo:

    http://www.discogs.com/Beatles-Sgt-Peppers-Lonely-Hearts-Club-Band/release/3188345

    qui per immagini più chiare e prezzi:

    http://www.popsike.com/php/quicksearch.php?searchtext=Sgt.+Pepper%27s+lonely+hearts+club+band+red+vinyl&thumbs=&currsel=&sortord=&x=0&y=0

    PS: ottimo pezzo, quando leggo fil-rouge sono già contento!!

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    1. Grazie per l'interessamento. In effetti anche io avevo trovato il primo link e altri simili. Alcuni riportano come data di stampa il 2011, cosa che a vedere il disco dal vivo sembra strana, il vinile sembra realmente molto vissuto. Di contro la confezione esterna sembra nuova. Anche l'etichetta che è proprio quella che citavi tu sembra una vecchia stampa. A Londra poi hanno venduto il pezzo a mio cognato come una stampa anni '70. Certo che se fosse una stampa del 2011 mi chiedo con questo disco cosa ci abbiano fatto.

      Mio cognato l'ha portato via a una ventina di euro, cosa che lascia supporre un'origine non così vetusta. Chissà.

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    2. ...a giorni arriverà anche il mio di giradischi! Ti sfido pubblicamente ad una gara di ascolto di vinili (ho già ingaggiato Urz come fornitore di pezzi d'antiquariato).
      Non sono un amante dei Beatles, non mi picchiate, ma A Day in The Life è uno dei loro pezzi migliori e la copertina di questo disco ha una storia pazzesca!
      Ps: non sapevo di tuo cognato
      Pps: vado subito a leggermi i due pezzi della Scimmia, che già so essere molto interessanti!

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    3. Sicuramente proporrò qualcos'altro in vinile, dai allora ti aspetto :)

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  3. "l'inconveniente più grosso è una sorta di "effetto stiratrice", un pfuuuu che ricorda uno sbuffo di vapore che fa capolino ciclicamente soprattutto durante l'ascolto del lato A dell'LP."

    Al di là di una prosa poetica davvero avvincente, molte puntine moderne hanno in parte risolto quel problema senza andare a intaccare la resa finale del suono in uscita. Se la cosa ti scoccia davvero, metti in preventivo una sessantina di euro per una ortofon. Anche se, a dire il vero, quel "pfuuu" o i disturbi in sottofondo da busta di patatine accartocciata, aggiungono comunque un certo fascino all'ascolto :D
    Post stupendo, comunque.

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    1. Grazie Luigi, in effetti il fascino dei vari rumorini di fondo è innegabile. L'effetto stiratrice però è abbastanza invadente su questo disco in particolare.

      Essendo poco pratico della tecnologia per il vinile sai mica dirmi se queste puntine posso montarle anche su un impianto vecchio come il mio?

      E con 60 carte prendi una sola puntina?

      Grazie per le info :)

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  4. Un giorno magari un giradischi lo ricompro pure io.
    Un giorno.
    Adesso no, che non è ancora il momento.
    Un giorno (sarà un giorno coperto come oggi) guarderò il lettore cd (o iTunes) e mi dirò: ma che siamo matti?, mi infilerò il cappotto e uscirò a comprare un giradischi, meglio se usato, che forse ha tenuto qualcosa con sé.

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    1. Una bella immagine.

      Passi per il lettore Cd, supporto degno come gli altri, la tristezza è che invece iTunes non lo puoi neanche guardare :)

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  5. Complimenti per il coraggio nell'affrontare (in modo interessante) cotanto "mostro"!
    Occhio che adesso ci aspettiamo qualcosa su Quarto Potere per il cinema e La Bibbia per la sezione letture. ;-)

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    1. Beh, la Bibbia non l'ho mai finita di leggere e Quarto potere (aaaaarghhhh!) non l'ho ancora visto :(

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    2. Non ti preoccupare: finisce che si muore tutti tra le fiamme...

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